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Celluloide 88k ed estati roventi.

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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dacco
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Celluloide 88k ed estati roventi.

Messaggio da dacco »

A pochi giorni dal mio post sulla Pelikan 140 che fa le bizze e che adesso è in prova dopo i primi aggiustamenti, mi ritrovo di nuovo a scrivere in sezione tecnica per un problema alla 88k.
Ho usato la penna ogni giorno per oltre un anno, continuamente carica e senza darmi il minimo problema. Dopo un fermo di due settimane, ieri l'ho tirata fuori dal cassetto, l'ho ricaricata e puff...inchiostro che fuoriesce dal foro del fusto. La guarnizione del pistone è stata cambiata circa due anni fa a Firenze e mi sembra strano che sia già andata. Ho subito pensato ad una deformazione della celluloide a causa delle alte temperature che nella camera in cui è conservata non mi stupirei se avessero superato i 35 gradi. Aggiungo che proprio un'estate fa, stavo scrivendo da un po' di ore e all'improvviso dell'inchiostro iniziò a trafilare dall'anellino della sezione; questa si era leggermente svitata. Anche in quell'occasione pensai a un "surriscaldamento" della celluloide dovuto al caldo e al calore della mia mano, visto che durante l'inverno precedente la penna aveva dato zero problemi ed era stata continuamente in uso.
Qualcuno ha avuto esperienze simili con la celluloide? So che dovrebbe fondere a 60 gradi, ma che dia problemi a 35?
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Lorenzo79
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Messaggio da Lorenzo79 »

Proverei prima a smontare il pistone e sostituire con gommino da siringa... Forse il caldo esagerato di quest'anno ha seccato precocemente la guarnizione

Sul WiKi trovi un'ottima guida sulla procedura
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Io non prenderei neppure in considerazione le ipotesi di deformazione della celluloide a temperature che, per quanto elevate, sono sempre nell'ambito delle "temperature ambiente". Il problema della fuoriuscita d'inchiostro dal forellino sul corpo indica generalmente un difetto di tenuta dello stantuffo, sempreché non si sia azionato il suddetto con la penna completamente immersa o tenuta sotto un getto d'acqua. Quel forellino infatti è realizzato per compensare la pressione alle spalle dello stantuffo, dove le variazioni sono opposte a quelle che avvengono nel serbatoio: quando si aspira l'inchiostro creando un vuoto d'aria, alle spalle del medesimo l'aria viene invece compressa, e viceversa. Se durante un lavaggio la penna è stata tenuta immersa nella fase di scarico l'acqua viene aspirata attraverso il foro, scioglie qualche deposito d'inchiostro risalente a chissà quando e lì presente per un difetto di tenuta del pistone, e esce fuori quando si carica la penna.
Comunque questa ipotesi, pur se concreta, è abbastanza rara, mentre - come già accennato - nella maggior parte dei casi l'anomalia è da imputarsi a problemi di tenuta dello stantuffo.
Se l'alberino ed il dado preposto a stringere gli anelli di tenuta sono ancora integri, a mio parere l'intervento più semplice, funzionale e rispettoso dell'originalità della penna è quello di sostituire gli anellini di tenuta con due o-ring: tenuta perfetta, durata infinita, stantuffo morbidissimo da azionare. Quelle che ho usato sinora provengono da una delle confezioni con un ampio assortimento facilmente reperibili nei negozi di bricolage; comunque le misure dovrebbero essere per la 88 prima serie le seguenti diametro interno 5 mm; diametro esterno 9 mm, spessore 2 mm.
Naturalmente un velo di grasso al silicone o di vaselina nel montaggio non fa male.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
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