klapaucius ha scritto:
Intanto non so se le penne di cui parliamo hanno l'alimentatore di ebanite. La formazione di cariche elettrostatiche su oggetti di plastica è un fenomeno che tutti i bambini (almeno ai miei tempi) hanno sperimentato strofinando ad esempio una biro e giocando ad attirare pezzi di carta...
Hai mai provato a spostare gocce di acqua? E a riprovare l'esperimento dopo un paio di giorni senza aver ristrofinato la biro? Le cariche elettrostatiche si formano in conseguenza del trasferimento di energia causato da una azione meccanica (lo strofinamento, che su alcuni materiali porta a questo effetto), ma queste si disperdono anche, più o meno rapidamente a seconda del materiale, dato che gli isolanti perfetti non esistono.
klapaucius ha scritto:
L'idea è che queste cariche possano essersi create, attraverso processi simili, durante la lavorazione meccanica di conduttori, converter e pennino. Del resto non è che si ipotizzano chissà quali differenze di potenziale...
Che si possano esser create non è in questione. Casomai è in questione se si possano essere mantenute (si scaricano anche le batterie...) e come possano avere un qualche significativo effetto sul passaggio di un liquido.
klapaucius ha scritto:
Per lo stesso motivo per cui un liquido è pur sempre, in concreto, un agglomerato di molecole e non un mezzo continuo ideale. Per cui tutte quelle proprietà che caratterizzano l'interazione tra un liquido (l'inchiostro) e le superfici con cui viene a contatto (tensione superficiale, coesione, adesione) sono determinanti nella scorrevolezza di un liquido. Ma quelle proprietà si riconducono, in ultima analisi, alla struttura molecolare dell'acqua e della superficie di contatto, e sono dovute alla forza elettrostatica tra le molecole d'acqua e tra queste e le molecole del materiale. Ora, tu dici che l'accumularsi di sia pur deboli cariche elettrostatiche non avrebbe alcuna influenza sulla bagnabilità dei condotti?
Un liquido è anche un agglomerato di leptoni e quark se per questo, come non c'è bisogno di arrivare alla teoria quantistica dei campi del modello standard per trattare il flusso di un fluido. E l'elettrostatica non c'entra comunque nulla con le interazioni fra molecole di liquidi e solidi, trattasi di un caso estremamente semplificato di applicazione dell'elettromagnetismo classico, quello cui puoi considerare la presenza di cariche immobili.
Il fatto che la struttura della materia e gli effetti di viscosità, capillarità, ecc. siano determinati dalle forze elettromagnetiche (non elettrostatiche) non cambia il fatto che la fisica di cui parliamo non si tratti con le equazioni di Maxwell (che comunque non bastano, senza Bohr e Plank e la meccanica quantistica classica, a giustificare neanche le molecole e le relative interazioni) ma con quelle della dinamica dei fluidi. E plasma a parte sono equazioni in cui le cariche elettriche non compaiono.
Per quanto ne so per le stilografiche basta la meccanica (classica) dei fluidi, prima di tirar dentro altro (Occam insegna) occorrerebbe spiegare perché si ritiene non sia sufficiente a spiegare il fenomeno.
Simone
PS mi scuso per la pedanteria, oltre al demonietto storico ci sono pure i miei percorsi da fisico che ogni tanto scalpitano.