Obiettivi stilografici 2018
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Obiettivi stilografici 2018
Pur utilizzando la stilografica da anni (principalmente un paio di lamy al-star), nell'ultimo anno ho un po' riscoperto la passione per questo strumento di scrittura. Questo mi ha portato ad acquistare una Lamy 2000 F (ottima), una twisbi mini al (vuoi non avere sempre con te in tasca una stilografichina...), una twisbi eco stub (presa per provare lo stub ma comunque ottima penna), una Aurora 88 Nizzoli (poi venduta), e la Vera del forum. A queste si sono aggiunte un paio di matite meccaniche (una Rotring 600 e poi una Lamy 2000 per far paio con la stilografica).
Dato che il 2017 sta per finire, tra i propositi del 2018 c'è quello di evitare di andare avanti con l'accumulo di penne e pennette varie (senza alcun riferimento a quanto acquistato fino ad ora) e concentrare gli sforzi su un solo acquisto di una certa importanza. Premetto che la priorità ce l'ha la qualità di scrittura più che per le finiture mirabolanti, anche se, ovviamente, la penna, oltre a scrivere bene, mi deve piacere anche esteticamente. Altra precisazione riguardo il sistema di caricamento: non ho pregiudizi di sorta, sia pistone che converter hanno i loro pregi e difetti e non ho necessità di capacità enormi del serbatoio. Infine, ho le mani abbastanza piccole per cui mi trovo bene anche con penne non molto grandi. Ho diverse possibilità in mente e 2 orientamenti principali.
In pratica mi orienterei o su una italiana, in particolare (in ordine di preferenza):
- Aurora 88
- Visconti homo sapiens
oppure su una giapponese:
- pilot custom 823
- sailor pro gear
- Platinum 3776
So che si tratta di penne molto diverse tra loro ma sono tutte più o meno sulla mia lista dei desideri. Inoltre non è un acquisto da fare ad inizio anno per cui c'è tempo per pensarci. In ogni caso, voi su cosa vi orientereste?
Dato che il 2017 sta per finire, tra i propositi del 2018 c'è quello di evitare di andare avanti con l'accumulo di penne e pennette varie (senza alcun riferimento a quanto acquistato fino ad ora) e concentrare gli sforzi su un solo acquisto di una certa importanza. Premetto che la priorità ce l'ha la qualità di scrittura più che per le finiture mirabolanti, anche se, ovviamente, la penna, oltre a scrivere bene, mi deve piacere anche esteticamente. Altra precisazione riguardo il sistema di caricamento: non ho pregiudizi di sorta, sia pistone che converter hanno i loro pregi e difetti e non ho necessità di capacità enormi del serbatoio. Infine, ho le mani abbastanza piccole per cui mi trovo bene anche con penne non molto grandi. Ho diverse possibilità in mente e 2 orientamenti principali.
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So che si tratta di penne molto diverse tra loro ma sono tutte più o meno sulla mia lista dei desideri. Inoltre non è un acquisto da fare ad inizio anno per cui c'è tempo per pensarci. In ogni caso, voi su cosa vi orientereste?
Obiettivi stilografici 2018
Mi piace molto la Platinum 3776, nera molto classica, oppure burgundy che è elegante.
Ma è un'opinione, nulla di che!
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Senz'altro Aurora 88 big millerighe, è fra le mie preferite.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- ricart
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Personalmente sono per la 88, la uso quotidianamente senza problemi e le mie due sono quelle con i rebbi lunghi della prima serie. Ne uso due contemporaneamente perché anche se hanno due pennini F uguali nello scrivere si comportano in modo diverso. Non so decidermi quale sia il migliore. Una è tutta nera l'altra è la Gold.
Mandi da Ricart.
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La 88 mi attira molto... Io sarei per la satin black (un po' caretta) o per la nera con i particolari rodio, decisamente più abbordabile.
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Casualmente le ho provate tutte, anche se per poco.
Sono tutte stilo di ottimo livello, é difficile dare un consiglio senza conoscere le tue preferenze nell'ambito della scrittura.
Ad esempio, se ti piacciono i tratti molto sottili i pennini delle giapponesi sono estremamente interessanti. Non che i pennini EF Aurora non siano eccellenti, ma personalmente credo che un F della 823 sia superiore, almeno per gli appassionati dei tratti filiformi.
Riguardo all'Aurora 88 non parliamo di un modello, ma di una intera famiglia di stilografiche. Scrivono tutte molto bene, ma la 88 Big secondo me arriva a delle vette davvero altissime. L'anno scorso mi é capitato di provare un modello di 88 Big equipaggaito con i nuovi pennini Aurora flex. L'impressione era quella di... scrivere dipingendo. Una bellissima sensazione.
La Homo Sapiens é una stilografica splendida, un vero classico. Ho avuto modo di provarla davvero poco, e direi che la primissima impressione é stata positiva. Tuttavia se dovessi fare una classifica, tra le 5 la metterei in fondo. Ecco, la inserirei forse a parimerito con la 88 piccola.
Comunque sono giudizi molto soggettivi, e molto dipendenti dalla misura del pennino.
Ciò che é sicuro é che hai selezionato delle penne eccellenti sia per qualità di scrittura che per stile, finiture e materiali. Devo dire che per quanto riguarda i materiali la Homo Sapiens recupera nettamente in classifica, per ovvie ragioni...
ciao
Sono tutte stilo di ottimo livello, é difficile dare un consiglio senza conoscere le tue preferenze nell'ambito della scrittura.
Ad esempio, se ti piacciono i tratti molto sottili i pennini delle giapponesi sono estremamente interessanti. Non che i pennini EF Aurora non siano eccellenti, ma personalmente credo che un F della 823 sia superiore, almeno per gli appassionati dei tratti filiformi.
Riguardo all'Aurora 88 non parliamo di un modello, ma di una intera famiglia di stilografiche. Scrivono tutte molto bene, ma la 88 Big secondo me arriva a delle vette davvero altissime. L'anno scorso mi é capitato di provare un modello di 88 Big equipaggaito con i nuovi pennini Aurora flex. L'impressione era quella di... scrivere dipingendo. Una bellissima sensazione.
La Homo Sapiens é una stilografica splendida, un vero classico. Ho avuto modo di provarla davvero poco, e direi che la primissima impressione é stata positiva. Tuttavia se dovessi fare una classifica, tra le 5 la metterei in fondo. Ecco, la inserirei forse a parimerito con la 88 piccola.
Comunque sono giudizi molto soggettivi, e molto dipendenti dalla misura del pennino.
Ciò che é sicuro é che hai selezionato delle penne eccellenti sia per qualità di scrittura che per stile, finiture e materiali. Devo dire che per quanto riguarda i materiali la Homo Sapiens recupera nettamente in classifica, per ovvie ragioni...
ciao

Mauro
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Concordo con Mauro sulla 823, bellissima penna. Per me un medio è già fine! cercherei un soft nib, difficile da trovare ma davvero unico.
Quanto alla 88, da possessore della nuova e della vecchia (recuperata alla recente mostra-scambio di Bologna), ti dico che una 88 Nizzoli è da avere.
Anche la Homo Sapiens è una penna molto interessante.
Fatti guidare dall'istinto, spesso ci si azzecca di più che con lunghi ragionamenti.
Quanto alla 88, da possessore della nuova e della vecchia (recuperata alla recente mostra-scambio di Bologna), ti dico che una 88 Nizzoli è da avere.
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In questo ordineaferrarini ha scritto: ↑domenica 3 dicembre 2017, 16:35
oppure su una giapponese:
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Per le Italiane: Aurora 88 (anche la Optima la terrei in considerazione)
Massimo
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bella anche la optima ma trovo la 88 più affascinante come forma, come prima o unica Aurora andrei sulla 88. La platinum non mi fa impazzire esteticamente ma ha recensioni molto positive per quanto riguarda la scrittura ed è anche abbastanza economica, a meno di non andare di edizioni limitate.MaPe ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2017, 0:43In questo ordineaferrarini ha scritto: ↑domenica 3 dicembre 2017, 16:35
oppure su una giapponese:
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Per le Italiane: Aurora 88 (anche la Optima la terrei in considerazione)
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Grazie a tutti dei consigli! Mi sembra che i più propendano per l'aurora big. A me tenta molto anche la 823 comunque. Magari prima o poi le avrò entrambe.
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Buongiorno Alberto.
Come stai? Hai raggiunto la serenità stilografica con questi propositi di acquisti?
Sai, te lo chiedo perchè io sono il tuo diavolo tentatore.
Quello che ti dice: "ma prova, per un decimo del prezzo, a prenderti una vintage". Quello che poi aggiunge: "pensa alla goduria di scrivere con un morbido pennino ottantenne, allo studio per capire quale sia l'origine di quella penna!".
Che bello c'è ad andare al più vicino negozio, scegliere la penna più bella e strisciare la carta di credito, quando potresti passare ore, giorni e settimane a ricercare, riparare, fare tua una penna del tempo di guerra?
Michele
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Mi sono espresso male...intendevo l'ordine di acquisto, nel senso che, col tempo, le devi avere tutte!aferrarini ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2017, 8:55
bella anche la optima ma trovo la 88 più affascinante come forma, come prima o unica Aurora andrei sulla 88. La platinum non mi fa impazzire esteticamente ma ha recensioni molto positive per quanto riguarda la scrittura ed è anche abbastanza economica, a meno di non andare di edizioni limitate.

A parte gli scherzi la Platinum 3776 è un'ottima penna, dal prezzo ragionevole e che scrive molto bene, non mi pronuncio sull'estetica perchè è una valutazione soggettiva.
Sull' Aurora, come per la Visconti, visto il prezzo non proprio popolare, provarle in un negozio fisico ritengo sia la scelta migliore anche per farsi una idea sulla forma, dimensioni, peso, bilanciamento e qualità di scrittura (una prova per intinzione da solo una idea, ma può comunque aiutare moltissimo)
Quello che dice @zoniale ha il suo perchè,
Massimo
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Mi sembra un'ottima scelta.
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Il vintage é un altro capitolo che mi piacerebbe esplorare, prima o poi. Il mio problema é che il vintage mi piace più nella teoria che nella pratica, nel senso che sebbene ammiri le penne vintage poi finisco per non usarle, forse per timore di rovinarle, non so. Per questo motivo ho venduto una Aurora 88 Nizzoli... E dire che invece in altri campi (fotografia) uso solo strumenti d'annata senza farmi tanti problemi.zoniale ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2017, 14:30Buongiorno Alberto.
Come stai? Hai raggiunto la serenità stilografica con questi propositi di acquisti?
Sai, te lo chiedo perchè io sono il tuo diavolo tentatore.
Quello che ti dice: "ma prova, per un decimo del prezzo, a prenderti una vintage". Quello che poi aggiunge: "pensa alla goduria di scrivere con un morbido pennino ottantenne, allo studio per capire quale sia l'origine di quella penna!".
Che bello c'è ad andare al più vicino negozio, scegliere la penna più bella e strisciare la carta di credito, quando potresti passare ore, giorni e settimane a ricercare, riparare, fare tua una penna del tempo di guerra?
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Grazie per il riscontro. Ho visto delle foto migliori delle 3776 e devo dire che non sono male.MaPe ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2017, 16:07Mi sono espresso male...intendevo l'ordine di acquisto, nel senso che, col tempo, le devi avere tutte!aferrarini ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2017, 8:55
bella anche la optima ma trovo la 88 più affascinante come forma, come prima o unica Aurora andrei sulla 88. La platinum non mi fa impazzire esteticamente ma ha recensioni molto positive per quanto riguarda la scrittura ed è anche abbastanza economica, a meno di non andare di edizioni limitate.![]()
A parte gli scherzi la Platinum 3776 è un'ottima penna, dal prezzo ragionevole e che scrive molto bene, non mi pronuncio sull'estetica perchè è una valutazione soggettiva.
Sull' Aurora, come per la Visconti, visto il prezzo non proprio popolare, provarle in un negozio fisico ritengo sia la scelta migliore anche per farsi una idea sulla forma, dimensioni, peso, bilanciamento e qualità di scrittura (una prova per intinzione da solo una idea, ma può comunque aiutare moltissimo)
Quello che dice @zoniale ha il suo perchè,
Concordo con quanto dici, prima di sborsare per una homo sapiens o una Aurora sicuramente é d'obbligo una prova.