È imperizia mia allora, ma per la mia (in)esperienza meglio evitare contatti tra acqua ed ebanite, soprattutto di fronte a esemplari molto ben conservati. Se non ci fosse alternativa per la pulizia/smontaggio forse non sarebbe sbagliato rischiare, ma dato che c'è...
Poi capisco che ci siano penne con discromie veramente fastidiose, ma a quel punto forse tenterei più la soluzione pen potion (o analoghe) che non fornet o soluzioni alla soda caustica. Tra l'altro i gioielli in ebanite scoloriti, per quel che ho visto coi miei ninnoli, migliorano moltissimo a contatto con la pelle: immagino possa funzionare anche con le penne (sempre a patto di non eccedere con il nemico numero uno, l'esposizione alla luce del sole).
Poi ammetto che a me i segni del tempo piacciono, altrimenti non userei mai nessuna penna per paura di rovinarla (in realtà cerco di tenere a bada il mio galoppante OCD, sia chiaro
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