Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Salve a tutti,
mi ritrovo a scrivervi ancora perchè è finalmente arrivato il mio regalo di natale. Da prima ero interessato a una giapponese dal marchio noto (Pilot, Nakaya, Platinum). Poi affascinato dalla manifattura giapponese mi sono incominciato a interessare a modelli "vintage" e di pura manifattura.
Affascinato dalla Pilot "Yukari Royale Urushi Vermilion" sono riuscito a trovare una penna che proviene dalla stessa tradizione. Si tratta in effetti di una penna costruita da quello che si autodefinì negli anni 80 e 90 Ban-ei (挽栄) team il soprannome del tornitore del gruppo, Sakai Eisuke.
Il team era composto dai seguenti artigiani:
Kabutogi Ginjirô (兜木銀次郎), nibmeister.
Sakai Eisuke (酒井栄助), tornitore.
Takahashi Kichitaro (高橋吉太郎), maestro urushi.
Tsuchida Shuichi (土田修一), incaricato del feeder in ebanite e dell'assemblaggio finale.
La penna è circa degli anni '80, il team al completo in effetti fu impegnato fino a fine anni 80 inizi 90 quando Ginjiro Kabutogi morì oramai novantenne. Questo modello fu prodotto anche per danitrio verso il 1997, quando oramai Kabutogi e Takahashi avevano abbandonato. Sembrerebbe che il più giovane del team originale di cui sopra fosse del 1917 ... longevità nipponica, ma anche un esempio della passione per il proprio lavoro.
I modelli x danitrio (prodotti in 200 e 150 esemplati, nero e rosso) hanno montato nel tempo pennini originali di Kabutogi ancora disponibili (reissued), pennini Platinum e Sailor.
La mia penna non è una danitrio, sicuramente appartiene ad un periodo precedente ('80) cosa verificabile dal marchio riportato sul pennino, e presente anche nei pennini della Visconti Urushi (1992). Il marchio "GK" sotto il logo del "JIS" sistema di brevetti giapponese.
La penna è stata acquistata da un "collezionista" americano che fa anche vendita, arrivata ieri in italia dopo un mese esatto, ha la tipica e ben riconoscibile forma a siluro con clip e anello caratteristiche della produzione Ban-ei. Il venditore, gentilissimo, mi ha spedito la penna in un piccolo kimono e scatoletta in legno (non originale). Il prezzo? Molto meno di una yukari royale ma a differenza di quest'ultima è in Ebanite, stesso rivestimento in lacca urushi vermillion (devo dire impeccabile).
Come si può vedere dalla prossima foto la penna è incredibilmente intonsa, sembra sia uscita dal laboratorio da pochi giorni, per una penna che avrà poco meno dei miei anni non mi pare male
La linea della penna è un classico, il cappuccio molto presente, il suo anello massiccio, la lunghezza metà della penna (circa 14.5cm in totale), non chiude a filo come alcune giapponesi, tipo Platinum o Nakaya, ma questo lo trovo un punto a suo favore, al pari della yukari royale, perchè una volta rimosso il cappuccio la linea della penna appare in tutto il suo splendore, sinuosa e senza scalini, con un rosso che varia al variare della luce da un colore intenso e pastello a uno più scuro e vermiglio.
Il pennino è in oro 14kt e riporta la seguente, tipica ma non usuale, dicitura "WARRANTED 14KARAT PEN JIS GK", ovviamente il tratto fine giapponese. Nel corso degli anni i pennini hanno riportate diverse diciture, GK assicura sia di kabutogi come anche il marchio "Steady" (da Kabutogi registrato).
L'alimentatore è anche esso in Ebonite, scolpito a mano, dalla particolare rastrematura molto riconoscibile, tipica di questo team e di Tsuchida Shuichi.
La penna è una Eyedropper Giapponese, quindi con valvola di chiusura che ha lo scopo di non far uscire l'inchiosto al cambiamento di pressione. So come caricarla ma non ho inchiostri degni, e poi dopo tanti anni volevo sinceramente portarla da Corsani a Roma per farla verificare al meglio e magari comprare alla piccola un Iroshizuku, ma sono quasi in soggezione ad usarla
Potrei scrivere ore di questa penna, ma non vi tedio oltre promettendovi di riportare le mie impressioni d'uso e una bella prova di scrittura.
Di sicuro è bellissima! Costruita impeccabilmente.
Parafrasando Alberto Casirati ... sarebbe piaciuta anche a lei per la sua lista ... sicuramente non teme l'aereo grazie all'ingegno nipponico.
P.s. e siccome la passione è cosa brutta è in arrivo un altra maki-e giapponese direttamente dal sol levante ... ma questa è un altra storia.
mi ritrovo a scrivervi ancora perchè è finalmente arrivato il mio regalo di natale. Da prima ero interessato a una giapponese dal marchio noto (Pilot, Nakaya, Platinum). Poi affascinato dalla manifattura giapponese mi sono incominciato a interessare a modelli "vintage" e di pura manifattura.
Affascinato dalla Pilot "Yukari Royale Urushi Vermilion" sono riuscito a trovare una penna che proviene dalla stessa tradizione. Si tratta in effetti di una penna costruita da quello che si autodefinì negli anni 80 e 90 Ban-ei (挽栄) team il soprannome del tornitore del gruppo, Sakai Eisuke.
Il team era composto dai seguenti artigiani:
Kabutogi Ginjirô (兜木銀次郎), nibmeister.
Sakai Eisuke (酒井栄助), tornitore.
Takahashi Kichitaro (高橋吉太郎), maestro urushi.
Tsuchida Shuichi (土田修一), incaricato del feeder in ebanite e dell'assemblaggio finale.
La penna è circa degli anni '80, il team al completo in effetti fu impegnato fino a fine anni 80 inizi 90 quando Ginjiro Kabutogi morì oramai novantenne. Questo modello fu prodotto anche per danitrio verso il 1997, quando oramai Kabutogi e Takahashi avevano abbandonato. Sembrerebbe che il più giovane del team originale di cui sopra fosse del 1917 ... longevità nipponica, ma anche un esempio della passione per il proprio lavoro.
I modelli x danitrio (prodotti in 200 e 150 esemplati, nero e rosso) hanno montato nel tempo pennini originali di Kabutogi ancora disponibili (reissued), pennini Platinum e Sailor.
La mia penna non è una danitrio, sicuramente appartiene ad un periodo precedente ('80) cosa verificabile dal marchio riportato sul pennino, e presente anche nei pennini della Visconti Urushi (1992). Il marchio "GK" sotto il logo del "JIS" sistema di brevetti giapponese.
La penna è stata acquistata da un "collezionista" americano che fa anche vendita, arrivata ieri in italia dopo un mese esatto, ha la tipica e ben riconoscibile forma a siluro con clip e anello caratteristiche della produzione Ban-ei. Il venditore, gentilissimo, mi ha spedito la penna in un piccolo kimono e scatoletta in legno (non originale). Il prezzo? Molto meno di una yukari royale ma a differenza di quest'ultima è in Ebanite, stesso rivestimento in lacca urushi vermillion (devo dire impeccabile).
Come si può vedere dalla prossima foto la penna è incredibilmente intonsa, sembra sia uscita dal laboratorio da pochi giorni, per una penna che avrà poco meno dei miei anni non mi pare male
La linea della penna è un classico, il cappuccio molto presente, il suo anello massiccio, la lunghezza metà della penna (circa 14.5cm in totale), non chiude a filo come alcune giapponesi, tipo Platinum o Nakaya, ma questo lo trovo un punto a suo favore, al pari della yukari royale, perchè una volta rimosso il cappuccio la linea della penna appare in tutto il suo splendore, sinuosa e senza scalini, con un rosso che varia al variare della luce da un colore intenso e pastello a uno più scuro e vermiglio.
Il pennino è in oro 14kt e riporta la seguente, tipica ma non usuale, dicitura "WARRANTED 14KARAT PEN JIS GK", ovviamente il tratto fine giapponese. Nel corso degli anni i pennini hanno riportate diverse diciture, GK assicura sia di kabutogi come anche il marchio "Steady" (da Kabutogi registrato).
L'alimentatore è anche esso in Ebonite, scolpito a mano, dalla particolare rastrematura molto riconoscibile, tipica di questo team e di Tsuchida Shuichi.
La penna è una Eyedropper Giapponese, quindi con valvola di chiusura che ha lo scopo di non far uscire l'inchiosto al cambiamento di pressione. So come caricarla ma non ho inchiostri degni, e poi dopo tanti anni volevo sinceramente portarla da Corsani a Roma per farla verificare al meglio e magari comprare alla piccola un Iroshizuku, ma sono quasi in soggezione ad usarla
Potrei scrivere ore di questa penna, ma non vi tedio oltre promettendovi di riportare le mie impressioni d'uso e una bella prova di scrittura.
Di sicuro è bellissima! Costruita impeccabilmente.
Parafrasando Alberto Casirati ... sarebbe piaciuta anche a lei per la sua lista ... sicuramente non teme l'aereo grazie all'ingegno nipponico.
P.s. e siccome la passione è cosa brutta è in arrivo un altra maki-e giapponese direttamente dal sol levante ... ma questa è un altra storia.
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- Crescent Filler
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Per nulla tediata dal tuo racconto, ti ringrazio per questa recensione e per le belle foto. Ti ricordo però che: "una promessa è una promessa"!
Laura
- maxpop 55
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Bellissima penna, complimenti per il colore, un bellissimo rosso.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- Giorgio1955
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
'Vecchia giapponese' ma di grande fascino! Complimenti.
Giorgio
Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Si effettivamente da quando ho cominciato a interessarmi alle stilografiche giapponesi mi si è aperto un mondo. Vedere dei video di questi anziani signori compiere meraviglie al tornio con attrezzi, in tempi di CNC, preistorici mi ha colpito molto. La cura e precisione di gesti antichi, le antiche laccature ... spero non spariscano nell'oblio.
Da parte mia ho cercato umilmente di essere parte di questo ricordo.
Da parte mia ho cercato umilmente di essere parte di questo ricordo.
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Penna BELLISSIMA, anzi stupenda, meravigliosa!
E bel racconto!
E bel racconto!
- stanzarichi
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Penna per cui l'aggettivo "bellissima" è persino riduttivo.
PS se deciderai di inchiostrarla, come spero e come penso meriterebbe, mi permetto di suggerire un inchiostro verde. Penna rossa + inchiostro verde per me è quasi il top
PS se deciderai di inchiostrarla, come spero e come penso meriterebbe, mi permetto di suggerire un inchiostro verde. Penna rossa + inchiostro verde per me è quasi il top
Riccardo
- LucaC
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Mi ripeto nei complimenti, ma questo alimentatore è un’ opera d’ arte!
- shinken
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Brutto a dirlo ma sorge un filo di invidia, brama, desiderio.
Però siamo tutti sicuri che avrai massima cura per questa Matura Signora
Però siamo tutti sicuri che avrai massima cura per questa Matura Signora
Luigi, tabaccaio in Genova.
Quarantadue è la risposta!
Quarantadue è la risposta!
- Mightyspank
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- La mia penna preferita: L'ultima
- Il mio inchiostro preferito: Pilot Iroshizuku Yu-Yake
- Misura preferita del pennino: Stub
- Località: Milano
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Grazie per la fantastica storia di questa superba penna.
Io l'avrei provata subito! Magari con un bel Iroshizuku Yu-Yake, il colore del sole al tramonto. Mai con un nero...
Io l'avrei provata subito! Magari con un bel Iroshizuku Yu-Yake, il colore del sole al tramonto. Mai con un nero...
- ebrownolf
- Levetta
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- Iscritto il: sabato 28 dicembre 2013, 0:00
- La mia penna preferita: Aurora 88P
- Il mio inchiostro preferito: Rohner & Klingner Verdgris
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Avellino
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Prime impressioni su una "vecchia giapponese"
Complimenti... Penna davvero stupenda!
Come te apprezzo davvero tantissimo le giapponesi, soprattutto casa Pilot.
Come te apprezzo davvero tantissimo le giapponesi, soprattutto casa Pilot.
Emanuele