Scusa Alessandro ma sulla cosiddetta "usura" del pennino sulla carta non sono per niente d'accordo...vikingo60 ha scritto:In effetti esistono inchiostri fluidi ed inchiostri "secchi" che ,almeno per il colore nero,costituiscono ormai la maggioranza.E' chiaro che l'inchiostro fluido "trapassa" di più la carta,ma i vantaggi per il pennino sono molti,tra cui la minore usura.Rampa ha scritto:Ho notato che i suddetti Pigna Monocromo mostrano caratteristiche di resistenza migliori con gli inchiostri delle cartucce Parker e Sheaffer, in poche parole il problema sussiste solo con l'inchiostro Diamine. Nel frattempo ho appreso che esistono inchiostri più o meno "umidi" o "fluidi", e il Diamine sembra fare parte di questa categoria. Come pure certe penne di fascia media o alta, complice il caricamento a pistone, in unione di detti inchiostri "umidi" producono un flusso piuttosto imponente, quindi è necessaria una carta ad hoc. Paradossalmente, per un ignorante in materia come il sottoscritto, quello che mi appariva un difetto con il senno del poi si capisce che ad una buona penna e ad un inchiostro di qualità, non può corrispondere una carta qualsiasi.
Credo che tu possa scrivere circa un milione di fogli con una penna, dal flusso abbondante, caricata col Pelikan 4001 Brilliant Black, senza avere problemi di usura della capsulina di iridio posta sulla punta di qualsiasi penna...
Credo che gli unici problemi possano derivare dalla corrosione sui pennini di penne usate poco e mai pulite...