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Correva l’anno 1793, giusto al principio delle guerre che avevano seguito la Rivoluzione Francese, quando Sir Alan Cameron di Erracht formò in Scozia quello che sarebbe divenuto il “79° Reggimento di Fanteria” dei “Volontari di Cameron”.
La storia del reggimento e dei suoi battaglioni si sviluppò in alcuni dei teatri di guerra più severi in cui l’Impero Britannico si trovò a dover combattere da quel momento in poi: dalle Indie Occidentali ai Paesi Bassi, dalla Spagna alla Francia, fino alla battaglia di Waterloo sotto il comando diretto del Duca di Wellington (dove il suonatore di cornamusa Kenneth MacKay uscì dai ranghi per radunare i compagni per la difesa e per lanciare il risolutivo contrattacco!), dalla Crimea all’India, il Reggimento seppe coprirsi di gloria, fino al meritato ritorno in Patria nel 1870 quando la Regina Vittoria volle insignirlo del titolo di “Queen’s Own Cameron Highlanders”.
Subito dopo, riprese il servizio attivo combattendo dall’Egitto al Sud Africa, fino a trovarsi schierato sul fronte occidentale nella I Guerra Mondiale, in cui meritò ben 57 “battle honours” (riconoscimento del sovrano per comportamento eroico in battaglia) e 3 Victoria Cross, lasciando sul campo 5.930 caduti…
Io credo che fosse proprio a questo Reggimento, temprato da mille battaglie, che pensarono alla Macniven & Cameron Ltd. quando, dopo aver lanciato la loro “penna automatica di sicurezza” ormai in pieno conflitto mondiale, cercarono nella seconda metà del 1917 un efficace testimonial per il loro prodotto: è mia opinione che le pubblicità (che trovate qui https://www.fountainpen.it/File:1917-08 ... Marcia.jpg ed anche qui https://www.fountainpen.it/File:191x-Cameron-3.jpg ) facciano riferimento agli appena conseguiti successi dell’offensiva inglese nella battaglia di Arras dell’Aprile-Maggio 1917, costosissimi in termini di vite umane (160.000 caduti britannici e 130.000 tedeschi), ma che avevano segnato la maggiore avanzata fino a quel momento in quella logorante guerra di trincea, con i tedeschi costretti ad arretrare sensibilmente le loro posizioni.
Come ai tempi di Napoleone, i “Cameron Highlanders” entravano in battaglia al suono delle cornamuse, sulle note della marcia veloce “Pibroch Of Donald Dhu” (brano –pibroch- per bagpipe che costituisce un omaggio al fondatore del Clan Cameron). Lo stemma del Reggimento, che ho inserito nel fotomontaggio qui sopra, rappresentava Sant’Andrea (a lungo patrono di Scozia) che regge la sua croce (obliqua) in una corona di cardi (il fiore nazionale); il motto dei Cameron Highlanders era “Più fieri della Fierezza stessa!” mentre il loro tartan (la particolare combinazione di colori del tessuto del kilt) proprio dei Cameron di Erracht, beh, quello lo vedrete come sfondo in tutte le foto seguenti…
La penna
CAMERON Safety Self Filler in ebanite nera, corretto pennino in oro 14Ct, caricamento squeeze-filler (mancante), prodotta dalla MACNIVEN & CAMERON Ltd. in Gran Bretagna nel 1919. Le misure
Chiusa: cm. 14 Cappuccio: cm. 5,5 Fusto: cm. 13,3 (con pennino sporgente di cm.2 )
Con cappuccio calzato: cm. 17,5 (con pennino sporgente di cm. 2) Diametro massimo (cappuccio): mm. 12,5
Diametro del fusto all’iscrizione: mm. 11,1
Diametro medio impugnatura: mm. 9,7
Peso (senza il caricamento): gr. 12
Fusto: gr. 8
Marca e modello (solo per appassionati molto pignoli!
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Per quanto riguarda la Marca, a questo indirizzo del nostro formidabile Wiki troverete l’introduzione generale: https://www.fountainpen.it/Cameron/it
Per parte mia, mi limiterò ad un sintetico riepilogo delle tappe salienti che portarono al modello oggetto della recensione.
1770 - Nisbet Macniven avvia la produzione di materiale di cancelleria a Balerno (Scozia);
1788 – trasferimento a Edimburgo;
1840 - John e Donald Cameron si associano e viene fondata la Macniven & Cameron Ltd.;
1864 - il terzo fratello Duncan Cameron, associato nel 1850, brevetta il famoso pennino (da intinzione in acciaio) Waverley, prodotto dalla Gillot;
1900 - la sede si trasferisce a Birmingham dove l’azienda ha acquistato una fabbrica per la produzione in proprio di pennini;
1908 – Duncan Cameron deposita il brevetto per un pennino (in oro) da stilografica;
1916 - tra Febbraio ed Agosto Duncan Cameron ottiene il brevetto per una stilografica con un nuovo sistema di caricamento;
1916 – a Settembre è (sicuramente già) sul mercato la “CAMERON Safety Self-Filling”.
Grazie alla straordinaria perizia di Simone Piccardi
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Secondo la prima delle pubblicità disponibili (Settembre 1916) il logo del Produttore è “Cameron – The Mark Of Quality”, la sede è a Birmingham (presso lo stabilimento della Waverley Pen Works), il nome della penna è “Cameron Safety Self-filling Pen” (e alcune di queste informazioni sono incise sul fusto della penna, come risulta da foto in rete), c’è da premere una sola barretta (sic), la sezione è a tronco di cono ed è disponibile solo il pennino di tipo tradizionale.
Ma già ad Ottobre, la stessa penna era divenuta più semplicemente la “Cameron Safety Self-filler”, le barrette da premere sono due (come già ben si vedeva nel primo disegno!
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L’evoluzione della stilografica proseguirà quindi con la disponibilità di due ulteriori pennini (quattro "speciali" in totale, almeno dalla metà del 1917), tra minori modifiche del decoro superficiale dovute soprattutto a variazioni e spostamenti delle scritte sul fusto (Produttore e modello), sul fondello (modello e verso di svitamento) e sulla sezione (tipo di pennino): gli ultimi due resteranno perfettamente sgombri nel 1919 nella probabile ultima evoluzione del modello, quella della penna in presentazione.
Un importante cambiamento avvenne poco prima della fine della Grande Guerra (11 Novembre 1918), sicuramente già il 18 Maggio del 1918 (secondo una Ad da me consultata in rete tratta dalla rivista “The Graphic”), quando vi fu il trasferimento della sede della società da Birmingham a Londra, con il nuovo indirizzo:
MACNIVEN & CAMERON Ltd
CAMERON HOUSE
26-28 ST. BRIDE STREET
LONDON, E.C. 4
che troviamo stampigliato sulla penna in presentazione. Come possiamo apprezzare dal fotomontaggio, sul un lato del fusto troviamo il disegno della penna (!!!) mentre dall’altro l’iscrizione del Produttore con l’indirizzo della società (sì, manca solo il numero di telefono…
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Il “disegno della penna sulla penna” è una caratteristica che troviamo nell’ultima pubblicità disponibile in Archivio, senza data ma sicuramente risalente a dopo la fine della Guerra, nel periodo in cui la Macniven & Cameron Ltd. stava cercando di lanciare un nuovo sistema di caricamento (brevettato con il Patent-GB-151844 del Novembre1919/Ottobre 1920): la cosa singolare è che la nuova penna con caricamento (che dal brevetto risulta una terribile complicazione del) button filler non ha più neanche la forma della penna disegnata sul suo fusto (non ha più il fondello lungo!), ma il disegno ed il nome del modello precedente erano stati evidentemente “riciclati”…
Non sembra che il nuovo caricamento abbia riscosso un qualche successo, e risulta anzi che il Produttore si sia in seguito dedicato alle penne a leva laterale (come quella già documentata nel Wiki) sfruttando per quanto possibile l’enorme successo del pennino da intinzione lanceolato Waverly, e alle “antiquate” ma poco costose eyedropper (principalmente per il mercato d’oltremare), senza più ripetere però l’exploit produttivo della Cameron “squeeze-filler”…
Tornando al modello oggetto della recensione, come credo anche Simone ipotizzasse, la denominazione di “The Guinea Pen” che compare in alcune pubblicità archiviate non era il nome del modello in esame, bensì il prezzo a cui veniva proposto in vendita: era la penna base (quella in presentazione) con la sola aggiunta di due verette “di rinforzo” rolled gold (laminate oro), mentre quando le verette aggiunte erano d'oro massiccio (sempre 9 Ct all’inglese, però) il modello veniva denominato “Due Ghinee”.
La moneta “Guinea” (ghinea), che prende il nome dalla regione dell’Africa da cui si estraeva il prezioso metallo per la sua coniazione, era una moneta d’oro in uso nell’Impero Britannico dal 1663 al 1814, quando venne sostituita dal “Pound Sterling” (sterlina). Dopo (anche ampissime) oscillazioni del valore dell’oro, quando la ghinea andò fuori corso si fissò il suo rapporto con la valuta corrente in 21 scellini (1 pound e 1 shilling), equivalenti a £1.05 (una sterlina e 5 pence con il sistema decimale). Quindi solo un poco di più. Ma la scelta dell’espressione nella pubblicità aveva una connotazione volutamente aristocratica, poiché fino a quasi tutto il XX secolo si sono indicati snobisticamente in ghinee i prezzi dei terreni, dei cavalli e degli oggetti d’arte…
In questa Ad del 1918 c’è il prezzo in scellini dei due modelli con anelli: 21 e 42, rispettivamente. Ma, soprattutto, qui i modelli hanno una sigla, M3 ed M9 (M probabilmente da Macniven, primo cognome nella ragione sociale), che dovrebbe proprio essere il loro codice identificativo!!
Che la penna senza anelli come quella oggetto della presente recensione fosse quindi la M o la M1 ?!?
Ad ulteriori ritrovamenti l’ardua sentenza…
Un’ultima curiosità: il 23 Novembre 1918, a guerra finita da pochi giorni, una pubblicità da me osservata in rete ritrae la Britannia nelle sue vesti di donna guerriera nell'atto di ritirare ai soldati vittoriosi le armi e di consegnare loro una penna Cameron (appena estratta dalla scatolina): ma non ci sono più soldati in kilt né cornamuse: la vittoria premia ora tutti i britannici senza distinzione (anche perché tutti i britannici, comunque, sapevano da dove venivano i Cameron!).
@Simone 1: le Ads con l’indicazione della sede a Birmingham sono tutte precedenti il trasferimento a Londra avvenuto prima del 18 Maggio 1918 (se credi posso pubblicare la foto della Ad reperita in rete).
@Simone 2: purtroppo i due link in calce alla voce della Marca non portano più da nessuna parte.
Continua…