Milioni di penne, a loro dire...grafomane ha scritto: ↑sabato 23 settembre 2017, 16:52...
Infatti io mica voglio parlare solo di artigianato. Parlo di quelle centinaia o migliaia di persone (piuttosto misconosciute, a dire la verità) che hanno reso il made in Italy (o in England, o in USA, Japan o quel che volete poi) conosciuto e reputato nel mondo.
Oggi è diverso, l'informatica e la robotica hanno cambiato parecchio il modo di produrre nell'industria, ma negli anni dal dopoguerra al 1970/80, più o meno, non c'erano solo i grandi designer e i progettisti capaci a rendere possibile la produzione industriale di qualità. In ogni officina, piccola o grande che fosse, c'erano gli operai e poi c'erano "gli artisti"...
La Parker avrà anche venduto migliaia di penne, ma i pennini come quello che ci ha mostrato Giorgio non credo proprio che siano usciti da una catena di montaggio...
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Posta così la questione, condivido e sottoscrivo, Grafomane.
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Infatti, come si evince dai cataloghi da me richiamati in questo argomento,
http://forum.fountainpen.it/viewtopic.p ... eedc17ca74
è chiaro che l'opera dell'artigiano dipendente era essenziale per realizzare le tipologie di pennino più complesse, raffinate, delicate ed esclusive, così come lo era per le lavorazioni "artistiche" in genere (penso ai rivestimenti in oro laminato, dal disegno alla messa in opera)...
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Giorgio