Me ne andavo tranquillo per un mercatino di città
quando da un banchetto ho distintamente udito provenire…
IL RICHIAMO DELLA GIUNGLA !
quando da un banchetto ho distintamente udito provenire…
IL RICHIAMO DELLA GIUNGLA !
La penna
SWAN SELF-FILLER [media, forse misura unica?] in celluloide “pelle di serpente” grigia con venature rosse, parti metalliche a vista cromate, pennino Swan in oro 14 carati, caricamento a levetta, produzione Inghilterra anno 1942.
Le misure
Chiusa: cm. 12,3
Cappuccio: cm. 5,5
Fusto: cm. 11,3 (con pennino esposto di cm.1,6) Con cappuccio calzato: cm. 15,5 (con pennino esposto di cm.1,6)
Diametro massimo (al cappuccio): mm. 11,9
Diametro fusto all’iscrizione: mm. 10,8
Diametro medio all'impugnatura: mm. 9 Peso (a vuoto): gr. 14
Fusto: gr. 10
Marca e Modello (solo per pignoli e curiosi: non c’è trippa per gatti!)
Chi volesse conoscere l'interessante storia di questo grande Produttore, nato negli U.S.A. nell’Ottocento e poi divenuto l’orgoglio dell’Impero Britannico fra le due guerre, potrà fare riferimento al nostro formidabile Wiki: http://www.fountainpen.it/Swan
Per il modello, purtroppo, molto scarse sono le informazioni che ho potuto reperire in rete, tutte su FPN.
La penna dovrebbe risalire ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, e sarebbe l’evoluzione di un modello siglato “SM” (“Swan Minor”?!) in celluloide pelle di serpente [nei colori blu (SM83), verde scuro (SM84), rosso malva (SM85), grigio argento (SM86)], ancora in stile flat-top con estremità nere in celluloide a contrasto e levetta in ebanite, della fine degli anni Trenta (1938-1940).
Poteva presentarsi con anellino sul cappuccio e avere finiture dorate, o senza anellino con finiture cromate. Il codice del modello era segnato sul fusto ma poteva anche mancare (e questo sembra capitare abbastanza spesso anche con altri modelli Swan: penne identiche, a volte siglate, altre volte no).
La seconda serie, cui appartiene la penna oggetto della recensione, sarebbe databile ai primissimi anni Quaranta, avrebbe le estremità coniche e la levetta metallica. Si presenterebbe solo in due colori, il grigio argento con venature rosse (oggi anche virato) e il verde chiaro con venature verdi. Sul cappuccio potevano essere presenti una fascia (finiture dorate), un anellino (finiture cromate sulla mia) ovvero nessun anellino (finiture cromate). Non sembra che vi fosse il codice del modello sul fusto.
Altro dirvi non so...
Osservazioni
La prima cosa che balza all’occhio in una penna come questa, di medio/piccole dimensioni, è senza dubbio la particolare celluloide animalier “a pelle di serpente”, di un grigio cangiante, perlescente, con linee di demarcazione delle “squame” di colore rosso… Osservata in trasparenza (sul cappuccio), oltre alla struttura elicoidale tipica della celluloide avvolta in fogli (e non tornita da barra piena), si palesano deliziose reminiscenze pittoriche… Il materiale pare vivo, le spire mobili, e il serpente pronto a fare di noi un sol boccone…
GNAM !
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Continua…