Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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O-Ring
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Domanda.
Ma secondo voi gli O-Ring non previsti dalla progettazione iniziale, prescindendo da ogni considerazione sulla ricaduta estetica per l'aspetto della penna, difendono maggiormente i collegamenti tra sezione, corpo e cappuccio della stessa ?
Provocano o riducono i problemi di tenuta o di stress delle filettature o di altro.
Vi ringrazio dei suggerimenti.
Polemarco
Ma secondo voi gli O-Ring non previsti dalla progettazione iniziale, prescindendo da ogni considerazione sulla ricaduta estetica per l'aspetto della penna, difendono maggiormente i collegamenti tra sezione, corpo e cappuccio della stessa ?
Provocano o riducono i problemi di tenuta o di stress delle filettature o di altro.
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Polemarco
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è un fatto di accoppiamenti meccanici: la tenuta degli accoppiamenti è migliorata (altrimenti non ci sarebbe ragione di usarli) e, "meccanicamente", lo stress degli accoppiamenti delle filettature viene aumentato (dato che il "corpo estraneo" si inserisce là dove non era previsto esserci).
Riassumendo, riducono i problemi di tenuta ed aumentano i problemi di stress delle filettature (e dell'utente )
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Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Boh, se sei uno un po' accorto e avviti il cappuccio e il corpo penna (quando la devi aprire) in maniera normale metterci un OR non serve a nulla, anzi, diminuisci la lunghezza del filetto attivo e perciò lo stressi di più.
Se invece sei un disgraziato che chiude le penne come l' Incredibile Hulk quando diventa verde allora l'OR molleggia un po' e magari può essere utile.
Però secondo me se una penna è ben progettata non c'è bisogno di aggiungere niente, e se non lo è meglio non averla.
Se invece sei un disgraziato che chiude le penne come l' Incredibile Hulk quando diventa verde allora l'OR molleggia un po' e magari può essere utile.
Però secondo me se una penna è ben progettata non c'è bisogno di aggiungere niente, e se non lo è meglio non averla.
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Credo che Polemarco si riferisse precipuamente all'uso di o-ring su corpi penne che contengono direttamente l'inchiostro (tipo "penne a cartuccia trasformate in Ejedropper")
Mi ha fatto scompisciare pensare ad Hulk che chiude una penna, magari in ebanite...
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Giorgio
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Suggerirei di spostare l'argomento in Chiacchiere in libertà...
La domanda (senza tutti i punti di domanda "?" del caso, tra l'altro) è posta in modo talmente generico da aver ricevuto risposta da due utenti che hanno l'uno 10 e l'altro 1.000 penne (forse di più, per entrambi, ma il rapporto resta quello).
E la risposta corretta è, ovvviamente, quella fornita dal secondo che, comunque, è poi incappato in un incredibile (Hulk) "Ejedropper"...
Foto e casi concreti sono sempre più appassionanti.
Per tutti.
Giorgio
La domanda (senza tutti i punti di domanda "?" del caso, tra l'altro) è posta in modo talmente generico da aver ricevuto risposta da due utenti che hanno l'uno 10 e l'altro 1.000 penne (forse di più, per entrambi, ma il rapporto resta quello).
E la risposta corretta è, ovvviamente, quella fornita dal secondo che, comunque, è poi incappato in un incredibile (Hulk) "Ejedropper"...
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Non ritengo opportuno spostarlo. Lo lascio qui.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Mi scuso, anche con l'italiano, dell'omesso punto interrogativo al termine della seconda domanda. La ragione di questa era da ricercare nella produzione a costi ridotti di alcune stilografiche mediante l'utilizzazione di materiali plastici di minor pregio o, semplicemente, più sottili. Mi riferisco, in particolare, alla commercializzazione, da parte della Wing Sung, di varianti di proprie penne a costi inferiori al fine di occupare settori di mercato intermedi tra quelli propri di maggior costo e quelli di prezzo infimo. Il riferimento è dato, ad esempio, dalla Wings 3001A. Nell'equivalente polacco di questo sito, leggo che la sezione della 659 si avvita al fusto della Wings, completamente, solo forzando. Leggo anche di cricche a carico della 992 della Jinhao. Da qui, la richiesta sulla possibilità di usare un rimedio che avrebbe potuto, forse, ridurre lo stress delle plastiche meno pregiate o più sottili, in sede di serraggio. Rimedio che avete escluso. Informazione della quale vi ringrazio. Non voleva essere una domanda generica ma categoriale. Spero di aver indovinato la punteggiatura.
Saluti cordiali.
Polemarco
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Polemarco
Ultima modifica di Polemarco il martedì 12 settembre 2017, 17:10, modificato 2 volte in totale.
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Mi sembra una questione interessante, così esplicitata.
Rimango dell'idea che un titolo più preciso faciliterebbe la ricerca, mentre un paio di foto "con freccette" aiuterebbero anche chi non conosce il modello a formarsi un'opinione.
E a non escludere a priori rimedi che potrebbero rivelarsi validi.
Ad esempio, c'è chi propugna la sostituzione con nuovi o-ring dei vecchi sugheri in testa al pistone delle Pelikan 100 e delle Ibis (nella foto). Personalmente ho riscontrato come lo scorrimento all'interno di un fusto di celluloide di 80 anni non sia fluido e "naturale" (anche con il tutto correttamente ingrassato) come nel caso della soluzione originale, e ho avuto la netta sensazione che con gli o-ring in questi casi potrebbe essere messa a rischio l'integrità strutturale del serbatoio (per attrito eccessivo).
Nel caso da te prospettato, varrebbe senz'altro la pena fare una prova e togliersi il dubbio.
Giorgio
P.s.:non resisto: W "O Ring e Nibbelung"!!
Rimango dell'idea che un titolo più preciso faciliterebbe la ricerca, mentre un paio di foto "con freccette" aiuterebbero anche chi non conosce il modello a formarsi un'opinione.
E a non escludere a priori rimedi che potrebbero rivelarsi validi.
Ad esempio, c'è chi propugna la sostituzione con nuovi o-ring dei vecchi sugheri in testa al pistone delle Pelikan 100 e delle Ibis (nella foto). Personalmente ho riscontrato come lo scorrimento all'interno di un fusto di celluloide di 80 anni non sia fluido e "naturale" (anche con il tutto correttamente ingrassato) come nel caso della soluzione originale, e ho avuto la netta sensazione che con gli o-ring in questi casi potrebbe essere messa a rischio l'integrità strutturale del serbatoio (per attrito eccessivo).
Nel caso da te prospettato, varrebbe senz'altro la pena fare una prova e togliersi il dubbio.
Giorgio
P.s.:non resisto: W "O Ring e Nibbelung"!!
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Musicus ha scritto: ↑martedì 12 settembre 2017, 17:08 Mi sembra una questione interessante, così esplicitata.
Ti ringrazio del tuo interesse.
Tutto nasce da una richiesta di informazioni che avevo rivolto, su questo forum, in ordine al rapporto tra Wings 3001 A, Pilot 78 e Wing Sung 659, avendo appreso (dall'equivalante anglofono di questo sito) che la Wings era un (altro) clone della Pilot 78.
Nella suddetta richiesta avevo citato contax1961 che in una recensione alla 659 (su questo sito) aveva scritto:
"Wing Sung [659] è praticamente identica alla famosa Pilot 78g, le misure fanno pensare a qualche cosa di piu di un semplice clone, tutte le parti infatti sono perfettamente intercambiabili con la Pilot, (come si può notare dalle foto gentilmente inviate dall’amico Nello venute decisamente piu nitide delle mie!)".
E avevo poi aggiunto
"Quindi (se Aristotele non è una carogna: se A = B e B = C, allora A = C) la Wings 3001 A super quality dovrebbe essere uguale alla Wing Sung 659."
Per poi ipotizzare che alla riduzione dei prezzi di vendita fosse collegata, almeno, una differenza di qualità.
Aleck aveva risposto, esaurientemente, così:
"in Cina le penne più diffuse sono le Hero che con i loro pennini fini e i loro prezzi stracciati (parliamo di decimi di dollaro) rappresentano la scelta "scolastica" e quotidiana della maggior parte delle persone. Le Wing Sung , invece, seppur di proprietà della Hero, rappresentano un prodotto di fascia alta pensato per i professionisti e per competere direttamente con il pregio delle giapponesi. I prezzi sono - per il mercato interno - molto elevati: una 698 costa circa 10 dollari, una 659 4-5 dollari. Sono penne di qualità e non sono penne per tutti. Si rivolgono, e qui cerco di spiegare la vaga espressione "professionisti", a un pubblico di ricercatori, tecnici, uomini d'affari... Tutte quelle persone che non vogliono o non possono spendere per una Sailor o una Pilot di fascia medio-alta ma necessitano di uno strumento di scrittura di maggior prestigio, affidabilità e qualità rispetto alle penne "di consumo".
Da qualche tempo a questa parte, tuttavia, iniziano a vedersi queste Wing Sung 300X che si rivolgono al grande pubblico, con prezzi più prossimi alle classiche Hero, più accessibili per gli studenti e la gente comune. La linea comprendere soprattutto - da quel che ho capito - penne simil Pilot e copre all'incirca le stesse tipologie di penne presenti nella più pregiata serie 6XX. La tua 3001 è una simil 78, equivalente economica della 659; la 3003 è una simil Prera, la 3008 una simil 698 con meccanismo piston-filler, un po' rudimentale, pare, ma capace di proporsi come alternativa economica alle 698 e 618. In cosa si differenziano rispetto alle penne di fascia superiore del marchio? Non lo so di preciso. Probabilmente, ma sto solo ipotizzando, hanno risparmiato sulla qualità delle plastiche (piuttosto elevata nelle 6XX) e sulla raffinatezza della meccanica (impossibile dirlo dalle pochissime immagini disponibili della 3008).".
Aleck mi aveva, quindi, indirizzato al sito polacco, dove avevo letto di problemi di compatibilità (anche se minimi) tra la Wings 3001 A e la 659 (la sezione della 659 si sarebbe avvitata completamente nel corpo della Wing soltanto usando la forza)
Orbene, dopo aver preso atto della nascita, in Cina, di una "piccola borghesia" che potrebbe non voler comprare più le Hero ma non può acquistare né le 659 né, tanto meno, le Pilot 78 g, mi ero indirizzato alle problematiche che attengono a queste diverse qualità costruttive e avevo domandato di possibili soluzioni.
Non posso spedire una foto perchè la 3001A, da me comprata, non mi è stata ancora recapitata.
Appena arriva, lo farò.
Cordialità.
Polemarco
- maxpop 55
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Secondo il mio modesto parere gli o-ring sono l'ideale per la sostituzione del sughero o dei dischetti in penne tipo Aurora 88, messi della giusta misura non forzano e creano meno problemi del sughero che con l'umidità si gonfia, se invece si pensa più all'originalità della penna bisogna sostituire il sughero col sughero ecc... .
Per ciò che riguarda gli o-ring messi in punti strategici come filettature fusto, cappucci, ecc... se non hanno la predisposizione meglio non mettere niente , se la parte è in materiale plastico puoi spaccare tutto, se è metallo crei problemi di attrito l' o-ring schiacciato si allarga.
Se si intende fargli la sede è un 'altro discorso.
Si può lavorare di lima ( chiaramente di misura piccola adatta allo scopo) alla fine di una filettatura o dove si pensa sia meglio per creare la sede all' o.ring, che in questo modo non viene pressato e non crea problemi.
Per ciò che riguarda gli o-ring messi in punti strategici come filettature fusto, cappucci, ecc... se non hanno la predisposizione meglio non mettere niente , se la parte è in materiale plastico puoi spaccare tutto, se è metallo crei problemi di attrito l' o-ring schiacciato si allarga.
Se si intende fargli la sede è un 'altro discorso.
Si può lavorare di lima ( chiaramente di misura piccola adatta allo scopo) alla fine di una filettatura o dove si pensa sia meglio per creare la sede all' o.ring, che in questo modo non viene pressato e non crea problemi.
Ultima modifica di maxpop 55 il giovedì 14 settembre 2017, 12:43, modificato 1 volta in totale.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Grazie di tutte le informazioni: eviterò di posizionare o-ring.maxpop 55 ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2017, 11:24 Secondo il mio modesto parere gli o-ring sono l'ideale per la sostituzione del sughero o dei dischetti in penne tipo Aurora 88, messi della giusta misura non forzano e creano meno problemi del sughero che con l'umidità si gonfiano, se invece si pensa più all'originalità della penna bisogna sostituire il sughero col sughero ecc... .
Per ciò che riguarda gli o-ring messi in punti strategici come filettature fusto, cappucci, ecc... se non hanno la predisposizione meglio non mettere niente , se la parte è in materiale plastico puoi spaccare tutto, se è metallo crei problemi di attrito l' o-ring schiacciato si allarga.
Se si intende fargli la sede è un 'altro discorso.
Si può lavorare di lima ( chiaramente di misura piccola adatta allo scopo) alla fine di una filettatura o dove si pensa sia meglio per creare la sede all' o.ring, che in questo modo non viene pressato e non crea problemi.
Polemarco
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In alcuni casi si utilizzano dei dischetti di teflon che svolgono una funzione simile a quella di un o-ring (ovviamente parlo solo della battuta di fine corsa, la tenuta è spesso nulla) un po' come fa il tacchetto del rubinetto. Però mentre di oring se ne trovano in giro di tutti i gusti e per tutte le dimensioni, questi dischetti li ho visti finora in poche applicazioni, perlopiù industriali. In effetti possono aiutare tanto nel distribuire meglio il carico sulle superfici quando si serra il fusto. L'oring come diceva ottorino deve essere utilizzato in determinate condizioni, ad esempio non mi stupirei se un oring troppo grande possa arrivare a deformare il fusto di una penna in celluloide se lasciato a lungo a riposo e con tolleranze un po' troppo strette.