Orlandoemme ha scritto: ↑lunedì 4 settembre 2017, 20:02
Mannaggia, domani dovrò andare in Germania per lavoro ...
Ma guarda il caso anche se sarebbe meglio lasciare la carta di credito a casa
Ma anche no
Bisogna far girare l'economia, specialemnte quella tedesca che ne ha estremo bisogno
Orlandoemme ha scritto: ↑lunedì 4 settembre 2017, 20:02
Mannaggia, domani dovrò andare in Germania per lavoro ...
Ma guarda il caso anche se sarebbe meglio lasciare la carta di credito a casa
Ma anche no
Bisogna far girare l'economia, specialemnte quella tedesca che ne ha estremo bisogno
Ho riflettuto molto su questo commento, e purtroppo con rammarico, vorrei fare notare che una penna made in italy della stessa fattura probabilmente costerebbe il triplo. A me piacerebbe che avessimo più scelta di prodotti nazionali a buon mercato, ma purtroppo non è possibile,per una svariata serie di fattori che non ha senso analizzare in questa sede, e cosi il semplice utente, o l'appassionato, che magari non può spendere cifre più importanti, si rivolge ai ben noti produttori esteri.
“Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve.” Voltaire
vito72 ha scritto: ↑martedì 19 settembre 2017, 10:43
Ho riflettuto molto su questo commento, e purtroppo con rammarico, vorrei fare notare che una penna made in italy della stessa fattura probabilmente costerebbe il triplo. A me piacerebbe che avessimo più scelta di prodotti nazionali a buon mercato, ma purtroppo non è possibile,per una svariata serie di fattori che non ha senso analizzare in questa sede, e cosi il semplice utente, o l'appassionato, che magari non può spendere cifre più importanti, si rivolge ai ben noti produttori esteri.
Hai ragione. La Delta Momo in alluminio costava a memoria 148 €. Certo due penne diverse però il rapporto è quello.
Bisogna dire per maggior chiarezza che Lamy è una grande realtà industriale, che penso realizzi molto del suo fatturato con prodotti scolastici o promozionali.
Le aziende italiane sono tutte piccole e si inseriscono in nicchie di mercato.
Mightyspank ha scritto: ↑martedì 19 settembre 2017, 11:00
vito72 ha scritto: ↑martedì 19 settembre 2017, 10:43
Ho riflettuto molto su questo commento, e purtroppo con rammarico, vorrei fare notare che una penna made in italy della stessa fattura probabilmente costerebbe il triplo. A me piacerebbe che avessimo più scelta di prodotti nazionali a buon mercato, ma purtroppo non è possibile,per una svariata serie di fattori che non ha senso analizzare in questa sede, e cosi il semplice utente, o l'appassionato, che magari non può spendere cifre più importanti, si rivolge ai ben noti produttori esteri.
Hai ragione. La Delta Momo in alluminio costava a memoria 148 €. Certo due penne diverse però il rapporto è quello.
Bisogna dire per maggior chiarezza che Lamy è una grande realtà industriale, che penso realizzi molto del suo fatturato con prodotti scolastici o promozionali.
Le aziende italiane sono tutte piccole e si inseriscono in nicchie di mercato.
Io l'ho presa e ho fatto benissimo.
Peraltro mi hanno detto che Lamy ha acquistato un nuovo macchinario - un investimento importante - per la produzione dei pennini.
E' una grande azienda meccanica come di tradizione tedesca.
Orlando
----- I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte.
Orlandoemme ha scritto: ↑martedì 19 settembre 2017, 11:59
Mightyspank ha scritto: ↑martedì 19 settembre 2017, 11:00
Hai ragione. La Delta Momo in alluminio costava a memoria 148 €. Certo due penne diverse però il rapporto è quello.
Bisogna dire per maggior chiarezza che Lamy è una grande realtà industriale, che penso realizzi molto del suo fatturato con prodotti scolastici o promozionali.
Le aziende italiane sono tutte piccole e si inseriscono in nicchie di mercato.
Io l'ho presa e ho fatto benissimo.
Peraltro mi hanno detto che Lamy ha acquistato un nuovo macchinario - un investimento importante - per la produzione dei pennini.
E' una grande azienda meccanica come di tradizione tedesca.
Ma anche no
Bisogna far girare l'economia, specialemnte quella tedesca che ne ha estremo bisogno
Ho riflettuto molto su questo commento, e purtroppo con rammarico, vorrei fare notare che una penna made in italy della stessa fattura probabilmente costerebbe il triplo. A me piacerebbe che avessimo più scelta di prodotti nazionali a buon mercato, ma purtroppo non è possibile,per una svariata serie di fattori che non ha senso analizzare in questa sede, e cosi il semplice utente, o l'appassionato, che magari non può spendere cifre più importanti, si rivolge ai ben noti produttori esteri.
La "fortuna" della Germania è che a scuola viene ancora usata la stilografica ed una buona fetta del fatturato della Lamy è data dalle penne scolastiche. Se prendi il prezzo in negozio dell'Aurora K di circa 40€, della Delta Unica circa 60€ (se non ricordo la Unica era la penna meno costona della casa), la ABC-Nexx-Safari della Lamy costano meno di 20€ in Italia (in Germania tra i 12-15€ circa). Se poi tralasciamo il discorso costo del lavoro-tasse-e tutto quello che ne consegue, ma soprattutto che il mercato intero si rivolge ad una nicchia di consumatori si capisce perchè il fatturato di Aurora, circa il 70-80%, proviene dall'export. Ad un produttore italiano alla fine conviene più investire in modelli "premium" che in modelli scolastici.
Confermo che in Germania la stilografica e' ancora ampiamente usata nelle scuole, ma non e' obbligatoria. Si trovano stilografiche e inchiostro in cartuccia in tutti i supermercati, per lo piu' cinesi marchiate in vario modo o Pelikan scolastiche.
Lamy distribuisce i suoi prodotti in modo estremamente capillare e particolare. Non ci sono cartolerie che non abbiano un espositore o un angolo dedicato esclusivamente alle Lamy scolastiche (specialmente Safari e Al-star), si trovano anche nelle librerie e in certe drogherie, sempre con un espositore dedicato, mai mescolate alla concorrenza. Le ho viste anche in un negozio di alto livello di accesori per la casa e porcellane (faceva un certo effetto vedere l'espositore delle Lamy tra le pentole). In questo modo Lamy ha ottenuto una posizione di mercato molto solida che le permette di aggiungere con successo altri prodotti per la scuola. Poi e' chiaro: i bambini diventano adulti e dopo 15/20 anni fanno scegliere ai loro figli le stesse penne, sapendo che sono ottime.
Comunque, interessa anche a me una bella recensione di questa Aion...