Andrea_R ha scritto:Visto, capisco meglio quello che vuoi dire e sì potrebbe essere una tendenza per rendere le stilografiche più "BP user frendly" ma non facciamo passare il baby's bottom per la normalià e nemmeno per una feature, rimane un difetto, un appassionato si aspetta che la sua penna scriva inclinata (non perpendicolare al foglio) e senza pressione, altrimenti se devo tenere la penna in verticale e premere come un dannato non ho nessun vantaggio rispetto ad una normale biro. Se provassi a fare quello che hai fatto tu con una Falcon o con pennino Sailor i rebbi stracciano la carta o si impuntano e forse si piegano pure se premo abbastanza forte e provo a trascinare perchè non è così che una stilografica andrebbe usata. Tutto ciò avvalora ancora di più quello che penso e che è trapelato prima, ovvero che la Montblanc fa ottime penne ma un appassionato per quanto detto prima preferisce altro.
Dopotutto non è che un pennino un pennino rigido levigato normalmente (senza baby's bottom) non riesca a scrivere con la pressione di una biro come hai dimostrato tu con la Delta.
...ho acquistato da poco una penna nella quale avevo riposto molteplici aspettative: Montblanc Rouge & Noir, pennino F. Una volta caricata con Aurora black (inchiostro che uso per collaudare le nuove stilografiche), ho effettuato una prova di scrittura su carta puntinata Rhodia. Risultato? False partenze ed Inceppamenti continui. Si può facilmente immaginare la mia attuale delusione ....dopo più di tre tentativi, ancora non credo ai miei occhi. Se non correggessi il testo, esso risulterebbe d'incomprensibile lettura. Su casta liscia, dunque, il pennino sembra letteralmente scivolare senza lasciar traccia. Su carta ordinaria invece - vale a dire su carta più grezza/ruvida della "liscia" Rhodia - ciò non succede quasi mai o comunque con frequenze del tutto accettabili. Inoltre: il pennino F ha comunque un tratto comparabile ad un M e, su carta ordinaria, naturalmente "spiuma" (mi pare si dica così).
Dunque? Ho pensato di usare un altro inchiostro, come il Pelikan 4001. Non l'ho ancora impiegato finora poiché temo intasamenti. Tuttavia la logica mi suggerirebbe che un flusso meno abbondante potrebbe aumentare la probabilità d'inceppamenti. Ho cambiato posizione ed aumentato di poco la pressione....sembra migliorare....Resta di fatto che, almeno per me, usare una penna come fosse uno stilo è del tutto innaturale. Francamente non so più a cosa appellarmi. Tempo fa mi successe qualcosa di simile con una Sheaffer Targa, il che mi fece abbandonare questo strumento di scrittura per quasi 25 anni. Poi, un ritorno di fiamma, mi fece scoprire le Pelikan M800, Lamy 2000, Delta DV, e la Visconti HS (la mia preferita) con le quali non mi è capitato di registrare esperienze tanto frustranti.
Solo per condividere....
Saluti,
A.