Ora, l'unica differenza che avevo con il mio compagno di banco, è il fatto che io sia mancino. E nel delirio pre-universitario, durante l'approvvigionamento di altre decine di penne (atlantis, per questo tentativo) ho realizzato: può essere il modo di scrittura dei mancini una condanna per la vita di normalissime penne?
Ho pensato solo a due motivi elementari, ma per dimostrarli ne so sicuramente meno di voi:
- Il sudore di una mano che, per evitare di sporcarcisi di inchiostro, si posiziona nella parte inferiore rispetto a dove si scrive, o in una posizione di mezzo che invade comunque le righe ancora da utilizzare (come nel mio caso): magari quel sudore, quando alla riga dopo ci si passa necessariamente sopra, danneggia pian piano l'andamento della sferetta, o compromette la fluidità dell'inchiostro;
- La dannazione propria dei mancini, cioè l'inclinazione con cui si scrive che, a meno che non si voglia scrivere in arabo, porta necessariamente i mancini a "spingere" la penna contro il foglio per riuscire a scrivere verso destra con successo, invece che farla semplicemente scorrere, come quella fortunata maggioranza di destrimani che hanno la cultura dell'alfabeto latino dalla loro parte (lo dico con rispetto ma con invidia
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Detto questo, compatirò il mio mistero per tutte queste penne che hanno odio profondo per me, e lascio a voi maggiori considerazioni - e magari una risposta più sensata alla "dannazione" dell'io mancino.
Grazie in anticipo per aver letto tutto questo!
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