Progetto ripristino Vacumatic
- zoniale
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- Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
- La mia penna preferita: Tutte, troppe, anni '40 - '60
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: Varese (circa)
- Gender:
Progetto ripristino Vacumatic
Esperti del forum a me!
Preambolo:
Notato qualche mese fa l’interesse di mio figlio neo-universitario per le stilografiche ho pensato di vedere in giro cosa ci fosse e cosa potessi regalargli al primo bel voto. Sono capitato – tra l’altro – su codesto forum, ho girato un po’ per ebay e siti simili e mi è finito per nascere un certo interesse per le penne stilografiche. In realtà non ho mai smesso di utilizzare, sin dalla 1° elementare le Pelikano (ne ho ancora 6 del modello P460 di scorta) e sporadicamente di più lussuose che nel frattempo mi sono state regalate.
Ho comprato qua e là qualche penna “vecchia” tra quelle più diffuse, per provare l’effetto che faceva scriverci e mi sono innamorato di una Conway Stewart vecchiotta con un pennino morbido che scorre come fosse sulla seta. Di Conway adesso ne ho tre e, grazie al forum e grazie a YouTube, ci so mettere le mani, so aprirle, cambiare il sacchetto, estrarre ed aggiustare il pennino, eccetera.
Quindi, colto da hybris e trovata una occasione su ebay, mi sono fatto arrivare una Vacumatic dalla Sardegna. Sapevo che c’era da lavorare e, in fondo, la penna è anche in condizioni migliori di quel che temevo.
La paziente:
Utilizzando le informazioni di Richard Binder sono arrivato a determinare che si tratta di una Parker Vacumatic “Debutante” (ovvero il modello più piccolino) in versione “Laminated Black (1935-1948)” prodotta in USA.
Prima questione: la data di nascita
Secondo la pagina dedicata alla Vacumatic da Binder, la clip di questa mia senza stella e senza diamante dovrebbe farla risalire al periodo 1937 – 1939 ma sempre secondo Binder, il plunger (pistone della pompa) di plastica come sulla mia penna è stato introdotto solo in tempo di guerra, nel 1942. Mi stupirei di trovarmi di fronte a un miscuglio. Gli esperti cosa ne pensano?
Seconda questione: il pennino da raddrizzare
Come noterete dalla foto sopra la penna si deve essere fatta a suo tempo un bel tuffo di testa, che ha fatto si che finisse dimenticata in un cassetto e che arrivasse in condizioni accettabili fino a noi.
Penso che la situazione non sia compromessa e che occorra piegare in su di 15-20° i rebbi. Io ho già fatto dei piccoli aggiustaggi a pennini d’oro 14ct, spostandone le punte dei rebbi di non più di mezzo millimetro. Una cosa così non l’ho mai fatta e di tutorial non ne ho trovati. Ovviamente lo smonterei a procederei solo a pennino smontato al raddrizzamento. Ma voi come procedereste: a mano nuda, piano piano o utilizzando strumenti (costosetti) come questi: O ancora inventandovi qualcosa che assomogli a quanto sopra (tondino di acciaio di diametro corretto e stelo di cacciavite)
Terza questione: quali attrezzi per sostituire il diaframma?
Ovvio che si debba procedere. Il diaframma mi pare sia a spasso per il sebatoio della penna. Sul come si fa non ho grandi dubbi. Ho trovato tutte le info sulla vostra Wikipedia ed altre ancora sul solito Youtube. E’ più difficile che non la sostituzione del sacchetto delle Conway Stewart, ma penso non serva la mia laurea in ingegneria nucleare.
Sono però un po’ intimidito dall’elenco degli attrezzi (che non ho) e dal loro costo. Vediamo nell’ordine:
- Pinza Vacumatic: quella che anche voi consigliate costa più della mia pennina (d’accordo, è solo la prima delle cinquanta su cui metterò le mani….) ma qualcuno ha sperimentato questa soluzione da 5 sterline? Se si dove ci si approvvigiona? - Per quanto riguarda il “pellet pusher” mi piace la soluzione che date nel wiki: ovvero chiodo e tassello in legno.
- Infine c’è la questione del Dremel per togliere la pallina. Per risparmiarmi una roba che costa il doppio della mia vacumatic, pensavo di usare il trapano (fissato in qualche modo) con la più piccola punta che ho: una per acciaio da 1.5mm. E’ follia? Premetto che non avendo ancora aperto la penna non ho in mente le esatte dimensioni del pallino.
Ultimissima domanda: tra i sacchetti che Piccardi (faccina che si inchina) porterà a Milano alla mostra, ci saranno anche quelli per la Vacumatic o solo i convenzionali?
Grazie tante a chi mi vorrà aiutare!
Preambolo:
Notato qualche mese fa l’interesse di mio figlio neo-universitario per le stilografiche ho pensato di vedere in giro cosa ci fosse e cosa potessi regalargli al primo bel voto. Sono capitato – tra l’altro – su codesto forum, ho girato un po’ per ebay e siti simili e mi è finito per nascere un certo interesse per le penne stilografiche. In realtà non ho mai smesso di utilizzare, sin dalla 1° elementare le Pelikano (ne ho ancora 6 del modello P460 di scorta) e sporadicamente di più lussuose che nel frattempo mi sono state regalate.
Ho comprato qua e là qualche penna “vecchia” tra quelle più diffuse, per provare l’effetto che faceva scriverci e mi sono innamorato di una Conway Stewart vecchiotta con un pennino morbido che scorre come fosse sulla seta. Di Conway adesso ne ho tre e, grazie al forum e grazie a YouTube, ci so mettere le mani, so aprirle, cambiare il sacchetto, estrarre ed aggiustare il pennino, eccetera.
Quindi, colto da hybris e trovata una occasione su ebay, mi sono fatto arrivare una Vacumatic dalla Sardegna. Sapevo che c’era da lavorare e, in fondo, la penna è anche in condizioni migliori di quel che temevo.
La paziente:
Utilizzando le informazioni di Richard Binder sono arrivato a determinare che si tratta di una Parker Vacumatic “Debutante” (ovvero il modello più piccolino) in versione “Laminated Black (1935-1948)” prodotta in USA.
Prima questione: la data di nascita
Secondo la pagina dedicata alla Vacumatic da Binder, la clip di questa mia senza stella e senza diamante dovrebbe farla risalire al periodo 1937 – 1939 ma sempre secondo Binder, il plunger (pistone della pompa) di plastica come sulla mia penna è stato introdotto solo in tempo di guerra, nel 1942. Mi stupirei di trovarmi di fronte a un miscuglio. Gli esperti cosa ne pensano?
Seconda questione: il pennino da raddrizzare
Come noterete dalla foto sopra la penna si deve essere fatta a suo tempo un bel tuffo di testa, che ha fatto si che finisse dimenticata in un cassetto e che arrivasse in condizioni accettabili fino a noi.
Penso che la situazione non sia compromessa e che occorra piegare in su di 15-20° i rebbi. Io ho già fatto dei piccoli aggiustaggi a pennini d’oro 14ct, spostandone le punte dei rebbi di non più di mezzo millimetro. Una cosa così non l’ho mai fatta e di tutorial non ne ho trovati. Ovviamente lo smonterei a procederei solo a pennino smontato al raddrizzamento. Ma voi come procedereste: a mano nuda, piano piano o utilizzando strumenti (costosetti) come questi: O ancora inventandovi qualcosa che assomogli a quanto sopra (tondino di acciaio di diametro corretto e stelo di cacciavite)
Terza questione: quali attrezzi per sostituire il diaframma?
Ovvio che si debba procedere. Il diaframma mi pare sia a spasso per il sebatoio della penna. Sul come si fa non ho grandi dubbi. Ho trovato tutte le info sulla vostra Wikipedia ed altre ancora sul solito Youtube. E’ più difficile che non la sostituzione del sacchetto delle Conway Stewart, ma penso non serva la mia laurea in ingegneria nucleare.
Sono però un po’ intimidito dall’elenco degli attrezzi (che non ho) e dal loro costo. Vediamo nell’ordine:
- Pinza Vacumatic: quella che anche voi consigliate costa più della mia pennina (d’accordo, è solo la prima delle cinquanta su cui metterò le mani….) ma qualcuno ha sperimentato questa soluzione da 5 sterline? Se si dove ci si approvvigiona? - Per quanto riguarda il “pellet pusher” mi piace la soluzione che date nel wiki: ovvero chiodo e tassello in legno.
- Infine c’è la questione del Dremel per togliere la pallina. Per risparmiarmi una roba che costa il doppio della mia vacumatic, pensavo di usare il trapano (fissato in qualche modo) con la più piccola punta che ho: una per acciaio da 1.5mm. E’ follia? Premetto che non avendo ancora aperto la penna non ho in mente le esatte dimensioni del pallino.
Ultimissima domanda: tra i sacchetti che Piccardi (faccina che si inchina) porterà a Milano alla mostra, ci saranno anche quelli per la Vacumatic o solo i convenzionali?
Grazie tante a chi mi vorrà aiutare!
- nello56
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Progetto ripristino Vacumatic
data di nascita:
Ti confermo che il sistema di caricamento è un "wartime" come scritto da Binder; per altri particolari (pennino,colore dimensioni etc.) puoi vedere se trovi qualcosa in questo sito: http://parkercollector.com/vacumatic.html
Pennino da raddrizzare:
puoi provare (con molta pazienza e delicatezza) ad usare delle spine coniche od oggetti analoghi (io per esempio
uso le bacchette di legno del ristorante giapponese!
), oppure puoi chiedere a Simone se
porterà a Milano qualche blocco per pennini. In effetti è una piccola spesa che, se conti di acquistare/riparare altre
penne in futuro, potrebbe ripagarti.
attrezzi per sostituire il diaframma:
personalmente non ho utilizzato quelli in fotografia, ma ho acquistato l'apposita pinza,
per cui non posso aiutarti, ma sicuramente qualcuno verrà in soccorso con la propria esperienza (speriamo!)
Riguardo al togliere la pallina, io non ho usato il dremel , ma uno spillo rovente con il quale ho traforato
la pallina stessa; ho aspettato che si raffreddasse e si risolidificasse attaccata allo spillo e poi l'ho estratta!
Nello
Ti confermo che il sistema di caricamento è un "wartime" come scritto da Binder; per altri particolari (pennino,colore dimensioni etc.) puoi vedere se trovi qualcosa in questo sito: http://parkercollector.com/vacumatic.html
Pennino da raddrizzare:
puoi provare (con molta pazienza e delicatezza) ad usare delle spine coniche od oggetti analoghi (io per esempio
uso le bacchette di legno del ristorante giapponese!
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porterà a Milano qualche blocco per pennini. In effetti è una piccola spesa che, se conti di acquistare/riparare altre
penne in futuro, potrebbe ripagarti.
attrezzi per sostituire il diaframma:
personalmente non ho utilizzato quelli in fotografia, ma ho acquistato l'apposita pinza,
per cui non posso aiutarti, ma sicuramente qualcuno verrà in soccorso con la propria esperienza (speriamo!)
Riguardo al togliere la pallina, io non ho usato il dremel , ma uno spillo rovente con il quale ho traforato
la pallina stessa; ho aspettato che si raffreddasse e si risolidificasse attaccata allo spillo e poi l'ho estratta!
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Nello
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Progetto ripristino Vacumatic
Ciao per la parte posteriore del pennino potresi provare anche con del pinze da oreficeria, tipo queste:
ne esistono di diverese misure ovviamente devi sceglierne una che sia adatta.
mentre per la parte centrale
ne esistono di diverese misure ovviamente devi sceglierne una che sia adatta.
mentre per la parte centrale
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Riccardo
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Per il pennino dita, pazienza, luce e lente. Non ha ammaccature o pieghe secche.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Progetto ripristino Vacumatic
Il dremel secondo me non serve e rischia di fare danno. Di solito, ma la mia esperienza è limitata a non più di dieci vacumatic riparate, la pallina viene via facilmente trafiggendola con un ferro chirurgico
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Io ho acquistato gli anelli filettati a forma di "C" e ne sono soddisfatto. Tutte le mie vacumatic (una ventina) le ho aperte e riparate con quegli anelli, che malgrado siano in tenero ottone hanno mantenuto la filettatura come nuovi.
- zoniale
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Grazie tante!
Ringrazio tutti per gli ottimi e numerosi suggerimenti. Mi restano due domande:
- per Kircher: scusa potresti spiegarmi meglio di quale ferro chirurgico si tratta? Una specie di spillone?
- per Roccopin: l'unico posto dove li ho trovati è il sito penpractice.com di Oldfield, hai fonti di approvvigionamento alternative?
Grazie ancora,
Michele
- per Kircher: scusa potresti spiegarmi meglio di quale ferro chirurgico si tratta? Una specie di spillone?
- per Roccopin: l'unico posto dove li ho trovati è il sito penpractice.com di Oldfield, hai fonti di approvvigionamento alternative?
Grazie ancora,
Michele
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Li ho comperati su quel sito quando ho preso la mia copia di Pen Repair.zoniale ha scritto: - per Roccopin: l'unico posto dove li ho trovati è il sito penpractice.com di Oldfield, hai fonti di approvvigionamento alternative?
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Il progetto procede. Piano piano.
Il Dr. Oldfield è molto flemmatico nel rispondere alle mail ed anche nello spedire la merce. Insomma i C-rings mi arriveranno con le solite tre settimane di royal mail + poste italiane, alla fine del mese.
Vi terrò informati.
Il Dr. Oldfield è molto flemmatico nel rispondere alle mail ed anche nello spedire la merce. Insomma i C-rings mi arriveranno con le solite tre settimane di royal mail + poste italiane, alla fine del mese.
Vi terrò informati.
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Ciao Michele,
mantienici aggiornati, sono molto interessato all' argomento. Sto pensando di acquistare la mia prima vacumatic, da riparare ovviamente
.
Raffa
mantienici aggiornati, sono molto interessato all' argomento. Sto pensando di acquistare la mia prima vacumatic, da riparare ovviamente

Raffa
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E' una brutta malattia: io mi sono andato a prendere altre 2 Vacumatic su ebay questo weekend....Rafa ha scritto:Ciao Michele,
mantienici aggiornati, sono molto interessato all' argomento. Sto pensando di acquistare la mia prima vacumatic, da riparare ovviamente.
Raffa
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Progetto ripristino Vacumatic - L'affare si ingrossa!
La famiglia si sta allargando...
Però mi sono reso conto del fatto che una delle due penne sembrava pompare correttamente, cioè il diaframma aveva tenuta. Tutto eccitato ho provato a fare il pieno di acqua per vedere se davvero si caricava: schiacciavo ed uscivano bolle, rilasciavo e sembrava entrare acqua.... finchè alla quarta pompata, lo stantuffo di plastica se ne partito per i fatti suoi.
Ecco la situazione adesso: Non ho ancora gli strumenti per smontare il meccanismo dalla penna e quindi ho una domanda per gli esperti: si può accomodare questa pompa o passo subito ad ordinarne una di ricambio?
Grazie,
Michele
Queste due signorine mi sono arrivate oggi dalla Francia e mi sembrano essere abbastanza in forma. Naturalmente i diaframmi sono da cambiare, le clip da raddrizzare, ma i pennini e le celluloidi sono a posto. La consistenza (cioè il peso) le rendono molto piacevoli da tenere in mano.Però mi sono reso conto del fatto che una delle due penne sembrava pompare correttamente, cioè il diaframma aveva tenuta. Tutto eccitato ho provato a fare il pieno di acqua per vedere se davvero si caricava: schiacciavo ed uscivano bolle, rilasciavo e sembrava entrare acqua.... finchè alla quarta pompata, lo stantuffo di plastica se ne partito per i fatti suoi.
Ecco la situazione adesso: Non ho ancora gli strumenti per smontare il meccanismo dalla penna e quindi ho una domanda per gli esperti: si può accomodare questa pompa o passo subito ad ordinarne una di ricambio?
Grazie,
Michele
- PeppePipes
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Progetto ripristino Vacumatic
Direi che lo stantuffo sia possibile ripararlo, o meglio, ricomporlo; nella forchetta va inserita la "coda" della molla di richiamo ed il tutto, per l'intera parte di diametro più sottile, va calzato nel terminale sulla cui estremità c'è la sede per la famosa sferetta che blocca il diaframma in gomma
Probabilmente il diaframma originale si è seccato e sgretolato ed un rilascio dello stantuffo particolarmente brusco e non frenato dalla presenza della gomma ha fatto separare le parti.
Probabilmente il diaframma originale si è seccato e sgretolato ed un rilascio dello stantuffo particolarmente brusco e non frenato dalla presenza della gomma ha fatto separare le parti.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
- zoniale
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Grazie tante Peppe!
In realtà mi sembrava integro. Quando smonterò vedrò di ri-incastrarlo al suo posto.
Già che ci siamo avrei un'altra domanda: sulle due filettature che fanno tenuta all'inchiostro (sezione e pompa) in origine vi è una sorta di frenafiletti, che da qualche parte ho letto sia pece greca.
Io sarei tentato invece di mettere il solito grasso al silicone. Ci sono controindicazioni?
In realtà mi sembrava integro. Quando smonterò vedrò di ri-incastrarlo al suo posto.
Già che ci siamo avrei un'altra domanda: sulle due filettature che fanno tenuta all'inchiostro (sezione e pompa) in origine vi è una sorta di frenafiletti, che da qualche parte ho letto sia pece greca.
Io sarei tentato invece di mettere il solito grasso al silicone. Ci sono controindicazioni?
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- Crescent Filler
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Progetto ripristino Vacumatic
niente controindicazioni per il grasso al silicone.
per quel che riguarda il ferro chirurgico - o meglio da dentista - si tratta di un affare tipo questi: http://www.northerntool.com/images/prod ... 0x2000.jpg
per quel che riguarda il ferro chirurgico - o meglio da dentista - si tratta di un affare tipo questi: http://www.northerntool.com/images/prod ... 0x2000.jpg