Ottorino ha scritto: ↑sabato 2 dicembre 2017, 22:20
Monet63 ha scritto: ↑venerdì 1 dicembre 2017, 21:41
Nel mio campo (le belle arti) si usano di solito - a seconda delle necessità, del materiale di partenza e del risultato voluto - bentonite, saponi metallici come lo stearato di alluminio, varie gomme naturali (principalmente gomma arabica e di ciliegio), silice pirogenica e moltissime altre sostanze.
Amplia per favore, le altre sostanze.
E, se vuoi, potresti approfondire cosa sia la silice pirogenica ?
Ciao Ottorino!
Le altre sostanze possono riguardare tecniche non ad acqua, e per questo non le ho citate. Ad esempio, possono essere considerati agenti addensanti le calciti, i gessi, il silicato di alluminio, il talco, il carbonato di calcio rivestito (con acido stearico), il rosso d'uovo e la destrina.
Invece, per quanto riguarda le tecniche ad acqua (a cui possono essere assimilati gli inchiostri stilografici) alcune sostanze sono in grado di trasformare in gel fluidi come l'acqua. Parlo della bentonite e degli stearati, specialmente quello di alluminio. In particolare, la bentonite è molto efficace, in quanto piccolissime quantità possono addensare efficacemente qualsiasi liquido. Queste sostanze hanno anche funzione di agente antiseparatore, nel senso che in caso di utilizzo con sospensioni (esempio alcuni inchiostri a pigmenti anziché i comuni inchiostri a base di coloranti) impediscono che il legante si separi dal pigmento; in pratica evitano che "faccia la posa".
La silice pirogenica (al momento ho in studio l'Aerosil 200), invece, è un prodotto incredibilmente leggero (siamo nell'ordine di 50 grammi per litro) con altissima capacità addensante e antiseparatrice. La forma amorfa è totalmente inerte, innocua e quindi sicura per la salute umana, ma data la sua leggerezza va manipolata comunque proteggendosi con una comune mascherina, per evitare di respirarla. Funziona benissimo con moltissimi liquidi, dall'acqua all'olio, e minime quantità possono addensare un inchiostro il giusto - ad esempio - a usarlo in sicurezza su un pennino calligrafico da intinzione. Una quantità adeguata può trasformare facilmente un inchiostro (o qualsiasi altro liquido) in una mattonella solida come un pezzo di sapone. Essendo inerte, è la sostanza di prima scelta quando non si vogliono modificare in nessun modo (eccetto la densità ovviamente) le caratteristiche di un liquido. A differenza della bentonite ne serve molto meno per ottenere lo stesso effetto, con conseguente minore cambiamento delle caratteristiche di partenza (esempio, saturazione).