
La prima penna è una collaudata e ben nota Platinum Preppy 03 (F).
La seconda proviene da una scorribanda mattutina nel centro storico di Bologna e consiste in una Waterman Preface, versione placcata oro 23 carati. Il fattore che mi ha spinto all'acquisto, oltre al prezzo di realizzo, è stato lo stupefacente e raro pennino L (Large), che rende il tratto paragonabile a quello di un pennarello per ampiezza, ma morbidissimo e setoso, senza che mai la penna perda un colpo anche in sessioni di scrittura veloce.
La terza è un oggetto immancabile per ogni collezione di penne italiane. Si tratta di una Aurora 88 Nikargenta anni 50', in condizioni decisamente buone, dal pennino medio semiflessibile che ancora oggi regala una grande piacevolezza di scrittura.
Anche la quarta penna è a suo modo celebre. Siamo davanti a una Noodler's Ahab Navajo, dal pennino flessibile (moderno flessibile, quindi ben lontano dalla flessibilità dei pennini vintage), comunque soddisfacente. Ha scritto bene fin dalla prima carica, con Noodler's American Eel, un blu lubrificato che la casa dichiara "slippery like a catfish" (il pesce gatto è l'emblema degli inchiostri Noodler's).
Nonostante la fama di essere una penna problematica devo dire che invece sono rimasto felicemente sorpreso dalla qualità di scrittura. Confermo invece che la penna puzza parecchio

Quanto alle penne esposte ce n'era al solito per tutte le tasche, con alcune penne notevoli che superavano i tre zeri. Però per scrivere bene anche una Preppy può dire la sua

Ringrazio tutti gli organizzatori per la bella giornata e saluto gli amici che erano presenti.
Ci si vedrà a Milano
