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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Piccola recensione Aurora 88 slim (contemporanea)
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Piccola recensione Aurora 88 slim (contemporanea)
Buongiorno a tutti. Mi hanno regalato da poco un paio di Aurora 88 slim, il benefattore è una persona che le possedeva e dopo averle usate pochissimo me le ha cedute. Vi propongo una telegrafica recensione, che, anticipo subito, non è delle più lusinghiere. Non tanto per la qualità della scrittura, che è sufficiente, ma perché in effetti si tratta di un modello senza infamia e senza lode. Cominciamo dall'estetica: le due penne sono identiche, cambia solo il cappuccio che in una è placcato oro e nell'altra in resina nera. Per qualche misteriosa ragione in quest'ultima la scritta "Aurora" sulla vera del cappuccio è incisa in corsivo, nell'altra in stampatello. Il diametro non è proprio slim, come il nome commerciale suggerisce : è sottile rispetto alla Big, ma si mantiene nella norma. L'aspetto è piuttosto dimesso, plastica nera e un solo anello dorato sul codale. Il cappuccio è a incastro, niente di che: anzi, tutto lascia pensare che nell'uso intensivo si allenterà. Il pennino in oro 14 Kt senza troppe decorazioni è un M abbondante, buono il flusso ma la sensazione che restituisce è di una certa rigidità. Disturba vedere che la sua foggia è identica a quello della Y e della Style, modelli di fascia più economica. Anzi sembra del tutto preciso a quello della Y De Luxe. Ulteriore sensazione di economicità si ricava dal sistema di alimentazione: svitata la sezione ecco che salta fuori un pessimo converter a incastro, che si inserisce debolmente nel suo alloggio: avrebbero potuto farlo a vite. Nel complesso si tratta di una penna che starebbe bene in mano a un non appassionato, il classico oggetto "da regalo", pratico ma senza fascino. Il lato peggiore però è il prezzo: vicino ai 400 euro, cifra per la quale ci si aspetta come minimo cappuccio a vite e stantuffo. A conti fatti, dopo averla testata per un pò l'unico commento che si può fare è un "niente di che", accompagnato da un'alzata di spalle!
- maxpop 55
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Piccola recensione Aurora 88 slim
Grazie per la tua recensione, anche conoscendo bene la penna, avrei gradito qualche foto soprattutto dei punti da te citati.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Hai ragione, e me ne scuso: provvederò presto, diciamo non appena le riesumerò dal cassetto dove sono state posteggiate
- maxpop 55
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Benissimo
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Piccola recensione Aurora 88 slim
Ciao Paolo, ho letto la tua breve recensione e non mi sento di sottoscriverla in toto: la 88 slim ha ( come la maggior parte di altri marchi ) componentistica condivisa con modelli superiori ed inferiori per ovvie ragioni di economia di scala, ma dalla tua descrizione ne esce come una stilografia da regalo per non appassionati....non sei un pò troppo severo ?
Il fatto poi, che una penna costosa debba avere obbligatoriamente il meccanismo a stantuffo è un'altra considerazione sulla quale non concordo pienamente.
Che Aurora faccia pagare i suoi modelli a caro prezzo sono daccordo, ma in fondo questa è una penna che nella versione black ha un prezzo di listino poco superiore ai 300 euro e si trova comunemente offerta dai negozianti a cifre ribassate.
Pensa che la rigidità strutturale che descrivi, per me invece è un pregio,...ma questo è solo il mio pensiero con il massimo rispetto della tua opinione,....il forum è bello per questo, no ?
ciao
stefano
Il fatto poi, che una penna costosa debba avere obbligatoriamente il meccanismo a stantuffo è un'altra considerazione sulla quale non concordo pienamente.
Che Aurora faccia pagare i suoi modelli a caro prezzo sono daccordo, ma in fondo questa è una penna che nella versione black ha un prezzo di listino poco superiore ai 300 euro e si trova comunemente offerta dai negozianti a cifre ribassate.
Pensa che la rigidità strutturale che descrivi, per me invece è un pregio,...ma questo è solo il mio pensiero con il massimo rispetto della tua opinione,....il forum è bello per questo, no ?
ciao
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Piccola recensione Aurora 88 slim
Apprezzo particolarmente l'intervento di Stefano: forse l'ho liquidata con troppa severità di giudizio. Il vero è che 400 euro sono una somma ragguardevole e, di fatto, giustificherebbero un minimo di appeal. Fatte le debite proporzioni, concesso tutto quello che deve concedersi, con la medesima somma si ottengono penne di livello - credo - migliore: qualche esempio. Si resta in casa Aurora con la Hastil, che può non piacere, ma ha un "senso" diverso dalla sorella minore della 88 Big. Pelikan offre la M400 che è una gran bella penna. Prima che chiudesse battenti si poteva puntare su una Omas Milord Cruise, che sarà pure a converter ma si fregia di un nome imparagonabile ad Aurora per storia e "credito" collezionistico. Sapete qual è il problema, che la 88 slim fa tanto Mont Blanc 144-145: sarà che non amo per nulla le MB, ambite da quasi tutti ma a mio giudizio troppo imitate e inflazionate. Insomma, se devo spendere 400 o 300 euro mi attendo un prodotto con componentistica dedicata, e non in comune con modelli diversi. Si trae infinita soddisfazione da una 88 Vintage, per possedere la quale occorre un terzo di quello che occorre per comprare la slim. Il fatto, poi, che i commercianti che le hanno pratichino sconti notevoli (a Palermo c'è una cartoleria dove quella con il cappuccio dorato la vendono a 160 euro partendo da un vecchio prezzo di 200) la dice lunga, secondo me, sul successo commerciale del modello.
- maxpop 55
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Io credo che ognuno di noi abbia un giudizio su una penna che può differire da quello degli altri, cosa c'è di più bello?
"il mondo è bello perchè vario"
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Piccola recensione Aurora 88 slim
Non posso condividere questa granitica affermazionePaolo79 ha scritto:............. ma si fregia di un nome imparagonabile ad Aurora per storia e "credito" collezionistico..........
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Il risultato del confronto Omas / Aurora sul piano collezionistico però è spesso sbilanciato a favore della prima. Non mi pare di vedere la stessa considerazione generale...le Omas mi sembrano più desiderate e più quotate. Chiaramente è una valutazione "alla grossa", forse influenzata dal fatto che la fascia bassa di Omas non è così ampia come quella di Aurora.
Facciamo un esempio limitato ai modelli di produzione ordinaria, con esclusione quindi di serie speciali e limitate: una qualsiasi Milord, Ogiva e simili si fa pagare sempre più di una 88 o di una Hastil. Sulla fascia media una 620 con pennino dorato non fa fatica a superare la 98 con pennino oro o altri modelli analoghi. Questa sfasatura avrà pure una causa: maggiore distribuzione di Aurora (e quindi maggior numero di pezzi in circolazione) o costruzione più artigianale di Omas?
Facciamo un esempio limitato ai modelli di produzione ordinaria, con esclusione quindi di serie speciali e limitate: una qualsiasi Milord, Ogiva e simili si fa pagare sempre più di una 88 o di una Hastil. Sulla fascia media una 620 con pennino dorato non fa fatica a superare la 98 con pennino oro o altri modelli analoghi. Questa sfasatura avrà pure una causa: maggiore distribuzione di Aurora (e quindi maggior numero di pezzi in circolazione) o costruzione più artigianale di Omas?
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Piccola recensione Aurora 88 slim
Ma ti riferisci alla produzione moderna?
Perché io ho due 88 d'epoca, una 88 "pubblicitaria" e una 88P: entrambe hanno un pennino vellutato con un piacere di scrittura impagabile. Non mi ci trovavo minimamente nella tua descrizione! Ma su quelle "moderne" non mi pronuncio.
Perché io ho due 88 d'epoca, una 88 "pubblicitaria" e una 88P: entrambe hanno un pennino vellutato con un piacere di scrittura impagabile. Non mi ci trovavo minimamente nella tua descrizione! Ma su quelle "moderne" non mi pronuncio.
Massimo Bacilieri
Omas Extra 620, Pelikan M250, Aleph n.79, Aurora... troppe
Omas Extra 620, Pelikan M250, Aleph n.79, Aurora... troppe
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Mi riferisco solo alla produzione contemporanea : la mia penna preferira è, infatti, una 88P che non cambierei con nessun'altra.
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Giorgio, mi hai anticipato, ho pensato la stessa cosa anch'io.rolex hunter ha scritto:Non posso condividere questa granitica affermazionePaolo79 ha scritto:............. ma si fregia di un nome imparagonabile ad Aurora per storia e "credito" collezionistico..........
Non sono un esperto del marchio, ma la Superna, l'Asterope, la Topolino o la Biancaneve, solo per citare alcuni modelli, oppure l?Etiopia mi pare siano di un certo rilievo collezionistico.Paolo79 ha scritto: Il risultato del confronto Omas / Aurora sul piano collezionistico però è spesso sbilanciato a favore della prima.
Sulla recensione nulla da eccepire, probabilmente è come dici, cioè una penna senza infamia e senza lode, sul prezzo francamente non saprei, però confrontare una penna nuova, ancora in produzione, con una penna d'antan, dichiarando che quest'ultima è meglio e costa una frazione della nuova mi sembra un ragionamento capzioso.
Probabilmente sarebbe più giusto un confronto con altre penne, nuove, dello stesso segmento, se così si può dire.
Nicolò
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Piccola recensione Aurora 88 slim
Ottima obiezione, che raccolgo subito e provo a sviluppare: la 8 slim cappuccio placcato oro costa (credo) 450 euro.
Con circa 50 euro in più o meno abbiamo la MB 145: brand che può risultare antipatico ma "tiene" il prezzo molto bene.
Con 100 euro in meno c'è la Pelikan M400, stantuffo e bellissimo pennino.
Con 100 euro in più c'è la 88 Big a stantuffo.
Le eccellenti Pilot e Sailor forse sono ancora più economiche e, si dice, non abbiano rivali in quanto a qualità di scrittura.
Di fronte a queste rivali 450 euro per una cartuccia / converter che si avvicina ad un modello di tutt rispetto come la Big non sono un po' troppi? Quanti di voi la consiglierebbero per un acquisto? Io ho fatto questa domanda in un altro post e tutti mi hanno caldamente indirizzato verso la Big. Se magari costasse sui 200 euro non avrei obiettato alcunché, ma ripeto: a parte la qualità sufficiente e il pennino in oro mi sembra di gran lunga sovraprezzata.
Con circa 50 euro in più o meno abbiamo la MB 145: brand che può risultare antipatico ma "tiene" il prezzo molto bene.
Con 100 euro in meno c'è la Pelikan M400, stantuffo e bellissimo pennino.
Con 100 euro in più c'è la 88 Big a stantuffo.
Le eccellenti Pilot e Sailor forse sono ancora più economiche e, si dice, non abbiano rivali in quanto a qualità di scrittura.
Di fronte a queste rivali 450 euro per una cartuccia / converter che si avvicina ad un modello di tutt rispetto come la Big non sono un po' troppi? Quanti di voi la consiglierebbero per un acquisto? Io ho fatto questa domanda in un altro post e tutti mi hanno caldamente indirizzato verso la Big. Se magari costasse sui 200 euro non avrei obiettato alcunché, ma ripeto: a parte la qualità sufficiente e il pennino in oro mi sembra di gran lunga sovraprezzata.
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Mi pare che la 88Slim in resina stia sui 300-350€ (sto andando a memoria). Sui 450€ riesci a trovare nuova la 88Big in resina. A me non dispiacciono le penne a cartucce/converter, ma se povessi prendere una Aurora, allo stesso prezzo (anche se non ha il cappuccio placcato oro) prenderei la 88BigPaolo79 ha scritto:Ottima obiezione, che raccolgo subito e provo a sviluppare: la 8 slim cappuccio placcato oro costa (credo) 450 euro.
Con circa 50 euro in più o meno abbiamo la MB 145: brand che può risultare antipatico ma "tiene" il prezzo molto bene.
Con 100 euro in meno c'è la Pelikan M400, stantuffo e bellissimo pennino.
Con 100 euro in più c'è la 88 Big a stantuffo.
Le eccellenti Pilot e Sailor forse sono ancora più economiche e, si dice, non abbiano rivali in quanto a qualità di scrittura.
Di fronte a queste rivali 450 euro per una cartuccia / converter che si avvicina ad un modello di tutt rispetto come la Big non sono un po' troppi? Quanti di voi la consiglierebbero per un acquisto? Io ho fatto questa domanda in un altro post e tutti mi hanno caldamente indirizzato verso la Big. Se magari costasse sui 200 euro non avrei obiettato alcunché, ma ripeto: a parte la qualità sufficiente e il pennino in oro mi sembra di gran lunga sovraprezzata.
Ti confermo che le Sailor, le Pilot e le Platinum (già dai modelli economici da pochi euro con pennino in acciaio) scrivono, per gusto personale, in maniera impeccabile.
Massimo
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Piccola recensione Aurora 88 slim
Intendiamoci: la 88 Slim non è una penna che si può definire "scadente". Al contrario: come tutti i prodotti Aurora la qualità dei materiali è evidente. Solo che a mio parere costa troppo. La veemenza con cui ho espresso il concetto - oltre ad essere una deformazione professionale - deriva dalla mancata associazione tra aspetto e costo. La Montblanc 144/145 forse può suscitare identica sensazione. Il marchio tradizionalmenre alto, rinomato e - purtoppo - nel mirino dei falsari, quasi sempre impuniti, contribuisce però a bilanciare quel pizzico di sorpresa che si condensa nella domanda: che avrà di speciale? Aurora è un brand non da meno rispetto a Monblanc però nell'immaginario collettivo italiano è associato anche a prodotti più economici e di larga diffusione. Forse il contenimento dei costi aiuterebbe e incentiverebbe l'acquisto di un modello, la.Slim, che mentre scrivo qui comunque tengo in mano, e magari piano piano mi ci affeziono pure!!