Salve a tutti,
approfittando del periodo festivo, ho rispolverato una vecchia Mont Blanc "omaggio a Chopin" che ricevetti in regalo nel '98. Ho sempre apprezzato le stilografiche, ma preso dai ritmi convulsi della vita lavorativa e dall'esigenza di utilizzare quotidianamente gli ultimi dispositivi tecnologici, ho relegato in un angolo della memoria il piacere di utilizzare questo splendido strumento, così come facevo da bambino quando una lungimirante maestra mi insegnò la scrittura e la calligrafia, dotandomi di una piccola Pelikan. Dopo circa quarantacinque anni, avere tra le mani uno splendido oggetto (opinione personale
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) ed accorgersi di non esser più in grado di utilizzarlo, è stato un vero choc. E così eccomi di nuovo a riempire pagine di bastoncini e greche e lettere in corsivo, sotto lo sguardo perplesso dei miei bambini. Così capisco che anche per loro la bella scrittura è un'arte desueta, in attesa di essere completamente abbandonata in favore di tutti gli "smart device - must have" senza i quali sembra non si possa più vivere. Cerco di fargli apprezzare la necessità di essere in grado di esprimersi con carta e penna in modo chiaro e preciso, la forma come principio di sostanza, ma forse complice il caldo estivo, una chat sul telefonino s'impone facilmente sulle migliori intenzioni. Poi finalmente, vagando su internet (il diavolo non è mai così brutto...) trovo voi! Mi si è aperto un nuovo-vecchio mondo! Un abisso di storia, cultura, estetica, la cui riscoperta mi da le vertigini. Passo le ultime notti a saccheggiare avidamente informazioni e dettagli, nella speranza di non saziarmi più e di non farmi più rapire, magari non del tutto, dalle "mele" americane!
Che dite, posso restare?
Fabrizio