Conway Stewart No 286

[axiom-80]

Appena terminato il restauro: lavata, ridotti i segni di pinza di un antico maldestro tentativo di riparazione, lucidata, risaccata, riparata la levetta piegata: insomma le solite cose ( ne ero perfettamente a conoscenza; il ridotto prezzo di acquisto rispetto ad un esemplare 'mint' valeva quelle due-tre ore di lavoro ).
Dopo un po di tempo passato per trovare la giusta calma e serenità necessari per lavorarci sopra in tranquillità la 286 Jet Black si affianca alla sorellina in Black-Red Marbled.
La confezione nella foto potrebbe ricordare un Topic qui del Forum, molto in tema
Conway Stewart ( The Conway Stewart ) No286, lever filler, nib n. 5, 1930-1945.

Qui con la matita abbinata, "Duro-Point", 1934, Jet black.

[Ottorino]

Bel lavoro e bella foto, complimenti.

Posso chiedere cosa hai usato per ridurre le tracce delle pinze ?

[axiom-80]

Grazie Ottorino.
Dopo aver mascherato le scritte, carta da 600 e poi da 1000, bagnata per le ultime passate. Poi il vecchio buon Sidol sull'intera superficie per riportare il tutto a specchio.
Qui c'è una foto di com'era la canna:

Come si vede, la superficie era molto trascurata, oltre ai quattro profondi segni a mezzaluna, dovuti o ad una pinza o più probabilmente ad una morsetta circolare. Ovviamente li ho solo potuti ridurre in modo tale da renderli quasi invisibili ( se non sai dov'erano non li noti ), con il sistema descritto.

[piccardi]

Mi unisco alle congratulazioni per il bellissimo lavoro, immagino che dopo tutto questo usare quella penna ti dia almeno il triplo di soddisfazione!

Simone

[axiom-80]

Sarebbe come un bellissimo giradischi privo della testina

[vikingo60]

Congratulazioni per la tua maestria!

[axiom-80]

Maestria mi sembra troppo, chiamiamolo 'bricolage' e un po di pazienza.

[Ottorino]

Grazie Ottorino.
Dopo aver mascherato le scritte, carta da 600 e poi da 1000, bagnata per le ultime passate. Poi il vecchio buon Sidol sull'intera superficie per riportare il tutto a specchio.
Come si vede, la superficie era molto trascurata, oltre ai quattro profondi segni a mezzaluna, dovuti o ad una pinza o più probabilmente ad una morsetta circolare. Ovviamente li ho solo potuti ridurre in modo tale da renderli quasi invisibili ( se non sai dov'erano non li noti ), con il sistema descritto.

Proprio vicino alla scritta. Nel peggior punto. Rinnovo i complimenti.

Hai mai provato l'attack "gel" come stucco ?

[axiom-80]

Sì, e ci avevo anche pensato, ma visto che gli altri tre sono praticamente diventati invisibili, mentre quello in foto che era il peggiore si intravede appena, ho lasciato perdere, almeno per ora.
In effetti è un ottima soluzione, ci ho riparato almeno una matita Sheaffer con ottimi risultati, poi sul nero sarebbe perfetto.

[gasparre]

Sulla mia C.S. non figura nessun numero; come la identifico?
Grazie

[piccardi]

Sulla mia C.S. non figura nessun numero; come la identifico?
Grazie

Temo che sia abbastanza difficile, anche perché di modelli ne han fatti tantissimi ed in Italia grandi esperti non ne conosco (son penne molto apprezzate a casa loro, in Inghilterra, ma da noi no...).

Simone

[axiom-80]

Prova ad aprire un topic nella sezione apposita, con due foto ben fatte dove si veda bene anche il pennino ( chiusa e aperta insomma ) e soprattutto le misure ... forse non è impossibile capire cosa sia.

[valerio50]

Hai mai provato l'attack "gel" come stucco ?

Sarei curioso di sapere come usare l'Attack gel come stucco. Una volta asciutto rimane trasparente ? Può essere colorato con pigmenti per renderlo simile cromaticamente alla penna ? Eventualmente quali pigmenti usare ?
Valerio

[lucre]

Complimenti per la bella penna e per l'abilità ( che confesso di invidiarti un po' ) nel riportarla a nuova vita , gran bel lavoro
luigi