Non è bandito. È solo poco diffuso e la gente opta per la legnosa comodità degli aratri a sfera di solito con punta superfine che poi scrivono da schifo perché dopo la prima caduta (che di solito avviene entro 5 minuti dal primo utilizzo) la sfera si sbecca o si ovalizza e la penna inizia a sbavare come un Sanbernardo con la gengivite.
Gli insegnanti che, come me, prediligono la stilografica sono una sparuta (o sparita?) minoranza purtroppo.
I più, ahimè, prediligono o pretendono la famigerata penna cancellabile e inorridiscono alla minima macchia, nonché all’idea di dover procedere al cambio della cartuccia. Ho un bel dire che la stilografica impone una prensione e una pressione corrette... parole al vento!