A me non succede. La mia è caricata con Noodler’s Navy Blue.antidoto ha scritto: ↑venerdì 26 gennaio 2018, 12:27La Lanbitou ha il difetto di non avere un sistema adeguato di isolamento nel cappuccio, per cui l'inchiostro si secca facilmente e la penna non riparte immediatamente. Non so se la Twsbi presenti lo stesso difetto.
In alternativa potresti provare a cercare nei mercatini dell'usato una pelikan m150/m200.
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stilografica "da battaglia"
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Per me no, 5,00 euro buttatisciumbasci ha scritto: ↑venerdì 26 gennaio 2018, 14:38 Dollar 717i no?
La versione normale mi ricorda molto le Pelikan. Chiaro è che siamo su tutt'altro pianeta a livello di scrittura, però hai tutto quello che si può voler pretendere da una penna stilografica sotto i 5€
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A proposito della pluricitata Eco, mi sembra giusto puntualizzare che - almeno per la mia esperienza - i suoi pennini non sono cosí fini come ci si aspetterebbe. Ad esempio il mio EF con alcuni inchiostri (ad esempio Diamine Salamander e Prvate Reserve Ebony blue) risulta avere un tratto ben poco fine. Con altri mi ha dato molta soddisfazione (e.g., Diamine Chocolate brown e Asa blue). Ma forse, come sto iniziando a imparare seguendo questo forum, certe caratteristiche di scrittura di una penna variano da esemplare a esemplare...
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Parlare di finezza del tratto senza considerare le tre variabili contemporaneamente (pennino, inchiostro, carta) non porta a molto. La mia Eco, con pennino F + Carbon Black Graf Von Faber Castell + Fabriano EcoQua ha un tratto paragonabile a un F giapponese, davvero un capello, pur mantenendo un buon flusso bagnato. Con il Graf Von Faber Castell Hazelnut Brown il tratto addirittura si assottiglia ulteriormente, diventando sostanzialmente un EF.demogorgone ha scritto: ↑venerdì 26 gennaio 2018, 17:29 A proposito della pluricitata Eco, mi sembra giusto puntualizzare che - almeno per la mia esperienza - i suoi pennini non sono cosí fini come ci si aspetterebbe. Ad esempio il mio EF con alcuni inchiostri (ad esempio Diamine Salamander e Prvate Reserve Ebony blue) risulta avere un tratto ben poco fine. Con altri mi ha dato molta soddisfazione (e.g., Diamine Chocolate brown e Asa blue). Ma forse, come sto iniziando a imparare seguendo questo forum, certe caratteristiche di scrittura di una penna variano da esemplare a esemplare...
Ci sarebbe anche la quarta variabile, che è la mano di chi scrive: ho un amico che, con la mia stessa triade (una qualsiasi, a piacere) ottiene spessori maggiori, anche nell'ordine di una misura, perché lui calca un po', mentre quando io scrivo ho la mano leggera come una piuma, specialmente con i pennini fini.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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In effetti non posso che darti ragione. Sto facendo infatti varie prove comparative con altre penne (le mie purtroppo tutte economiche) e stessi inchiostri e carte per capirci qualcosa di più...
Ciao!
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Ma una 992 cinese é da battaglissima... La trovo molto meglio di tante low cost scolastiche europee
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Se il sistema di ricarica non è essenziale, perchè no una Platinum Preppy o Plaisir? Funzionano a cartuccia (proprietaria) o converter (che costa di più della stilografica). La scrittura è scorrevolissima ed è raccomandabile per i tratti molto fini: com'è noto l'M giapponese corrisponde all'F europeo, l'F all'EF europeo, l'EF è per le formiche. Se poi sei coraggioso e ti piace rischiare, c'è l'Herbin Clear Demonstrator, con pennino MF e carica solo a cartuccia, che funziona bene dopo un robusto lavaggio iniziale
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Anche io ti consiglio Twsbi
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Carissimo souveranman
tu hai chiesto una penna da battaglia, ma forse bisognerebbe capire bene cosa si intende. Personalmente in battaglia io andrei con qualcosa di affidabile e robusto; e ti faccio una domanda: per fare una Parigi-Dakar, emblematicamente il rally più difficile al mondo, tu sceglieresti un'auto economica perché hai la certezza di danneggiarla, o ne vorresti una affidabile perché non puoi rischiare che questa ti tradisca nel mezzo del deserto?
Detto ciò, dipende solo dal budget per capire se affrontare la battaglia con una utilitaria o un 4x4.
Ricapitolando, faccio un esempio
-Twsbi Eco 35€ (la trovi subito sia nei negozi fisici che on line)
-Lambitou 3059 €10 circa (probabilmente tempi di consegna più lunghi, e che non è altro che la copia della Twisbi)
Inoltre video comparativo: https://www.youtube.com/watch?v=ehHJE4foIqU
Tralascia le penne superconomiche, che se pur efficienti (preseguendo con la metafora inziale) userei per fare la gita fuori porta, ma non la Dakar
tu hai chiesto una penna da battaglia, ma forse bisognerebbe capire bene cosa si intende. Personalmente in battaglia io andrei con qualcosa di affidabile e robusto; e ti faccio una domanda: per fare una Parigi-Dakar, emblematicamente il rally più difficile al mondo, tu sceglieresti un'auto economica perché hai la certezza di danneggiarla, o ne vorresti una affidabile perché non puoi rischiare che questa ti tradisca nel mezzo del deserto?
Detto ciò, dipende solo dal budget per capire se affrontare la battaglia con una utilitaria o un 4x4.
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CiaoMiata ha scritto: ↑sabato 27 gennaio 2018, 10:20 Carissimo souveranman
tu hai chiesto una penna da battaglia, ma forse bisognerebbe capire bene cosa si intende. Personalmente in battaglia io andrei con qualcosa di affidabile e robusto; e ti faccio una domanda: per fare una Parigi-Dakar, emblematicamente il rally più difficile al mondo, tu sceglieresti un'auto economica perché hai la certezza di danneggiarla, o ne vorresti una affidabile perché non puoi rischiare che questa ti tradisca nel mezzo del deserto?
Detto ciò, dipende solo dal budget per capire se affrontare la battaglia con una utilitaria o un 4x4.
Ricapitolando, faccio un esempio
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Inoltre video comparativo: https://www.youtube.com/watch?v=ehHJE4foIqU
Tralascia le penne superconomiche, che se pur efficienti (preseguendo con la metafora inziale) userei per fare la gita fuori porta, ma non la Dakar
a me basta che siano resistenti i materiali di costruzione della penna, perchè sono abbastanza delicato nella scrittura e nell'uso della penna in generale, non le maltratto.
Ti faccio un esempio: tempo fa ho scovato in casa un set di penne (di quelli pubblicitari) stilo+biro e ovviamente mi sono appropriato della stilografica. Circa un mesetto dopo, durante il quale l'ho usata come penna d'ordinanza, questa, che è in metallo verniciato, già presentava graffi e in qualche punto la vernice è venuta via. Qualche tempo dopo ho acquistato una penna (spacciata per filcao) su ebay, in metallo cromato, anche questa usata ogni giorno in sostituzione della biro. Ebbene oggi questa penna ha la placcatura completamente rovinata, si intravede l'ottone di cui è fatta, tant'è che pensavo di rimuoverla completamente.
Questo mi porta a volere una penna che sia di buona fattura, quanto a materiali di costruzione per questo ero orientato su plastica/resina per evitare ciò che è accaduto alle penne che ho usato in precedenza. mi accontenterei anche di una pelikan jazz ma il fatto che abbia la ricarica a cartuccia e che il tratto sia m mi ha fatto desistere dall'acquistarla. Insomma, penna capiente, economica, tratto sottile, soprattutto che non si usuri tenendola semplicemente in mano o in astuccio con altre penne, come è accaduto alle penne che ho usato.
Tornando alle auto io non devo fare la parigi dakar, solo che fin'ora le utilitarie che ho guidato hanno il pomello del cambio e i sedili usurati!
La twsbi a quanto pare sono le migliori tra quelle elencate, solo che non mi piacciono. Una reform 1745 o un qualsiasi modello simile invece è già più gradevole per i miei gusti ed essendo in plastica non credo che si usuri solo tenendola in mano.
continuando il discorso
non vorrei neppure qualcosa di troppo economico che mi farebbe dubitare della qualità della scrittura.
il mio budget è di 25, massimo 30 euro, possibilmente (ma non necessariamente) che sia la versione di accesso di un marchio prestigioso come pelikan pilot parker etc. ma che in più abbia carica a stantuffo, serbatoio più capiente di una cartuccia (anche lunga) che io esaurisco subito, e tratto f o ef.
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Per esperienza lascia perdere la Jazz, per scrivere scrive bene, ma il colore se ne va solo a guardarla, l'ho presa solo perché era un peccato lasciarla in supermercato a 6 Euro, ma credimi che dopo una settimana il cappuccio era già tutto scrostato. Con quel tratto inoltre le cartucce finiscono veramente presto.souveranman ha scritto: ↑sabato 27 gennaio 2018, 11:49 Questo mi porta a volere una penna che sia di buona fattura, quanto a materiali di costruzione per questo ero orientato su plastica/resina per evitare ciò che è accaduto alle penne che ho usato in precedenza. mi accontenterei anche di una pelikan jazz
IMHO TWSBI ECO F/EF (36 Euro) oppure una Safari EF con converter (chi è che non ha una Safari?).
--
Alberto
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- marchio blasonato
- a pistone
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Viene da se che hai criteri molto stringenti, e ti precludi molte vie. L'unica che mi viene in mente è la Pelikan M75, ma il pennino non sarà di certo un EF.
Consiglio di optare per un sistema a contagocce (c.d. "eyedropper") oppure di accettare il sistema a converter.
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Viene da se che hai criteri molto stringenti, e ti precludi molte vie. L'unica che mi viene in mente è la Pelikan M75, ma il pennino non sarà di certo un EF.
Consiglio di optare per un sistema a contagocce (c.d. "eyedropper") oppure di accettare il sistema a converter.
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é la scelta del pistone che preclude molte penne. Che poi non è che quelli moderni siano poi così più capienti di una cartuccia lunga (non so bene).
Se invece optassi per un converter (in casa da poter ricaricare spesso dalla boccetta) o per cartucce lunghe (se ti trovi in giro) allora si allargherebbe di molto il campo.
Non conosco il mondo vintage.
Se invece optassi per un converter (in casa da poter ricaricare spesso dalla boccetta) o per cartucce lunghe (se ti trovi in giro) allora si allargherebbe di molto il campo.
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Con quel bugget secondo me, comealternativa alla Twsbi, trovi la Lamy Safari con converter: resistente, da battaglia ma non solo. Stilografiche con pistone e blasonate (insomma non cinesi) a quel prezzo forse ne trovi nell’usato.