Inizialmente, come molti del resto, penso di aver ricominciato per "nostalgia" o per "distinguersi" (leggasi fare il figo).
Ora con all'attivo una trentina di penne, grazie ad un anno nel forum, posso dire che quello che pensano gli altri non mi interessa e, come per tutte le
Passioni, è il
Piacere non tanto o meglio non solo dell'atto dello scrivere, quanto proprio del guardare ed ammirare l'oggetto e delle varie operazioni necessarie ad arrivare al momento di usarlo (altrimenti come spiegare alla moglie il
Bisogno di tante penne seppur economiche).
Mi sono accorto che quando la fretta della vita non mi assale, mi ritrovo perso per
attimi lunghissimi a svitare il cappuccio (e già limitiamo il campo) riporlo sul retro della penna, allineando il fermaglio al pennino (con una certa precisione maniacale), osservare la penna così aperta, guardare il pennino, impugnare (con delicatezza) lo strumento del "piacere" (quasi sempre all'altezza del filetto), e una volta poggiata la punta chiedersi finalmente... e mo che scrivo
Ritengo che giustificare una Passione con motivazioni economiche, finisca alla seconda penna e alla prima boccetta di inchiostro verde, è come dire che La Moto è un mezzo veloce ed economico per spostarsi (due motociclisti in casa insegnano)...le Passioni non vanno giustificate, ma assecondate fintanto che si può.
Saluti Enea
Ps.: dato che sono masochista (infatti impugno il filetto) ho tenuto i conti di quest'anno e, senza problemi, tra penne da solo un euro (che poi eran 10), inchiostri e penne della Lamy, potevo tranquillamente comprare una montblanc... per quest'anno punto a penne più costose, ma in numero limitato e ad acquisti "mirati", ma senza le penne da un euro non avrei mai capito cosa mi piace in una stilografica e la montblanc con pennino M sarebbe finita nel cassetto
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