Le esperte e gli esperti di inchiostro, di Giappone e di letteratura abbiano pazienza, ho una domanda.
Nella mia Sapporo viola oggi ho messo l'inchiostro Pilot Murasaki Shikibu. (E il forum in coro: Echisenefreganonlovogliamodire?) Contemplo la bottiglietta da 15ml e la sua etichetta e nasce una domanda: Murasaki Shikibu è un'autrice di importanza mondiale ( nella mia libreria ho il suo romanzo nella splendida edizione I Millenni Einaudi perché condivido l'opinione del mondo). Murasaki è il nome del colore viola, ma Shikibu? Ovvero come mai Pilot non ha dato nomi di autori o autrici agli altri colori ovvero perché solo il viola ha anche il "cognome"?
il nome dell' inchiostro è
紫 Murasaki = viola
式部 Shikibu =dama di corte
direi che è l' autrice del Genji Monogatari e di altre opere
Comunque Murasaki Shikibu non è un nome ma un soprannome, il vero nome non è ufficialmente noto
Domanda quale edizione del Genji hai? Hai quella curata dalla dottoressa Orsi?
Luigi, tabaccaio in Genova. Quarantadue è la risposta!
D'altra parte in tutti i siti anglofoni che lo vendono il nome è tradotto con Japanese Beautyberry, il nome inglese della suddetta pianta (le cui bacche sono proprio di quel colore)
TeoJ ha scritto: ↑martedì 22 agosto 2017, 17:03
Secondo me, dato che di solito gli Iroshizuku hanno nomi di elementi naturali, è il nome della pianta Calliparca Japonica
D'altra parte in tutti i siti anglofoni che lo vendono il nome è tradotto con Japanese Beautyberry, il nome inglese della suddetta pianta (le cui bacche sono proprio di quel colore)
紫式部 è scritto in kanji sui boccettini e la prima cosa che viene in mente è l' autrice, è vero che è anche il nome giapponese del fiore che citi, la seconda scelta è certamente più in linea con gli altri nomi,secondo me ci hanno giocato sull' ambiguità.
Nota il nome del fiore è più comunemente scritto coi katakana ムラサキシキブ
Luigi, tabaccaio in Genova. Quarantadue è la risposta!
shinken ha scritto: ↑martedì 22 agosto 2017, 16:43
il nome dell' inchiostro è
紫 Murasaki = viola
式部 Shikibu =dama di corte
direi che è l' autrice del Genji Monogatari e di altre opere
Comunque Murasaki Shikibu non è un nome ma un soprannome, il vero nome non è ufficialmente noto
Domanda quale edizione del Genji hai? Hai quella curata dalla dottoressa Orsi?
Infatti i miei pensieri giravano intorno a questo dubbio: Pilot ha onorato solo lei giocando con il suo nome perché unica fra i grandi scrittori giapponesi ad avere un nome/colore o perché è la più grande?
In quanto alla curatrice, ti saprò rispondere quando sarò di nuovo in città, qui la mia memoria ad emmenthal mi rimanda solo l'immagine del volume candido e il profumo della carta vergatina delle edizioni di pregio Einaudi.
P.S. anche per me 42 è la risposta
TeoJ ha scritto: ↑martedì 22 agosto 2017, 17:03
Secondo me, dato che di solito gli Iroshizuku hanno nomi di elementi naturali, è il nome della pianta Calliparca Japonica
D'altra parte in tutti i siti anglofoni che lo vendono il nome è tradotto con Japanese Beautyberry, il nome inglese della suddetta pianta (le cui bacche sono proprio di quel colore)
Cercando un po' di più, la pianta è stata chiamata così in onore alla scrittrice:
"Japanese Beautyberry: Callicarpa japonica, native to Japan, is also cultivated in gardens. It is called Murasakishikibu in Japanese, in honor of Murasaki Shikibu"
TeoJ ha scritto: ↑martedì 22 agosto 2017, 18:21
Cercando un po' di più, la pianta è stata chiamata così in onore alla scrittrice:
"Japanese Beautyberry: Callicarpa japonica, native to Japan, is also cultivated in gardens. It is called Murasakishikibu in Japanese, in honor of Murasaki Shikibu"
shinken ha scritto: ↑martedì 22 agosto 2017, 16:43
il nome dell' inchiostro è
紫 Murasaki = viola
式部 Shikibu =dama di corte
direi che è l' autrice del Genji Monogatari e di altre opere
Comunque Murasaki Shikibu non è un nome ma un soprannome, il vero nome non è ufficialmente noto
Domanda quale edizione del Genji hai? Hai quella curata dalla dottoressa Orsi?
AinNithael ha scritto: ↑sabato 26 agosto 2017, 0:05
Ho controllato: Adriana Motti
La traduzione della signora Adriana Motti è indiretta. Si tratta di una traduzione dal testo in lingua inglese.
Ne esiste una nuova edizione a cura della dott Maria Teresa Orsi edita nel 2012. Questa è una traduzione direttamente dalle fonti giapponesi. Ignoro quanto si siano spinti con le fonti, ma ho sentito un commento ( senza conferme) sul fatto che lavorassero su copie dei testi antichi in kana.
Si tratta di una traduzione importante.
Purtoppo il testo è edito in un grosso tomo stampato in caratteri microscopici per la mia vista. Attendo un ebook di questa edizione ( spero che lo facciano)
Luigi, tabaccaio in Genova. Quarantadue è la risposta!
AinNithael ha scritto: ↑sabato 26 agosto 2017, 0:05
Ho controllato: Adriana Motti
La traduzione della signora Adriana Motti è indiretta. Si tratta di una traduzione dal testo in lingua inglese.
Ne esiste una nuova edizione a cura della dott Maria Teresa Orsi edita nel 2012. Questa è una traduzione direttamente dalle fonti giapponesi. Ignoro quanto si siano spinti con le fonti, ma ho sentito un commento ( senza conferme) sul fatto che lavorassero su copie dei testi antichi in kana.
Si tratta di una traduzione importante.
Purtoppo il testo è edito in un grosso tomo stampato in caratteri microscopici per la mia vista. Attendo un ebook di questa edizione ( spero che lo facciano)
Grazie. Informazioni molto interessanti.
Sempre edizioni Einaudi? Posso guglare ma intanto chiedo