da pochi giorni, acquistata nuova, è in mio possesso questa bellissima Homo Sapiens Steel Age "regular" con pennino Fine (con mia grande sofferenza la misura più piccola prodotta ad oggi

Sin dal sondaggio per la penna del Forum, mi sono detto: questa non può mancare nella mia collezione devo averla! Alla fine l'ho acquistata ed eccomi qui a descriverla.... A parte le solite cose dette e ridette su questa stilografica e sulle sue caratteristiche "uniche": resina basaltica, robustezza, piacevolezza al tatto, ecc. ecc., e che troverete in altre recensioni più dettagliate della mia, questo vuole essere un test di scrittura utilizzando la medesima penna/pennino con vari tipi di inchiostro e colori, test effettuato su tre tipi diversi di carta ma, di facile reperibilità quindi replicabili da chiunque...
... Bugia, un pò di voti alla stilo velocemente, li vorrei dare!


Buona lettura a tutti.... Sergio

Design: 9/10
Devo dire che cambierei poco o niente di questa stilografica e, tradendo un pò i miei canoni di bellezza: amo le stilo in celluloide, specialmente quelle con richiami alla prima metà del '900, ad esempio la Wild della Omas per citarne una; mi ha talmente incuriosito, per la particolarità del materiale ed alcune scelte di progettazione, che la rendono unica. Il materiale di rivestimento del fusto è duro ma, allo stesso tempo, quando impugnata da una sensazione di un perfetto "grip" nel tenerla perché, sembra rivestita di una sorta di resina gommata... Insomma non è dura e pesante come una pietra lavica!
Dopo averla testata con gli inchiostri, l'ho risciacquata ed asciugata, ed il materiale di cui è rivestita è diventato grigio chiaro, ma dopo una passata leggera di Nivea (come da suggerimenti letti), ha riassunto la sua colorazione originale grigio antracite, quasi nera... Pazzesco!
Il cappuccio è un'opera d'arte! Non avevo mai visto un sistema tanto ingegnoso ed allo stesso tempo comodo perché permette di aprire la penna con una sola mano! Basta schiacciarlo leggermente e girarlo di pochi gradi e viene sù da solo... Altro che penne che si svitano all'infinito, prima di scoprirle, comodissimo.
Non ho dato il voto massimo perché non ho visto da vicino la versione con le rifiniture in bronzo che, forse, potrebbe essere più consona all'anima RAW dell'oggetto.


Costruzione: 10/10
Alcuni sul forum hanno avuto problemi di qualità e funzionalità con questa stilografica, ritengo di non averne trovati per ora, anzi il materiale è solidissimo e non teme graffi, impronte, macchie, ecc., questa è per me questa è vera "poesia", scrive sempre e senza alcun impuntamento, anche se lasciata ferma ed aperta per un pò senza cappuccio. Il cappuccio ha una comoda clip a molla per chi desidera infilarla e fermarla nel taschino.... Sarà la penna "perfetta"? Continuate a leggere...
Dimensioni e Peso: 8/10
lunghezza chiusa : mm 135.5
lunghezza cappuccio 54
diametro con cappuccio 14.4 fra le verette
diametro fusto13.3
peso: 38gr.
A differenza della sorella "maggiore" ha dimensioni umane con i suoi "appena" 13cm. Superati i 14 cm., per me, le stilo diventano "ingombranti" e perdono appeal!
Anche se non è una peso piuma, ed alla lunga nell'uso potrebbe stancare, è ben bilanciata... Ovviamente senza calzarle il cappuccio!!
Pennino: 7/10
Il sette lo merita solo per il fatto che è l'unica in commercio ad utilizzare il più costoso palladio da 23K, che lo rende un pò più flessibile degli altri pennini non specificatamente costruiti per lo scopo, non soffre di false partenze e scrive scivolando in modo soffice sulla carta con un flusso costante e devo dire abbastanza abbondante... Peccato come in questo caso, ed è la cosa che più detesto quando acquisto una stilo, che il cosiddetto Fine scriva come un maledetto medio voto 5... Sarebbe stata perfetta con un EF, perché in questo mi sento "giapponese"


Sistema di riempimento: 9/10
Ha un sistema "classico" a pistone, basta svitare la parte superiore, cosa che risulta molto più semplice di ogni altro sistema di caricamento in commercio a mio avviso, immergere il pennino nella boccetta d'inchiostro (o nel pratico calamaio da viaggio sempre Visconti) e riavvitarlo... Devo dire che il meccanismo è molto leggero (ho letto da qualche parte fosse in titanio!) e si muove senza impuntamenti e forzature in modo molto fluido, altro che OMAS!
Prezzo: 11/10

Bè che dirvi... Sotto i 300 euro ma, non ditelo a nessuno!!! Non aggiungo altro, gli americani usano una frase idiomatica che descrive meglio il cosiddetto affare: "bang for the buck"!
Consiglio vivamente di acquistare il calamaio da viaggio... Si ricarica ovunque la propria stilo sfruttando fino all'ultima goccia d'inchiostro, non si sporca/macchia la sezione dove s'impugna la stilo e, non vi sporcate mai le mani!

Adesso passiamo agli INK'S TEST
In questa rassegna ho provato sia gli inchiostri Blu che Neri di diverse marche ma, con l'unica costante di averli provati con il medesimo pennino, quello della Homo Sapiens, appunto...
BLACK:
J. Herbin Perle Noir
Noodler's Bulletproof Black
AURORA Black

Questa immagine da sola riassume le caratteristiche di ciascuno dei tre inchiostri neri provati, l'Aurora Black è veramente un nero "pieno", non lascia parti meno coperte neanche negli "svolazzi"...



COMMENTI:
Trai tre inchiostri provati, il Noodler's Bulletproof BLACK rimane, a mio avviso, il BEST BUY, purtroppo! Perché?? Semplice, è complicato procurarselo bisogna acquistarlo negli USA con i relativi problemi (spese, tempi di consegna, ecc.). E' Ottimo per diversi motivi e si adatta ai miei gusti: fa scrivere i pennini/diffusori abbondanti con un tratto leggermente più sottile perchè meno fluido rispetto all'Aurora che, tra i tre provati, è l'inchiostro più fluido, e lo è più di tutti; è molto saturo non è "grigio", si asciuga velocemente, non ingrossa il tratto come l'Aurora e l'Herbin, evita la diffusione dell'inchiostro attraverso il foglio (in profondità) a differenza degli altri due, resiste all'acqua, al tempo, è Bulletproof: indelebile, ovvero anticontraffazione ma, viene via dalle mani abbastanza facilmente a differenza dell'Aurora ad esempio... Insomma è bello!
Difetti: non ha un'ottima scorrevolezza essendo un tipo d'inchiostro "secco" ma, con qualche goccia di acqua distillata si risolve anche questo.
L'Aurora Black, rispetto al Noodler's sembra quasi più nero ma, è solo un effetto secondario dovuto al fatto che essendo "troppo" fluido, ma coprente, ed ingrossando il tratto non di poco sembra molto più saturo, è perfetto sulle vintage con pennini e diffusori "stitici" ma, attenti al tipo di carta che impiegate, con quelle porose non necessariamente economiche, ha una pessima Feathering Resistance!
L'Herbin Perle Noir non si discosta molto dall'Aurora, anche se mi è sembrato meno saturo e coprente degli altri due (vedi prima foto), dovrei provarlo più a lungo per un giudizio più completo, ma essendo complementare dell'Aurora diventa solo una questione di prezzo.
In questa scansione si vede l'effetto del Bleed through Resistance: diffusione dell'inchiostro attraverso il foglio (in profondità), sino a raggiungere e talvolta a macchiare i fogli sottostanti, il Noodler's non provoca questo effetto, mentre l'Herbin si, ed ancora peggio, riesce l'Aurora.

Poi basta cambiare carta... Ed ecco il retro della pagine della Fabriano!

... Garantisco che, se con lo scanner si intravede qualcosa, ciò non accade ad occhio nudo!
BLU
AURORA Blue
Pilot asa-gao
Diamine Bilberry
Noodlers' Baystate Blue
Diamine Sargasso Sea



Il nuovo Diamine Sargasso Sea...

...Vi assicuro, niente di particolare!
Forse in questa scansione, con un pò di regolazioni sono riuscito ad avvicinarmi meglio al "reale" colore del Baystate Blue che è più difficile da catturare quindi, non fate affidamento invece, sul colore degli altri inchiostri perché, sono più fedeli le scansioni sopra riportate.


COMMENTI:
Al pari del nero mi piacciono molto anche i blu, ma con una piacevole scoperta, il bellissimo Diamine Bilberry per chi non vuole usare il "solito" blu! Devo dire che a vederlo ha una nuance molto raffinata.
Ma rimane sempre lui il mio preferito il "discusso" Noodler's Baystate Blu... Assomma +/- le stesse caratteristiche della versione nera, ma va utilizzato SOLO in stilo prive di parti trasparenti perchè alla lunga potrebbe macchiarle, lasciando sopra un alone azzurro difficilmente eliminabile... A differenza degli inchiostri Diamine che "scompaiono" con qualche goccia d'acqua, quindi, con una resistenza pari a zero! Peccato.
Il Baystate Blue, molto saturo e coprente, ha grosso modo le stesse caratteristiche del Black, meno la particolarità "Bulletproof" cioè la formulazione "anticontraffazione"; difatti basta un po' di candeggina per eliminarlo, in particolare dalle mani, se vi capita di macchiarvi. Altra nota, è meno secco del Black quindi tende leggermente ad allargare il tratto ma non come i disastrosi Diamine!
Leggermente meno fluido del fratello in Black è l'Aurora Blue, ha anche un bel colore, a mio avviso migliore sotto tutti i fronti del Diamine Sargasso Blue, che in alcune scansioni sui forum sembrava promettere bene tanto da rivaleggiare con i blu più blasonati e ricercati (Parker Penman, Baystate Blue, ecc.), invece, mi ha alquanto deluso... Colpa anche di chi non sà usare lo scanner e butta sul web immagini fuorvianti!
Passando al Pilot asa-gao, devo dire che, oltre ad essere troppo costoso, ha una nuance che non mi attira molto, almeno fino a quando continuerò ad avere nel cassetto il prezioso Baystate Blue inoltre ha, grosso modo, le stesse caratteristiche dell'Aurora, ma è più chiaro, contiene meno "viola" nella sua formulazione mentre, nel colore, se piace è quasi identico al Visconti Blu, quindi consiglio quest'ultimo perché meno costoso!
In entrambi gli inchiostri della Diamine (Bilberry e Saragasso), ho notato, un difetto fastidioso, alcune volte fanno "inceppare" ma, per pochi millimetri di tratto, la stilo facendole "saltare" un piccolo tratto della parola che si sta iniziando a scrivere, la cosa mi è capitata con due Omas e si è ripetuta anche sulla Visconti, questo me lo fà ritenere, purtroppo, un inchiostro un pò scadente ma, che vale comunque i 6 euro spesi per la boccetta da 80ml.; insomma nulla di particolare nel panorama, diciamo che a parte il Bilberry, l'altro me lo sarei risparmiato!
In questa scansione si vede l'effetto del Bleed through Resistance: diffusione dell'inchiostro attraverso il foglio (in profondità), sino a raggiungere e talvolta a macchiare i fogli sottostanti per i blu.

La prima scansione si riferisca alla carta Fabriano e, come per in nero, ad occhio nudo l'effetto è inesistente ma, la forte luce dello scanner cattura, comunque, i solchi lasciati dal pennino e rende visibile qualcosa, ma vi assicuro che l'inchiostro non attraversa il foglio.
Per quanto riguarda la carta HP, essendo molto porosa, l'effetto c'è ed è più accentuato con i due inchiostri Diamine, segno della loro formulazione molto più "fluida" rispetto ai concorrenti... Il Pilot asa-gao e L'Aurora molto meno, ma devo dire che la scorrevolezza del pennino con il Blue dell'Aurora, a me, è sembrata migliore che con il Pilot... ma i colori restano diversi, l'Aurora contiene più viola e lo rende più scuro dell'asa-gao ma, hanno entrambi un'opacità elevata, cioè un'elevata capacità coprente del tratto senza lasciare punti o zone poco coperte.

In questa scansione, nell'ordine: AURORA Blue, Pilot asa-gao, Diamine Bilberry, Noodlers' Baystate Blue, Diamine Sargasso Sea.
CARTA USATA:
Ho usato dei semplici fogli A4 per fotocopie della HP da 80gr. mq., che ha un punto di bianco abbastanza elevato, qui il Noodler's Black da il meglio di se, perché si comporta ottimamente proprio su carte "porose". Blocchetto circolare di carta patinata della Pelikan, qui gli inchiostri più fluidi danno il meglio... Mentre per i test e per scriverci tutti i giorni, ho trovato ottimo questo blocco degli appunti FABRIANO in formato A5 da 85gr. mq., pagato €1,60 ma rende il tratto delle stilo molto più sottile di quello che è realmente, quindi perfetto per lo "pseudo" FINE della Homo Sapiens (spero non mi legga il sig. Dante!). E, soprattutto, non lascia passare l'inchiostro al di sotto del foglio macchiando anche i fogli sottostanti e su questo tipo di carta l'Aurora Black si comporta molto meglio dei concorrenti sfruttando le sue caratteristiche di fluidità, fà "svolazzzare" il pennino con un bel tratto pieno, saturo e veramente nero.



CONCLUSIONI:
Plauso alla Visconti per aver realizzato un ottimo prodotto, questa Homo Sapiens Steel è fuori da ogni schema... Una novità! Sotto tutti i fronti, con questa versione "regular", lanciata dopo l'uscita della "big" con finiture in bronzo, si è data l'opportunità anche a chi non predilige le penne di dimensioni e peso imponeneti condensandola in soli 13,5 cm... Complimenti mr. Dante!
Peccato (ma rimane solo una mia delusione) per il pennino che, lascia un tratto medio ed abbondante ma, con un flusso continuo a cui viene attribuito un tratto di grado Fine ma, ben lontano dai veri pennini Fini giapponesi, o rimenendo "in casa", quelli Aurora oppure i "veri" Omas pre anno 2000 prima dell'avvento delle forniture Bock, in quest'ultimo caso, basta scegliere la misura EF; scelta impossibile con Visconti che per un "problema" commerciale, solo per questo modello, si "ferma" a fornire le sole misure Fine, Media ed infine Bold, adatte alla massa, ma poco agli appassionati.
Per gli inchiostri, invece, dopo averne provati diversi resto dell'avviso che i miei preferiti sono e restano (purtroppo di difficile reperibilità) i Noodler's, seguiti come seconda scelta da entrambi gli Aurora, come abbondantemente spiegato nei commenti.
Nella speranza di aver aiutato "qualcuno" di voi a decidere/scegliere una nuova stilografica o un nuovo inchiostro, non mi resta che augurarvi tante buone scritture...
