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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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venditori & venditori
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venditori & venditori
Ci sono varie tipologie di venditori:
1) il venditore (commerciante): pur di vendere tira fuori la roba dagli scantinati, vende inchiostri vecchi di decenni, se potesse si venderebbe pure la madre!
-"questa penna la DEVI avere!"
-"ah me la regali'"
-"no!!"
-"allora non la DEVO avere"
2) il venditore (scrupoloso/stitico): non vuole vendere:
-"mi scusi vorrrei quel paio di occhiali nella vetrina lassù"
-"oh ma quelli costano cari sa?"
-"non le ho mica posto un limite al prezzo..."
con riluttanza mi prende gli occhiali richiesti....
2) il venditore (professionista): vende solo cose di prima scelta, piuttosto che tirarti un pacco rinuncia alla vendita, per qualsiasi problema, risponde di persona e di tasca sua:
"scusa, ma il pennino della penna che mi hai venduto ha false partenze"
"non ti preoccupare, preparami il pacchetto che ti mando un altro pennino e ritiro il tuo, a mie spese"
(un pennino di acciaio da 15 euro...)
avete altre tipologie di venditori?
1) il venditore (commerciante): pur di vendere tira fuori la roba dagli scantinati, vende inchiostri vecchi di decenni, se potesse si venderebbe pure la madre!
-"questa penna la DEVI avere!"
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2) il venditore (scrupoloso/stitico): non vuole vendere:
-"mi scusi vorrrei quel paio di occhiali nella vetrina lassù"
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2) il venditore (professionista): vende solo cose di prima scelta, piuttosto che tirarti un pacco rinuncia alla vendita, per qualsiasi problema, risponde di persona e di tasca sua:
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A me han fatto sempre sorridere i venditori con la "retromarcia"
Partono in tromba con la convinzione che ogni cliente sia un pollastro, e non badano a spese nell'incensare il prodotto, convinti che l'acquirente non ne capisca molto e che alla fine si accontenti di una penna basta che sia stilografica.
Man mano che si accorgono dal tipo di osservazioni o dalle prove effettuate che il cliente ha le idee chiare su quello che cerca, e forse ne capisce anche qualcosa in tema di scrittura... innestano la retromarcia e passetto dopo passetto si defilano rimangiandosi gran parte delle frasi da manuale del buon venditore di penne.
Anzi, il venditore da "ravvedimento operoso" finisce quasi sempre col domandarti un consiglio "da esperto" sulle penne che ha esposte o sul porssimo ordine di inchiostro da effettuare.
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Man mano che si accorgono dal tipo di osservazioni o dalle prove effettuate che il cliente ha le idee chiare su quello che cerca, e forse ne capisce anche qualcosa in tema di scrittura... innestano la retromarcia e passetto dopo passetto si defilano rimangiandosi gran parte delle frasi da manuale del buon venditore di penne.
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Venditore da ravvedimento operosomusicamusica ha scritto:A me han fatto sempre sorridere i venditori con la "retromarcia"
Partono in tromba con la convinzione che ogni cliente sia un pollastro, e non badano a spese nell'incensare il prodotto, convinti che l'acquirente non ne capisca molto e che alla fine si accontenti di una penna basta che sia stilografica.
Man mano che si accorgono dal tipo di osservazioni o dalle prove effettuate che il cliente ha le idee chiare su quello che cerca, e forse ne capisce anche qualcosa in tema di scrittura... innestano la retromarcia e passetto dopo passetto si defilano rimangiandosi gran parte delle frasi da manuale del buon venditore di penne.
Anzi, il venditore da "ravvedimento operoso" finisce quasi sempre col domandarti un consiglio "da esperto" sulle penne che ha esposte o sul porssimo ordine di inchiostro da effettuare.
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Aggiungo al venditore (professionista):Maruska ha scritto:Ci sono varie tipologie di venditori:
2) il venditore (professionista): vende solo cose di prima scelta, piuttosto che tirarti un pacco rinuncia alla vendita, per qualsiasi problema, risponde di persona e di tasca sua:
"scusa, ma il pennino della penna che mi hai venduto ha false partenze"
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avete altre tipologie di venditori?
"Ho sentito tanto parlare di questa penna, me la fai provare?"
"Te la faccio provare, ma ti dico subito che non ne vale la pena. Dopo che l'hai provata ti faccio provare questa, costa circa 200€ di meno e va meglio"
Massimo
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Io sono una persona a cui piace parlare molto e prima di fare un acquisto faccio sempre un sacco di domande.
A causa di questa mia attitudine a volte mi sono imbattuto nei venditori che definisco "stitici", ovvero coloro che anche telefonicamente ti rispondono con frasi stile SMS con non piu' di 2 o 3 parole, che alla terza domanda si mostrano gia' scocciati, che rispondono con ritardo alla prima mail e poi ignorano le successive mail che invii, insomma coloro che considerano che la stilografica si vende da sola.
In generale mi trovo bene con il professionista che ha ben chiaro il concetto che oggi non ci sono migliaia di persone che sono pronte a sborsare diverse centinaia di euro per acquistare una stilografica e quindi investono tempo del loro lavoro per assecondare tutte le richieste del cliente.
Ovviamente anche da parte dell'acquirente ci deve essere il rispetto e la consapevolezza che si sta interloquendo con una persona che sta lavorando e che deve vendere per tenere aperta la baracca.
Massimo
A causa di questa mia attitudine a volte mi sono imbattuto nei venditori che definisco "stitici", ovvero coloro che anche telefonicamente ti rispondono con frasi stile SMS con non piu' di 2 o 3 parole, che alla terza domanda si mostrano gia' scocciati, che rispondono con ritardo alla prima mail e poi ignorano le successive mail che invii, insomma coloro che considerano che la stilografica si vende da sola.
In generale mi trovo bene con il professionista che ha ben chiaro il concetto che oggi non ci sono migliaia di persone che sono pronte a sborsare diverse centinaia di euro per acquistare una stilografica e quindi investono tempo del loro lavoro per assecondare tutte le richieste del cliente.
Ovviamente anche da parte dell'acquirente ci deve essere il rispetto e la consapevolezza che si sta interloquendo con una persona che sta lavorando e che deve vendere per tenere aperta la baracca.
Massimo
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Gran parte del problema è tutta lì: è pieno di "clienti" (le virgolette sono volute) che in realtà sono solo dei perditempo, non capiscono che per chi lavora il tempo è prezioso quanto la merce, e sono capaci (mi è successo più volte) di bruciarti giornate intere. Io non vendo penne, egrazie al cielo ho superato da un pezzo la necessità di vendita diretta, ma - a fronte di (poca) gente disposta a spendere qualche migliaio di euro per un ritratto - ce n'è un esercito che pensa che i suoi 15 euro per il tuo lavoro siano più che sufficienti, e che diano diritto alle coperte rimboccate quando vanno a dormire.Max1266 ha scritto: Ovviamente anche da parte dell'acquirente ci deve essere il rispetto e la consapevolezza che si sta interloquendo con una persona che sta lavorando e che deve vendere per tenere aperta la baracca.
Massimo
Questi sono esempi reali, effettivamente capitati.
Il venditore qualunquista:
- Buongiorno, vorrei acquistare una Pelikan a pistone non oltre i 100 euro.
- Guardi, questa costa molto di meno, e scrive benissimo.
- Certo, tutte le Pelikan scrivono bene, ma io la vorrei a pistone.
- Guardi, non le conviene, tanto una volta messo il "cosino" sono praticamente tutte uguali.
- Interessante, grazie!!! Vado a comprare una Jinhao da 4 euro al mercatino qui di fianco!
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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è proprio vero quello che dici e per fortuna mi capita spesso sopratutto presso quei rivenditori che ormai conoscono i miei gusti.MaPe ha scritto: Aggiungo al venditore (professionista):
"Ho sentito tanto parlare di questa penna, me la fai provare?"
"Te la faccio provare, ma ti dico subito che non ne vale la pena. Dopo che l'hai provata ti faccio provare questa, costa circa 200€ di meno e va meglio"
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Un amore di venditore!MaPe ha scritto:Aggiungo al venditore (professionista):Maruska ha scritto:Ci sono varie tipologie di venditori:
2) il venditore (professionista): vende solo cose di prima scelta, piuttosto che tirarti un pacco rinuncia alla vendita, per qualsiasi problema, risponde di persona e di tasca sua:
"scusa, ma il pennino della penna che mi hai venduto ha false partenze"
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(un pennino di acciaio da 15 euro...)
avete altre tipologie di venditori?
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Anche a me piace parlare e discutere sulla penna che voglio comprare, purtroppo non tutti i venditori sanno chi sono e magari pensano di avere a che fare con un perditempo, ma no è così. Ancora peggio online che neppure ci si vede in faccia e non si può occupare il telefono per ore.Max1266 ha scritto:Io sono una persona a cui piace parlare molto e prima di fare un acquisto faccio sempre un sacco di domande.
A causa di questa mia attitudine a volte mi sono imbattuto nei venditori che definisco "stitici", ovvero coloro che anche telefonicamente ti rispondono con frasi stile SMS con non piu' di 2 o 3 parole, che alla terza domanda si mostrano gia' scocciati, che rispondono con ritardo alla prima mail e poi ignorano le successive mail che invii, insomma coloro che considerano che la stilografica si vende da sola.
In generale mi trovo bene con il professionista che ha ben chiaro il concetto che oggi non ci sono migliaia di persone che sono pronte a sborsare diverse centinaia di euro per acquistare una stilografica e quindi investono tempo del loro lavoro per assecondare tutte le richieste del cliente.
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Massimo
Io sono una precisina e a volte non potendo vedere la penna di persona, mi devo "accontentare" di quello che mi arriva.
Risulta davvero stressante comprare online e non solo stressante, pure dispendioso.... quindi udite udite udite: smetto di comprare penne online a meno che io sappia esattamente com'è la penna e chi è il venditore (tassativamente professionale!!!)
Maruska
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vero, ci sono anche i venditori qualunquistiMonet63 ha scritto:Gran parte del problema è tutta lì: è pieno di "clienti" (le virgolette sono volute) che in realtà sono solo dei perditempo, non capiscono che per chi lavora il tempo è prezioso quanto la merce, e sono capaci (mi è successo più volte) di bruciarti giornate intere. Io non vendo penne, egrazie al cielo ho superato da un pezzo la necessità di vendita diretta, ma - a fronte di (poca) gente disposta a spendere qualche migliaio di euro per un ritratto - ce n'è un esercito che pensa che i suoi 15 euro per il tuo lavoro siano più che sufficienti, e che diano diritto alle coperte rimboccate quando vanno a dormire.Max1266 ha scritto: Ovviamente anche da parte dell'acquirente ci deve essere il rispetto e la consapevolezza che si sta interloquendo con una persona che sta lavorando e che deve vendere per tenere aperta la baracca.
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Questi sono esempi reali, effettivamente capitati.
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- La mia penna preferita: La prossima che acquisterò
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Come tipologia di venditore segnalo:
1) il venditore ignorante, nel senso che ignora cosa vende.
Gli descrivi le caratteristiche del prodotto che stai cercando e lui ti risponde: "dimmi che marca vuoi".
Ma se sapevo la marca e il nome del prodotto non ti chiedevo la consulenza.
2) il venditore vorrei ma non posso.
" Vorrei valutare l'acquisto di una penna stilografica, come spesa vorrei stare tra i 50 e i 100 € ".
Ti mostra alcuni modelli che rientrano in quella fascia, tra tutte te ne piacciono due e poi per decidere quale delle due chiedi gentilmente:
" È possibile provare come scrivono? "
" No, non posso fargliele provare sono nuove, se ci metto l'inchiostro poi ho difficoltà a venderle " (nel senso che poi deve abbassare il prezzo di vendita).
" Capisco. Senta ci penso ancora un po', grazie e arrivederci ".
Ovviamente non mi ha più visto.
Enrico
1) il venditore ignorante, nel senso che ignora cosa vende.
Gli descrivi le caratteristiche del prodotto che stai cercando e lui ti risponde: "dimmi che marca vuoi".
Ma se sapevo la marca e il nome del prodotto non ti chiedevo la consulenza.
2) il venditore vorrei ma non posso.
" Vorrei valutare l'acquisto di una penna stilografica, come spesa vorrei stare tra i 50 e i 100 € ".
Ti mostra alcuni modelli che rientrano in quella fascia, tra tutte te ne piacciono due e poi per decidere quale delle due chiedi gentilmente:
" È possibile provare come scrivono? "
" No, non posso fargliele provare sono nuove, se ci metto l'inchiostro poi ho difficoltà a venderle " (nel senso che poi deve abbassare il prezzo di vendita).
" Capisco. Senta ci penso ancora un po', grazie e arrivederci ".
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Secondo me l'approccio del non fare provare la penna non e' del tutto sbagliato.Fontoplumo ha scritto:Come tipologia di venditore segnalo:
1
2) il venditore vorrei ma non posso.
" Vorrei valutare l'acquisto di una penna stilografica, come spesa vorrei stare tra i 50 e i 100 € ".
Ti mostra alcuni modelli che rientrano in quella fascia, tra tutte te ne piacciono due e poi per decidere quale delle due chiedi gentilmente:
" È possibile provare come scrivono? "
" No, non posso fargliele provare sono nuove, se ci metto l'inchiostro poi ho difficoltà a venderle " (nel senso che poi deve abbassare il prezzo di vendita).
" Capisco. Senta ci penso ancora un po', grazie e arrivederci ".
Ovviamente non mi ha più visto.
Enrico
Quando io compro una penna in un negozio e mi viene detto che e' nuova, mi piace credere che non sia stata usata come penna dimostrativa per tutti i potenziali clienti.
Ora sia tutti d'accordo che non si rovina una stilografica usandola per scriverci poche righe, ma poi la si deve pulire accuratamente e riporla una volta asciutta. Se il negoziante facesse provare le penne a tutti i clienti che entrano in negozio e che poi dopo la prova possono comunque rispondere "senta ci penso ancora un po" (per poi cercarla online risparmiando magari un 10%), dovrebbero stare in negozio un'altra ora dopo la chiusura per ripulire tutte le penne testate.
Quindi, giusto seguire il cliente durante l'acquisto e dedicargli il tempo necessario per fare la scelta corretta, poi una volta che confermi l'acquisto puoi chiedere giustamente al negoziante di caricare la penna per verificare se il pennino funziona correttamente o se necessita di qualche aggiustamento.
A mio avviso questo e' il massimo che si possa pretendere da un negoziante.
Massimo
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Mi rendo conto che caricare una stilografica con l'inchiostro comporta dopo un'accurata pulizia per riportarla alle condizioni del nuovo; c'è comunque una soluzione parziale per quel che riguarda la prova del pennino montato sulla penna ovvero intingere la punta del pennino nell'inchiostro e questo comporta una pulizia più veloce, basta sciacquare bene in acqua e asciugare, certo non da informazioni complete sul funzionamento ma almeno sulla dimensione del tratto e sulla scorrevolezza del pennino si ha qualche riscontro.Max1266 ha scritto: Secondo me l'approccio del non fare provare la penna non e' del tutto sbagliato.
Quando io compro una penna in un negozio e mi viene detto che e' nuova, mi piace credere che non sia stata usata come penna dimostrativa per tutti i potenziali clienti.
Ora sia tutti d'accordo che non si rovina una stilografica usandola per scriverci poche righe, ma poi la si deve pulire accuratamente e riporla una volta asciutta. Se il negoziante facesse provare le penne a tutti i clienti che entrano in negozio e che poi dopo la prova possono comunque rispondere "senta ci penso ancora un po" (per poi cercarla online risparmiando magari un 10%), dovrebbero stare in negozio un'altra ora dopo la chiusura per ripulire tutte le penne testate.
Quindi, giusto seguire il cliente durante l'acquisto e dedicargli il tempo necessario per fare la scelta corretta, poi una volta che confermi l'acquisto puoi chiedere giustamente al negoziante di caricare la penna per verificare se il pennino funziona correttamente o se necessita di qualche aggiustamento.
A mio avviso questo e' il massimo che si possa pretendere da un negoziante.
Massimo
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Quando un venditore (serio e professionale) fa provare una penna nuova è solo per intinzione (a meno che non sia una delle sue penne personali). Se la caricasse o mettesse una cartuccia quella penna non sarebbe più nuova.Fontoplumo ha scritto:Mi rendo conto che caricare una stilografica con l'inchiostro comporta dopo un'accurata pulizia per riportarla alle condizioni del nuovo; c'è comunque una soluzione parziale per quel che riguarda la prova del pennino montato sulla penna ovvero intingere la punta del pennino nell'inchiostro e questo comporta una pulizia più veloce, basta sciacquare bene in acqua e asciugare, certo non da informazioni complete sul funzionamento ma almeno sulla dimensione del tratto e sulla scorrevolezza del pennino si ha qualche riscontro.Max1266 ha scritto: Secondo me l'approccio del non fare provare la penna non e' del tutto sbagliato.
Quando io compro una penna in un negozio e mi viene detto che e' nuova, mi piace credere che non sia stata usata come penna dimostrativa per tutti i potenziali clienti.
Ora sia tutti d'accordo che non si rovina una stilografica usandola per scriverci poche righe, ma poi la si deve pulire accuratamente e riporla una volta asciutta. Se il negoziante facesse provare le penne a tutti i clienti che entrano in negozio e che poi dopo la prova possono comunque rispondere "senta ci penso ancora un po" (per poi cercarla online risparmiando magari un 10%), dovrebbero stare in negozio un'altra ora dopo la chiusura per ripulire tutte le penne testate.
Quindi, giusto seguire il cliente durante l'acquisto e dedicargli il tempo necessario per fare la scelta corretta, poi una volta che confermi l'acquisto puoi chiedere giustamente al negoziante di caricare la penna per verificare se il pennino funziona correttamente o se necessita di qualche aggiustamento.
A mio avviso questo e' il massimo che si possa pretendere da un negoziante.
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Se poi giustamente, dopo averla acquistata, chiedi al negoziante di poterla caricare e verificare il corretto funzionamento della penna è la riprova che il negoziante è un serio professionista.
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In tutta onesta' io non ho mai sentito la necessita' di provare un pennino, caricando la penna o per intinzione, al fine di scegliere tra due penne.
Cio' detto rispetto le opinioni altrui.
Massimo
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