Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Visconti: una bella serie di domande
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Visconti: una bella serie di domande
M'è presa la fissa della Visconti Van Gogh, modello "Starry Night"; qualcuno conosce i modelli di quella serie?
Ho notato da alcune foto trovate in rete che alcuni pennini presentavano due fori -per rendere più flessibile il pennino, con scarsi risultati però-, altre invece avevano solo un foro sagomato a "mezza luna". Che vantaggi tecnici garantiscono questi due differenti stili? O si tratta solo di estetica?
Ovviamente vorrei sapere se secondo voi il rapporto qualità/prezzo regge con questo modello; ho letto su questo forum un post di un ragazzo a cui la penna si è "stappata" come una bottiglia di spumante, addirittura...
In ultimo, ho notato che dal sito X da dove vorrei acquistare la penna non mi viene spedito il converter con la penna, ma solo la cartuccia; vale la pena acquistare il converter? Non mi conviene lavare la cartuccia e caricarci dentro l'inchiostro che preferisco con la siringa? Mi ispira il blue-black Pelikan con quelle sfumature di blu sul corpo della penna... magari un bel tratto M; qui l'altra mia domanda -sì, sono prolisso-. Per il flusso della penna, il tratto M sarebbe esagerato o potrebbe andar bene?
Grazie a chi avrà la pazienza di rispondere ad un neofita che parla troppo
Ho notato da alcune foto trovate in rete che alcuni pennini presentavano due fori -per rendere più flessibile il pennino, con scarsi risultati però-, altre invece avevano solo un foro sagomato a "mezza luna". Che vantaggi tecnici garantiscono questi due differenti stili? O si tratta solo di estetica?
Ovviamente vorrei sapere se secondo voi il rapporto qualità/prezzo regge con questo modello; ho letto su questo forum un post di un ragazzo a cui la penna si è "stappata" come una bottiglia di spumante, addirittura...
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Visconti: una bella serie di domande
Posseggo una Van Gogh Room in Arles e una Michelangelo Back to black, che, a parte il colore è la stessa penna.Kokosko ha scritto:M'è presa la fissa della Visconti Van Gogh, modello "Starry Night"; qualcuno conosce i modelli di quella serie?
Ho notato da alcune foto trovate in rete che alcuni pennini presentavano due fori -per rendere più flessibile il pennino, con scarsi risultati però-, altre invece avevano solo un foro sagomato a "mezza luna". Che vantaggi tecnici garantiscono questi due differenti stili? O si tratta solo di estetica?
La Van Gogh ha il pennino fine, con il foro a mezzaluna, come la Michelangelo.
Sono pennini rigidi, che scrivono bene, in maniera decisamente scorrevole.
Sono belle penne, ben realizzate. Se acquistate in un normale venditore, fisico o sulla rete, avresti la garanzia, perciò non starei a preoccuparmi di strani avvenimenti. Sfrutta se riesci qualche sconto, compresi quelli del Forum.Kokosko ha scritto:Ovviamente vorrei sapere se secondo voi il rapporto qualità/prezzo regge con questo modello; ho letto su questo forum un post di un ragazzo a cui la penna si è "stappata" come una bottiglia di spumante, addirittura...
Guarda, il tratto fine Visconti è un fine europeo, quindi tende a un medio-fine. Il medio direi che è un medio pieno, non particolarmente esagerato, anzi...Kokosko ha scritto:In ultimo, ho notato che dal sito X da dove vorrei acquistare la penna non mi viene spedito il converter con la penna, ma solo la cartuccia; vale la pena acquistare il converter? Non mi conviene lavare la cartuccia e caricarci dentro l'inchiostro che preferisco con la siringa? Mi ispira il blue-black Pelikan con quelle sfumature di blu sul corpo della penna... magari un bel tratto M; qui l'altra mia domanda -sì, sono prolisso-. Per il flusso della penna, il tratto M sarebbe esagerato o potrebbe andar bene?
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Se il canale di vendita è ufficiale tutte le Van Gogh sono dotate di converter. Usa cartucce internazionali (tipo Pelikan). Io la prenderei con il converter.
Buona scelta. Ciao.
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Visconti: una bella serie di domande
E' una vita che nessuno mi chiama ragazzo, grazie!
Quella stappata non è una stilografica ma una sfera. Dopo l'intervento direttamente in fabbrica, ben fuori garanzia e gratuitamente (con caffé offerto), continua ad essere maltrattata e a funzionare egregiamente.
Andiamo alle domande specifiche.
I gruppi scrittura di quel genere sono piuttosto generosi, almeno quelli in mio possesso. Il calibro del tratto dipende da vari fattori: carta, modo di scrivere, flusso, etc. Il 4001 Pelikan è un inchiostro piuttosto "misurato", e tenderà a restringere un tratto M (nella mia Van Gogh lo fece). Considerando che non premi quando scrivi, che userai carta di vari tipi, e che i pennini Visconti di gradazione F si possono trovare con calibro addirittura maggiore degli M (è uno dei motivi che mi ha allontanato dalla marca), direi che la scelta di un M o un F è indifferente.
Quella stappata non è una stilografica ma una sfera. Dopo l'intervento direttamente in fabbrica, ben fuori garanzia e gratuitamente (con caffé offerto), continua ad essere maltrattata e a funzionare egregiamente.
Andiamo alle domande specifiche.
Quello a due fori, che posseggo e ho montato proprio sulla Van Gogh mini, ha sostituito l'originario pennino gradazione M, non più adatto alla mia scrittura. Funziona benino, ma è piuttosto "graffiante" (almeno il mio) rispetto a pennini comuni, e francamente non mi fa impazzire. Per il resto, più che di flessibilità parlerei di molleggiamento.Kokosko ha scritto:M'è presa la fissa della Visconti Van Gogh, modello "Starry Night"; qualcuno conosce i modelli di quella serie?
Ho notato da alcune foto trovate in rete che alcuni pennini presentavano due fori -per rendere più flessibile il pennino, con scarsi risultati però-, altre invece avevano solo un foro sagomato a "mezza luna". Che vantaggi tecnici garantiscono questi due differenti stili? O si tratta solo di estetica?
Quando si tratta di rapporto qualità/prezzo ho difficoltà a rispondere, perché uno dei due parametri non è oggettivo, potendo essere anche molto differente da persona a persona, Infatti, mentre il prezzo è un parametro noto e non soggetto a interpretazioni, la mia stima della qualità può differire anche sensibilmente dalla tua. Per il peso che IO do alla qualità, ritengo che le attuali Van Gogh siano più che sovraprezzate, e quindi con un rapporto qualità/prezzo - nel migliore dei casi - sfavorevole. Troverai sicuramente, tuttavia, altri che la trovano deliziosa e convenientissima.Kokosko ha scritto:Ovviamente vorrei sapere se secondo voi il rapporto qualità/prezzo regge con questo modello; ho letto su questo forum un post di un ragazzo a cui la penna si è "stappata" come una bottiglia di spumante, addirittura...
Il lavaggio della cartuccia è ovviamente fattibilissimo, ma dopo alcune cariche l'imboccatura può allargarsi troppo, e in certi casi lesionarsi, allagandoti letteralmente il foglio. A me è capitato, in un paio di casi alla prima ricarica, sempre e solo con cartucce vuote MontBlanc, la cui plastica evidentemente è un pò più rigida delle altre. Se hai intenzione di usarla molto, credo che la spesa minima di un converter sia un'ottima idea.Kokosko ha scritto:In ultimo, ho notato che dal sito X da dove vorrei acquistare la penna non mi viene spedito il converter con la penna, ma solo la cartuccia; vale la pena acquistare il converter? Non mi conviene lavare la cartuccia e caricarci dentro l'inchiostro che preferisco con la siringa? Mi ispira il blue-black Pelikan con quelle sfumature di blu sul corpo della penna... magari un bel tratto M; qui l'altra mia domanda -sì, sono prolisso-. Per il flusso della penna, il tratto M sarebbe esagerato o potrebbe andar bene?
Grazie a chi avrà la pazienza di rispondere ad un neofita che parla troppo
I gruppi scrittura di quel genere sono piuttosto generosi, almeno quelli in mio possesso. Il calibro del tratto dipende da vari fattori: carta, modo di scrivere, flusso, etc. Il 4001 Pelikan è un inchiostro piuttosto "misurato", e tenderà a restringere un tratto M (nella mia Van Gogh lo fece). Considerando che non premi quando scrivi, che userai carta di vari tipi, e che i pennini Visconti di gradazione F si possono trovare con calibro addirittura maggiore degli M (è uno dei motivi che mi ha allontanato dalla marca), direi che la scelta di un M o un F è indifferente.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Mightyspank sei stato gentilissimo, grazie!
Beh le passioni tengono l'anima giovane, quindi va bene così, ragazzo!Monet63 ha scritto:E' una vita che nessuno mi chiama ragazzo, grazie!
Giustissima considerazione, la terrò bene a mente in futuroMonet63 ha scritto: Quando si tratta di rapporto qualità/prezzo ho difficoltà a rispondere, perché uno dei due parametri non è oggettivo, potendo essere anche molto differente da persona a persona, Infatti, mentre il prezzo è un parametro noto e non soggetto a interpretazioni, la mia stima della qualità può differire anche sensibilmente dalla tua. Per il peso che IO do alla qualità, ritengo che le attuali Van Gogh siano più che sovraprezzate, e quindi con un rapporto qualità/prezzo - nel migliore dei casi - sfavorevole. Troverai sicuramente, tuttavia, altri che la trovano deliziosa e convenientissima.
Sì in effetti la userei ogni giorno o quasi, scrivendo per ore con pochissime pause... questa è la vita del liceale, e non può che diventare ancora più tosta quando sarò all'Università! Converter sia, non voglio far danni con la cartuccia; è una spesa che si ripaga nel tempo in termini di qualità e affidabilità, mi fai intendereMonet63 ha scritto: Il lavaggio della cartuccia è ovviamente fattibilissimo, ma dopo alcune cariche l'imboccatura può allargarsi troppo, e in certi casi lesionarsi, allagandoti letteralmente il foglio. A me è capitato, in un paio di casi alla prima ricarica, sempre e solo con cartucce vuote MontBlanc, la cui plastica evidentemente è un pò più rigida delle altre. Se hai intenzione di usarla molto, credo che la spesa minima di un converter sia un'ottima idea.
Nel dubbio allora penso opterò per un M, per andare sul sicuro. In un primo momento ho pensato allo Stub, però mi sento ancora troppo inesperto... magari dovrei provare a prenderlo per la mia Lamy Safari, così da poterlo "studiare" prima di fare un acquisto più "importante" con un pennino del genere; pensi sia una riflessione valida?Monet63 ha scritto: I gruppi scrittura di quel genere sono piuttosto generosi, almeno quelli in mio possesso. Il calibro del tratto dipende da vari fattori: carta, modo di scrivere, flusso, etc. Il 4001 Pelikan è un inchiostro piuttosto "misurato", e tenderà a restringere un tratto M (nella mia Van Gogh lo fece). Considerando che non premi quando scrivi, che userai carta di vari tipi, e che i pennini Visconti di gradazione F si possono trovare con calibro addirittura maggiore degli M (è uno dei motivi che mi ha allontanato dalla marca), direi che la scelta di un M o un F è indifferente.
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Validissima. Oltretutto gli stub per la Lamy Safari sono eccezionali e vanno benissimo.Kokosko ha scritto: Nel dubbio allora penso opterò per un M, per andare sul sicuro. In un primo momento ho pensato allo Stub, però mi sento ancora troppo inesperto... magari dovrei provare a prenderlo per la mia Lamy Safari, così da poterlo "studiare" prima di fare un acquisto più "importante" con un pennino del genere; pensi sia una riflessione valida?
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Io possiedo solo una Visconti ed è un'edizione speciale, per cui non escludo che il calibro del pennino non sia almeno leggermente diverso dalla produzione ordinaria. Premesso questo, il tratto F che possiedo mi sembra più abbondante dell'M in acciao della Safari.
Riccardo
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Addirittura... e pensare che la Safari non va stretta coi suoi pennini, è abbastanza "generosa"stanzarichi ha scritto:Io possiedo solo una Visconti ed è un'edizione speciale, per cui non escludo che il calibro del pennino non sia almeno leggermente diverso dalla produzione ordinaria. Premesso questo, il tratto F che possiedo mi sembra più abbondante dell'M in acciao della Safari.
Allora dai, sarà interessante fare questa nuova esperienza con gli Stub. Grazie mille!Monet63 ha scritto:Validissima. Oltretutto gli stub per la Lamy Safari sono eccezionali e vanno benissimo.
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Ripeto, prendi tutto col beneficio del dubbio eh: è l'unica Visconti che possiedo ed è una EL, non so se valga come regola o come eccezione. Aggiungo anche che, per quanto abbondante, è una penna che adoroKokosko ha scritto:Addirittura... e pensare che la Safari non va stretta coi suoi pennini, è abbastanza "generosa"stanzarichi ha scritto:Io possiedo solo una Visconti ed è un'edizione speciale, per cui non escludo che il calibro del pennino non sia almeno leggermente diverso dalla produzione ordinaria. Premesso questo, il tratto F che possiedo mi sembra più abbondante dell'M in acciao della Safari.
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Mi scuso per la ingenuità mia e della domanda, ma le Visconti, oltre ad essere belle, vanno veramente cosi bene?
In effetti mi piace parecchio la Rembrant...
In effetti mi piace parecchio la Rembrant...
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Per quella che è la mia esperienza, no. Come sempre è pieno di gente che invece ha avuto esperienze diverse dalle mie, e te le consiglierà (giustamente) a occhi chiusi.Omega ha scritto:Mi scuso per la ingenuità mia e della domanda, ma le Visconti, oltre ad essere belle, vanno veramente cosi bene?
In effetti mi piace parecchio la Rembrant...
Io non sopporto l'impossibilità di avere una giusta scalatura nelle misure dei pennini (vedi risposte precedenti); mi riferisco unicamente a pennini in acciaio, perché i loro in altri materiali non li conosco.
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Umberto Saba
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hanno un flusso mooooolto abbondanto, se ti piacciono i pennini giapponesi o tratti fini non sono le penne che fanno per te nè quelle con i pennini in acciaio nè quelle con i pennini in palladioMonet63 ha scritto:Per quella che è la mia esperienza, no. Come sempre è pieno di gente che invece ha avuto esperienze diverse dalle mie, e te le consiglierà (giustamente) a occhi chiusi.Omega ha scritto:Mi scuso per la ingenuità mia e della domanda, ma le Visconti, oltre ad essere belle, vanno veramente cosi bene?
In effetti mi piace parecchio la Rembrant...
Io non sopporto l'impossibilità di avere una giusta scalatura nelle misure dei pennini (vedi risposte precedenti); mi riferisco unicamente a pennini in acciaio, perché i loro in altri materiali non li conosco.
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Andrea, quelli in oro li hai provati?Andrea_R ha scritto: hanno un flusso mooooolto abbondanto, se ti piacciono i pennini giapponesi o tratti fini non sono le penne che fanno per te nè quelle con i pennini in acciaio nè quelle con i pennini in palladio
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solo un 14carati che adesso è nelle sapienti mani di un altro membro del forum, dichiarato Fine ma sicuramente un Medio pienoMonet63 ha scritto:Andrea, quelli in oro li hai provati?Andrea_R ha scritto: hanno un flusso mooooolto abbondanto, se ti piacciono i pennini giapponesi o tratti fini non sono le penne che fanno per te nè quelle con i pennini in acciaio nè quelle con i pennini in palladio
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Io ne ho provato diversi e riporto le esperienze.
Van Gogh acciaio fine. Molto scorrevole e piacevole da usare. Un fine abbondante.
Michelangelo acciaio nero. Medio, buona scorrevolezza, inferiore però al precedente per qualche momento di "skipping".
Oro 14k M di una Opera Master : bellissimo pennino, grande, molleggiato, direi eccellente.
Palladio 23k di una Metropolitan: medio, scorrevolezza assoluta e burrosa. La portata dell'alimentatore è molto abbondante, non per amanti di stitiche penne giapponesi (scherzo....).
Rembrandt con pennino calligrafico tagliato, in acciaio. Buone prestazioni su strada; va ovviamente utilizzato con maggiore lentezza. Lo uso spesso per usi particolari che richiedono scritture calligrafiche.
Van Gogh acciaio fine. Molto scorrevole e piacevole da usare. Un fine abbondante.
Michelangelo acciaio nero. Medio, buona scorrevolezza, inferiore però al precedente per qualche momento di "skipping".
Oro 14k M di una Opera Master : bellissimo pennino, grande, molleggiato, direi eccellente.
Palladio 23k di una Metropolitan: medio, scorrevolezza assoluta e burrosa. La portata dell'alimentatore è molto abbondante, non per amanti di stitiche penne giapponesi (scherzo....).
Rembrandt con pennino calligrafico tagliato, in acciaio. Buone prestazioni su strada; va ovviamente utilizzato con maggiore lentezza. Lo uso spesso per usi particolari che richiedono scritture calligrafiche.
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coff coffMightyspank ha scritto: Palladio 23k di una Metropolitan: medio, scorrevolezza assoluta e burrosa. La portata dell'alimentatore è molto abbondante, non per amanti di stitiche penne giapponesi (scherzo....).
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Il problema è che hai ragione. Comunque se amate i pennini abbondanti le Visconti alle europee non hanno nulla da invidiare alle altre europee, l'inconsistenza delle misure è la stessa