Marca e Modello
Per le informazioni sulla Marca si consulti il nostro formidabile
Wiki
https://www.fountainpen.it/Nettuno/it
In questa sede gioverà almeno ricordare che il nome della Marca si deve alla volontà dei fondatori, i coniugi bolognesi
Umberto Vecchietti e Ada Corazza, di onorare uno dei simboli storico-artistici più rilevanti della loro città: la Fontana del Nettuno, che dà il nome alla piazza omonima, opera rinascimentale del
Giambologna (ovvero Jean de Boulogne, 1566), che qui vediamo rappresentata in una cartolina dei primi anni Venti (spedita nel 1926).
Nel 1916 il Marchio venne depositato presso la Camera di Commercio di Bologna per un’attività di ricambi e riparazioni legata verosimilmente al negozio di cartoleria della Famiglia Vecchietti, mentre solo dal 1921 sarebbe iniziata la commercializzazione di penne prodotte in proprio (probabilmente assemblando materiali forniti da terzi, come sicuramente i pennini fatti venire dalla Germania) e avvenuto il deposito del
trademark “
Penna Nettuno Sicurezza”.
Le penne così assemblate, tutte esclusivamente in ebanite nera liscia, potevano anche venire inoltrate ai laboratori (milanesi) per il rivestimento in oro 18K.R. o in argento.
Per un
excursus dei modelli iniziali (penne semplici a contagocce e rientranti dal 1921 al 1927 ca.) si consulti il capitolo
https://www.fountainpen.it/Modelli_iniziali_Nettuno
in calce al quale possiamo ammirare tre splendidi esemplari di
safety (non è indicato il numero della serie
50x) conferiti da Roberto Vetrugno: quello con rivestimento in argento ha un motivo decorativo identico a quello della penna oggi in presentazione.
L’affermazione contenuta nell’articolo “…la produzione vedeva la presenza di quattro diverse misure (502, 504, 506, 508) dalla più piccola alla oversize…” potrebbe essere aggiornata alla luce del ritrovamento di questa rientrante Nettuno #500 (
baby size).
E fin qui, nulla di speciale, obietterà qualcuno (a parte la rarità della Marca e della misura
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). Ma la vera chicca è la seguente: con la penna in presentazione si ha la dimostrazione plateale di come i laboratori per il rivestimento trattassero penne di Marche diverse contemporaneamente.
Come sembrerebbe provare il recente intervento di un nuovo iscritto (che chiedeva informazioni su una splendida Waterman 42 con identico rivestimento
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=8&t=14407 ), il modello “scanalato” era uno dei decori sicuramente adottati dalla Waterman, una corazzata industriale che dopo la I Guerra Mondiale si era posizionata al vertice del mercato delle penne di lusso (nel mondo intero prima che in Italia). Il rivestimento proposto a Waterman dal laboratorio (milanese) era davvero elegante (oltre che
unisex), e alla (giovane e piccola) Nettuno non esitarono a richiederlo anche per le loro stilografiche.
La decorazione, pur
lato sensu “geometrica”, e quindi ad un primo esame superficialmente ascrivibile all’Art Déco anni Trenta, è in realtà la reinterpretazione “continentale” (ossia europea, e in particolare italiana) di un modello di rivestimento denominato “
splecial fluted overlay”, tra i più antichi e preziosi (
special mountings) disponibili nella produzione “di fabbrica” americana della Waterman, in quanto destinato ad accogliere una gemma sulla testina del cappuccio, come si evince dallo splendido catalogo del 1908.
Un decoro assolutamente neoclassico che reinterpreta la superficie della colonna greco-romana, moltiplicandone nella versione italica le scanalature (rimanendo comunque ben lontani dal “millerighe” proprio del rivestimento “Colonial”).
Purtroppo, nel caso in esame qualcosa andò storto…
Ma andiamo con ordine. Dall’iscrizione sulla laminatura possiamo dedurre che (almeno in un caso, in un certo periodo) fu lo stesso laboratorio a rivestire penne Waterman e Nettuno; questo ci dice anche che la Nettuno non badava a spese, trattandosi di un laboratorio considerato all’altezza dalla grande Marca americana. Un bel giorno, però, l’abitudine a lavorare per il committente più grande, giocò un brutto scherzo all’artigiano incisore… La penna, inequivocabilmente una
NETTUNO sotto il rivestimento (come certifica il #
500), fu marchiata sulla laminatura dapprima
WATERMAN'S per errore, e poi si cercò di rimediare in modo, come dire?, un poco raffazzonato…
Leggendo le iscrizioni una sotto l’altra, la cronologia del disastro dovrebbe apparire più chiara.
Dopo lo svarione iniziale, l’incisore era partito benino, cercando di abradere le prime due lettere del Marchio sbagliato (Waterman) e di fare coincidere almeno la prima "E" di entrambe le Marche: ma il risultato non era soddisfacente (per il suo capo?), ed egli fu costretto a incidere nuovamente Nettuno, e per soprammercato ad abbondare inspiegabilmente con gli "8" in coda al punzone, oramai in preda al marasma più completo…
Probabilmente si riteneva che il (piccolo) cliente bolognese non avrebbe fatto storie, o forse che “sgusciare”/riportare a nudo la penna appena laminata l’avrebbe distrutta, perciò tanto valeva fare uno sconto e rimandarla a Bologna così com’era (mal)riuscita.
L’errore ha, d’altro canto, una spiegazione semplicissima: il modello Nettuno 500 è ispirato (e quindi “vuole” essere molto simile) al modello
Waterman 12½V.S. (dopo il 1917 conosciuto come
42½V), dapprima chiamato “
baby” anzichè lady, che qui vediamo affiancato alla penna in presentazione.
Entrambe le rientranti raggiungono i 9 centimetri di lunghezza (anellino fisso escluso), ma differiscono più o meno considerevolmente in altri elementi (lunghezza del cappuccio, forma del nottolino, diametri).
Comunque, la penna ha lasciato il laboratorio con la terza iscrizione NETTUNO quasi perfettamente leggibile…
Congedo
Purtroppo, a questa bella penna manca il pennino originale, sostituito (già all’epoca, si direbbe) con un Warranted in oro 14 Ct. che, come potete constatare, svolge comunque egregiamente il suo compito, permettendomi di impugnare con gioia e soddisfazione il mitico strumento…
Grazie per l'attenzione!!
Giorgio
P.s. Non vorrei che l'ottimo
Proteo 
(anch’egli “Guardiano”, ma delle foche di Poseidone), prendesse male il furto perpetrato dall’equipaggio del Nautilus: in tal caso, potrebbe sempre regalare al dio, a mo’ di ristoro, una Nettuno in stile tedesco laminata per giocare a bridge… (
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=4559)