Marca e Modello (solo per pignoli e curiosi)
Chi volesse conoscere l'interessante storia di questo grande Produttore potrà fare riferimento al nostro formidabile Wiki:
https://www.fountainpen.it/Eversharp/it
Per comodità di classificazione (e soprattutto in mancanza di un criterio più stringente di quello, improponibile, della mera enumerazione di centinaia di codici-prodotto, comprese le varianti per i telegrammi!

, a cui costringerebbe la politica commerciale di quel periodo della Wahl Company), si definisce sommariamente il modello della penna in presentazione come “
Signature” (firma): come riportato dal Wiki nel capitolo ad essa dedicato
https://www.fountainpen.it/Signature, i collezionisti tendono a ricomprendere in questa necessariamente arbitraria categoria le penne in stile
flat top della Casa dalla prima metà degli anni Venti (1923, solo in ebanite fino al 1927 e poi anche in celluloide) fino alla seconda metà del 1928 circa, quando vennero immesse sul mercato le penne con il (blocco-)pennino “a scelta del cliente” (“
Personal Point”, avvitabile) e con garanzia “
Gold Seal”.
Per poter proporre una datazione attendibile della penna oggetto della recensione vorrei partire dall’iscrizione principale del Produttore, posta sul cappuccio appena al di sotto dell’anellino superiore. Trattandosi di un’iscrizione che, in modo assai poco comune, si dispone tutt’intorno alla circonferenza di un cappuccio cilindrico, venendo ad impegnarne ben oltre la metà, si è reso necessario scattare tre fotografie per poi ritagliarle ed affiancarle.
WAHL – EVERSHARP
MADE IN CHICAGO, U.S.A.
E’ proprio il contenuto di questa iscrizione che fisserà un limite temporale utile. E infatti, l’iscrizione che riporta entrambi i nomi uniti dal trattino “
WAHL-EVERSHARP” è una novità introdotta dalla Casa solo nel 1928: prima di allora esistevano le “
Matite EVERSHARP” e le “
Penne WAHL”…
Dopo essermi inoltrato nel ginepraio dei cataloghi degli anni 1927, 1928 e 1929, e dei bollettini per rappresentanti e rivenditori 1927 e 1928 (
Eversales), ho notato che un aspetto non bene evidenziato della questione è proprio quello relativo alla mutata denominazione degli strumenti commercializzati.
Con tutta probabilità vi deve essere stato un periodo di transizione in cui alcuni elementi della vecchia impostazione convivevano con le nuove soluzioni (penso in particolare ai pennini d’oro, sempre così difficili da smaltire una volta incisi, che nel caso di specie erano in uso almeno dal 1924, come dimostrato dalle pubblicità).
Ma è un dato di fatto che ancora a metà
1927 le penne erano “
WAHL Pens” e le matite erano “
EVERSHARP Pencils”;
successivamente, per il Natale 1927 la Marca era “WAHL-EVERSHARP Pens and Pencils” ma sulle stilografiche c’era scritto solo WAHL e sulle matite solo EVERSHARP (
https://www.fountainpen.it/File:1927-12 ... lMetal.jpg ), mentre almeno dall’Autunno del 1928, come risulta dall’
Eversales (ex “
Pen Collectors of America”),
ma certamente a Natale di quell’anno
le stilografiche (sempre parlando delle iscrizioni sul fermaglio, quando presente, e sul cappuccio delle
ring-top) erano diventate “
WAHL-EVERSHARP Pens”, come riportato anche sulla penna in presentazione.
Non mi addentrerò oltre nel ginepraio dei modelli, ma reputo interessante rendere conto di una curiosa circostanza da me notata: nelle pubblicità italiane e soprattutto francesi archiviate sul nostro Wiki si può notare una certa renitenza dei relativi Rappresentanti/Concessionari ad usare il cognome
WAHL (forse perché di chiara ascendenza tedesca?, col significato di
scelta,
elezione): quando possibile, infatti, si privilegiarono solo frasi contenti il nome della matita meccanica,
EVERSHARP, un nome di commercio che deriva chiaramente dall’espressione “
ever sharp”, che significa “sempre affilato”, ma anche “sempre acuto”, di più evidente origine americana, che era sempre di gran moda. Si pensi che prima del 1929 i Francesi addirittura mostravano le penne di lato(!!

), per non inquadrare la scritta sulla clip….
Col passare del tempo sarà proprio il cognome Wahl a sparire del tutto (tanto dal trade mark, e di conseguenza dalle penne, quanto dalla ragione sociale della Compagnia) e resterà solo il marchio “EVERSHARP”, evidentemente ben più gradito a tutti…
OSSERVAZIONI
Il colore
Rosewood è il nome commerciale che la Wahl-Eversharp diede alla sua
ebanite rossa&nera di tipo
woodgrain (che riproduce le “venature del legno”) introdotta nel 1926: ecco un’immagine ripresa sopra un campione di legno di
palissandro (“
bois de rose”,
legno di rosa), di provenienza africana, non ancora trattato.
Sono facilmente distinguibili le caratteristiche striature nere e alcune “fiamme” (archi ogivali)…
Curiosamente per un materiale denominato “legno di rosa”, sul fondello cieco la gomma miscelata vulcanizzata (hard rubber) è riuscita a disegnare…i petali di un fiore!
Il profumo che si sprigiona, invece, non è quello dolce ed inebriante della rosa, bensì quello più virile di certa ebanite d’epoca

, che prende a diffondersi sommessamente dopo che avrete impugnato la penna per alcuni secondi, riscaldandola…
Le forme
Seguendo la tradizione delle penne non affusolate, la nostra piccola Wahl-Eversharp mostra un cappuccio assertivamente cilindrico; il fusto, invece, grazie ad una ben modellata bombatura centrale conferisce alla stilografica con cappuccio calzato l’aspetto acuminato di un dardo appena scagliato…
Flat top, ovvero testa (testina) piatta: ma sulla sommità del nostro cappuccio troneggia un’elaboratissima sovrastruttura metallica composta da una sorta di campanella (un cilindro poggiante su una base troncoconica), che viene a configurarsi come vero e proprio “
gioiello”, in cui è fissato un gancetto di forma quadrangolare con lato superiore a cuspide.
L’intera struttura con gancetto esteso - pronto ad accogliere un nastro o un fiocchetto, ma anche nulla, come in questa mia Ad italiana della Pasqua 1930 -
si solleva per ben un centimetro…
Alla testina stondata in ebanite corrisponde un fondello parimenti convesso: entrambe le estremità sono sottolineate da un prezioso anellino decorativo, dello stesso spessore (pur se con diametri differenti) degli anellini posti in coppia sopra il labbro del cappuccio. I quattro anellini sono visibili contemporaneamente a penna chiusa.
La qualità delle dorature delle minuterie metalliche è di prim’ordine.
Continua…