mi ritrovo a scrivervi ancora perchè è finalmente arrivato il mio regalo di natale. Da prima ero interessato a una giapponese dal marchio noto (Pilot, Nakaya, Platinum). Poi affascinato dalla manifattura giapponese mi sono incominciato a interessare a modelli "vintage" e di pura manifattura.
Affascinato dalla Pilot "Yukari Royale Urushi Vermilion" sono riuscito a trovare una penna che proviene dalla stessa tradizione. Si tratta in effetti di una penna costruita da quello che si autodefinì negli anni 80 e 90 Ban-ei (挽栄) team il soprannome del tornitore del gruppo, Sakai Eisuke.
Il team era composto dai seguenti artigiani:
Kabutogi Ginjirô (兜木銀次郎), nibmeister.
Sakai Eisuke (酒井栄助), tornitore.
Takahashi Kichitaro (高橋吉太郎), maestro urushi.
Tsuchida Shuichi (土田修一), incaricato del feeder in ebanite e dell'assemblaggio finale.
La penna è circa degli anni '80, il team al completo in effetti fu impegnato fino a fine anni 80 inizi 90 quando Ginjiro Kabutogi morì oramai novantenne. Questo modello fu prodotto anche per danitrio verso il 1997, quando oramai Kabutogi e Takahashi avevano abbandonato. Sembrerebbe che il più giovane del team originale di cui sopra fosse del 1917 ... longevità nipponica, ma anche un esempio della passione per il proprio lavoro.
I modelli x danitrio (prodotti in 200 e 150 esemplati, nero e rosso) hanno montato nel tempo pennini originali di Kabutogi ancora disponibili (reissued), pennini Platinum e Sailor.
La mia penna non è una danitrio, sicuramente appartiene ad un periodo precedente ('80) cosa verificabile dal marchio riportato sul pennino, e presente anche nei pennini della Visconti Urushi (1992). Il marchio "GK" sotto il logo del "JIS" sistema di brevetti giapponese.
La penna è stata acquistata da un "collezionista" americano che fa anche vendita, arrivata ieri in italia dopo un mese esatto, ha la tipica e ben riconoscibile forma a siluro con clip e anello caratteristiche della produzione Ban-ei. Il venditore, gentilissimo, mi ha spedito la penna in un piccolo kimono e scatoletta in legno (non originale). Il prezzo? Molto meno di una yukari royale


Come si può vedere dalla prossima foto la penna è incredibilmente intonsa, sembra sia uscita dal laboratorio da pochi giorni, per una penna che avrà poco meno dei miei anni non mi pare male


La linea della penna è un classico, il cappuccio molto presente, il suo anello massiccio, la lunghezza metà della penna (circa 14.5cm in totale), non chiude a filo come alcune giapponesi, tipo Platinum o Nakaya, ma questo lo trovo un punto a suo favore, al pari della yukari royale, perchè una volta rimosso il cappuccio la linea della penna appare in tutto il suo splendore, sinuosa e senza scalini, con un rosso che varia al variare della luce da un colore intenso e pastello a uno più scuro e vermiglio.

Il pennino è in oro 14kt e riporta la seguente, tipica ma non usuale, dicitura "WARRANTED 14KARAT PEN JIS GK", ovviamente il tratto fine giapponese. Nel corso degli anni i pennini hanno riportate diverse diciture, GK assicura sia di kabutogi come anche il marchio "Steady" (da Kabutogi registrato).

L'alimentatore è anche esso in Ebonite, scolpito a mano, dalla particolare rastrematura molto riconoscibile, tipica di questo team e di Tsuchida Shuichi.

La penna è una Eyedropper Giapponese, quindi con valvola di chiusura che ha lo scopo di non far uscire l'inchiosto al cambiamento di pressione. So come caricarla ma non ho inchiostri degni, e poi dopo tanti anni volevo sinceramente portarla da Corsani a Roma per farla verificare al meglio e magari comprare alla piccola un Iroshizuku, ma sono quasi in soggezione ad usarla

Potrei scrivere ore di questa penna, ma non vi tedio oltre promettendovi di riportare le mie impressioni d'uso e una bella prova di scrittura.
Di sicuro è bellissima! Costruita impeccabilmente.
Parafrasando Alberto Casirati ... sarebbe piaciuta anche a lei per la sua lista ... sicuramente non teme l'aereo grazie all'ingegno nipponico.

P.s. e siccome la passione è cosa brutta è in arrivo un altra maki-e giapponese direttamente dal sol levante ... ma questa è un altra storia.