TheodoreT ha scritto:
Pare allora che sia stato sfortunato, perche' il mio aveva un baby's bottom enorme, puo' darsi anche che la versione Politecnico di Milano che ho comprato io non sia fatto come i Safari normali.
Sei stato sfortunato
Le Safari sono standard, possono cambiare colore, ma le specifiche tecniche sono immutate da moltissimi anni (anzi, forse non sono mai cambiate, ma non ci metto la mano sul fuoco). Per il pennino sai di che "morte devi morire": 4-5€ dall' F fino al 1.9mm e circa 8€ per l'EF
TheodoreT ha scritto:
Pare allora che sia stato sfortunato, perche' il mio aveva un baby's bottom enorme, puo' darsi anche che la versione Politecnico di Milano che ho comprato io non sia fatto come i Safari normali.
Sei stato sfortunato
Le Safari sono standard, possono cambiare colore, ma le specifiche tecniche sono immutate da moltissimi anni (anzi, forse non sono mai cambiate, ma non ci metto la mano sul fuoco). Per il pennino sai di che "morte devi morire": 4-5€ dall' F fino al 1.9mm e circa 8€ per l'EF
No, TheodoreT, non sei l'unico a non amare i pennini Lamy in acciaio.
TheodoreT ha scritto: ↑giovedì 22 giugno 2017, 22:29
Sono l'unico a cui non piace il Safari? Il tratto e' secco e il pennino e' uno dei piu' rigidi che abbia mai provato, inoltre almeno nel mio c'era il baby's bottom. Unica cosa positiva sono i pennini intercambiabili. Qualcuno che ha un Safari mi riesce a confermare i fatti oppure si trattava di un caso isolato?
Io ho avuto o mi sono passate per le mani decine di Safari-Vista-Al Star e altre Lamy che condividono lo stesso pennino.
Non ho mai trovato un pennino che avesse problemi di scrittura.
Sulla rigidità del pennino e sul flusso medio-basso, concordo.
Secondo me è una caratteristica voluta, la Safari è una penna scolastica, destinata agli studenti della scuola dell'obbligo, che al 99% scriveranno in blu cancellabile. Non tutti hanno la delicatezza di una piuma nello sfiorare la carta e molto probabilmente la penna finisce dentro un astuccio che viene sballottato in uno zaino. Con questo "trattamento", la maggior parte delle penne da connosseurs allagherebbe il cappuccio.
Secondo me è un valido prodotto industriale, affinato nel corso degli anni e perfettamente adeguato a quella che è la clientela.
Ad ulteriore riprova di ciò, pennino rigido e flusso magro sono comuni anche a tante altre penne scolastiche.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Buongiorno,
Non ho provato tutte le penne nella lista,quindi posso solo fare riferimento a quelle di cui ho esperienza.
Ero combattuta tra Lamy Safari e Kaweco Sport, ma alla fine ho scelto la Safari per diversi motivi, anche se le ritengo entrambe ottime per iniziare.
Di Lamy Safari ne ho provate diverse, non ne ho mai trovata una che avesse dei problemi, né nella partenza che poi di scorrevolezza generale, mentre con la Kaweco ho trovato in un caso che il pennino (F) avesse qualche difficoltà alla partenza, ma qui entra in gioco anche la sfortuna.
Per quanto riguarda la rigidità del pennino che alcuni hanno segnalato, concordo, ma penso che sia una scelta del produttore, o così penserei io, visto che questa caratteristica può agevolare il passaggio da penna a sfera a stilografica.
La Lamy ha dalla sua anche la facilità di reperimento di pennini diversi, e soprattutto la facilità di cambiarli autonomamente. Per me questa all'inizio è stata una bella novità rispetto ad una penna a sfera e una delle caratteristiche che mi hanno fatto avvicinare al mondo stilografiche è stata quella di poter "mettere mano" ai diversi componenti, anche solo per smontare e rimontare, e impratichirsi senza fare grossi danni su una Lamy, secondo me, è il modo migliore per iniziare.
Infine, anche se forse per alcuni può essere irrilevante, le Lamy ormai si trovano con molta facilità anche in negozi non specializzati e sono prodotte in una quantità di colori per cui è più facile che ognuno possa sentire "sua" una penna anche considerando l'estetica.
C'è poi un'ultima cosa: le Kaweco Sport hanno una misura che per le mani più grandi, o quelle inesperte, può creare problemi nell'impugnatura.
Anch'io propenderei per le jinhao. Ce ne sono alcune con l'effetto "marmo" oppure col fusto rivestito di conchiglia che hanno un effetto insolito e che costano sotto i 20,00 euro. Il pennino e' quasi sempre medio. Sono certo copie di modelli noti. Da sconsigliare solo quelle con pennino flessibile sotto i 10,00 euro , ma con problemi di flusso. Umberto
Ciao a tutti, ho votato con convinzione la Lamy, penna con moltissime doti e che, a quanto pare, piace a tutti. Personalmente debbo solo precisare che la impugnatura tringolare è per me troppo accentuata e dopo una sessione di scrittura appena lunga mi affatica la mano.
Delle altre posseggo la Kaweco, che trovo eccezionale e che ho sempre in tasca, ma per la verità, pur essendo certamente economica, non mi pare la penna con cui cominciare, una must have ma non la prima penna, forse per le misure, forse perché impone il cappuccio calzato, forse per la eccezionale atmosfera retrò ..., non so esattamente il perché ma non la consiglierei come prima penna.
Ho anche la Pilot 78G, acquistata con pennino F per i numerosi e concordi elogi che riscuoteva sul Forum. Io la trovo terribile, poverissima come corpo e con un pennino che, al contrario di quanto ho letto, non è per nulla scorrevole, lascia un filo di inchiostro appena leggibile e mi affatica tremendamente nell'uso.
Non conosco le altre. Ciao a tutti e ancora auguri. Davide
Io ne ho diverse economiche, stilo qui la mia classifica:
LAMY SAFARI e LAMY LX (piu' costosa circa 38-40 euro ma molto elegante nella versione rutenio con pennino nero EF)
Trovo l'impugnatura comoda con un raffinato design moderno ed ergonomico. Scrivono da dio con qualsiasi genere di inchiostro, anche con i ferrogallici più ostici.
KAWECO PERKEO: Molto carine senza clip al tappo. Ne ho una verde con tappo nero e pennino nero F che scrive benissimo. Se la lascio chiusa un mese riparte in men che non si dica. Costo sui 15 euro.
JINHAO992: Ne ho comprate sei per 13,14 euro. Tutte pennino F molto simile ai bock tedeschi e quindi ai Kaweco (forse sono proprio bock). Tutte con il converter e tutte scrivono molto fluide. Il pennino è un M nella pratica...
NOODLERS AHAB: Bellissima verde (20 euro circa) . La plastica puzza perchè è di composizione vegetale. Il caricamento del pistone interno a stantuffo carica tanto ink.Il pennino è mooooolto flex, per cui puo' adattarsi a scritture diverse, perfino con spessori adatti all'Italic.
PREPPY PLATINUM: Ho la 0.2 ma per scriverci è una dannazione, gratta troppo e si impasta spesso. Adatta a noticine sui bordi dei libri......
JINHAO 159: Tre pezzi di diversi colori 17,62 euro. Dei pennoni giganti e divertenti, pesano un botto e montano degli M lunghi e larghi molto performanti. Di contro dopo una pagina sei morto e devi fare stretching alla mano.
KAWECO SPORT: Mi dispiace ma non sono soddisfatto per il cappuccio che si perde ogni due per tre, troppo scomoda. Troppo corta. Non so quale sia la ragione di chi se la porta dietro per appunti volanti. Se per volante si intende veloce beh, mettetevi in tasca una vanishing e poi parliamo di velocità e praticità.Certo non è una entry level...al limite è meglio una lilliput almeno ha il tappo che si avvita.
Dalle entry level alle medium level il mio voto è for sailor and pilot:-)
Ciao a tutti. Io ho nel tempo maturato la convinzione che la penna stilografica "per iniziare" non debba mai essere troppo economica. Ho avuto diverse penne a prezzi molto bassi e ho avuto molte delusioni. Penne che grattavano, che non scrivevano del tutto, che perdevano inchiostro senza una causa particolare, che smettevano di scrivere così, dopo due settimane di utilizzo peraltro modesto. Attualmente utilizzo da un bel po' tre penne che considero non care ( nemmeno regalate, occorre dire, ma sono prezzi abbordabili) e che sono molto affidabili e a mio avviso adatte a chi vuole iniziare a maneggiare una stilografica ma senza impegnare troppo denaro, in attesa, magari, di capire se questo tipo di strumento fa per lui:
1) Lamy Aion che uso con inchiostro Aurora Blue ( la citazione degli inchiostri è solo statistica, poi ognuno sceglie quello che più gli piace), pennino EF ( diffido dei pennini F Lamy, per me il tratto è troppo generoso).
2) Delta Unica con pennino F , inchiostro Herbin Perle Noire ( purtroppo attualmente non credo sia tanto facile reperirla).
3) Pelikan M205 con pennino EF (stesso ragionamento adottato per le Lamy), che è anche a stantuffo, inchiostro Pelikan Edelstein Tanzanite (blu-nero).
Mi sono da poco avvicinato al mondo delle stilografiche, vi dico quali sono le mie sensazioni.
KAWECO SPORT EF: esteticamente, trovo la penna originale e con quel tocco vintage che non guasta. Quanto al pennino, mi piace la sensazione di scrittura che trovo più fluida delle TWSBI (altre penne che ho provato). Il vero punto a favore è la portabilità. La consiglio come entry level.
TWSBI ECO T EF: esteticamente la preferisco alla TWSBI Diamond 580, il pennino è un po' più rumoroso e meno "scorrevole" di quello della KAWECO ma molto preciso. Molto bella la trasparenza e la carica a stantuffo.
TWSBI DIAMOND 580 F: non è scattato il feeling giusto, esteticamente non mi dice nulla e il pennino mostra gli stessi downside di quelli della ECO (rapportato il tutto alla KAWECO).
Pelikan 100 Vintage: qui i prezzi aumentano un poco ma sempre in maniera ragionevole. Non è troppo difficile reperirle online ma la soddisfazione di averla in mano e assaporare il gusto di un pennino d'altri tempi è impareggiabile. Non so se può essere considerata una entry level ma di certo lo era ai suoi tempi.
Confermo quanto detto da subottini sulla Lamy Aion, provata e scrivere decisamente bene e per quanto mi riguarda ha una ottima ergonomia. Snobbata ma non per questo di scarsa qualità è la Faber Castell Loom che praticamente scrive da sola da tanta che è la scorrevolezza del pennino. Ho anche provato le Lamy Safari e Al Star e funzionano bene. A breve farò 24 anni e mi sarà regalata una penna tra quelle basiche: Lamy Safari Se 2016, Al Star Ocean Blue, Linea, Cp1, Pilot Kakuno. Mi piace anche la Lamy LX Gold come penna entry level.
Ho votato Pilot 78G - Kakuno ma in realtà voglio votare tutta la gamma dei pennini "wing design" di Pilot. Quelli che si trovano nelle Pluminix, Plumix, Penmanship, Kakuno, 78G, Cocoon/Metropolitan/Retro pop/MR/MR2, e Prera.
Sicuramente ne ho dimenticato qualche modello, ce ne sono così tanti. Tutti questi pennini, insomma, che alla fine sono gli stessi, tutti con quell'aletta che si incastra nell'alimentatore. Scorrevolissimi e semplicemente un piacere da usare.
Concordo con quelli che dicono che i pennini Z50 sono di certo un ottimo modo per introdurre chiunque alle stilografiche, ma l'impugnatura così sagomata della Safari/Al-Star/Vista mi ha davvero scocciato. Almeno la Kakuno ha dei bordi più curvati...
Non ho provato l'ABC or la Nexx quindi per quell'impugnatura non posso parlare.