Caro Crononauta,
Scusami, ma mi sono accorto solo con grande ritardo della tua replica al mio tread. E intanto con questa penna sono accadute cose.
In primo luogo mi sono convinto del fatto che il
cappuccio, sebbene appaia in ottime condizioni e senza graffi, sia
allargato in corrispondenza della veretta sul corpo penna. Questo per due motivi.
- Il cappuccio in posizione chiusa ha un facile gioco assiale di ca. 5mm. Ovvero in quella posizione non aderisce alla veretta.
- Passando due dita su e giù lungo il cappuccio si avverte proprio una sorta di gobbetta in corrispondenza del allargamento. Forse si riesce a scorgerla nella foto qui sotto.
Certamente con una pinza da idraulico potrei stringere il tappo quel tanto da non farlo più muovere, ma non credo sarei sodisfatto del risultato estetico. Mi chiedo (vi chiedo) se esista un
attrezzo per stringere ad esempio le verette sui cappucci delle penne in celluloide che stringa con la stessa pressione tutta la circonferenza e se sia utilizzabile nel mio caso.
Problemi di alimentazione
Nelle ultime due settimane ho utilizzato la penna con dell'inchiostro nero 4001 permanent che avevo in casa da quanche tempo. Inizialmente tutto ok, poi ho avuto sempre più difficolta a far scrivere la penna. Era sempre secca, facevo scendere una goccia dal serbatoio: partiva e si rifermava dopo poco. Il problema non era il pennino che mi pare in ottima forma. Inizialmente pensavo che fosse colpa del cappuccio che, non chiudendo bene, faceva evaporare l'inchiostro. Ma il fatto era che anche dopo averla fatta ripartire, la penna dopo poco si seccava al punto che il solco tra i rebbi si svuotava di inchiostro.
Non mi restava che smontare l'alimentatore per capire cosa stesse accadendo. Non lo avevo fatto quando avevo messo in funzione la penna, perchè privo dell'elegante strumento mostrato nel wiki per l'espulsione dell'alimentatore e del pennino ed anche privo del tornio CNC per realizzarlo.
Stavolta mi sono fatto coraggio ed ho autoprodotto un utensile ben più ecologico di quello del wiki.
Partendo da un mozzicone di matita sottratto ad un noto rivenditore di mobilio nordico (chi non ne ha in casa?

), ho praticato un foro Ø 3mm con il trapano in adiacenza della mina. In seguito con un coltellino svizzero ho portato il diametro esterno a misura... et voilà! Ecco l'utensile ecocompatibile:
Spinto fuori l'assieme alimentatore pennino mi sono ritrovato tra le dita una gran quantità di morchie, alghe, una specie di materia nera quasi solida, che neanche macchiava. Insomma - per farla breve - il colpevole era la boccetta di 4001 stravecchio riserva, che si doveva essere tramutato in coltura di alghe e che aveva completamente intasato la penna.
Ora, ben ripulita e caricata di Aurora nero funziona benissimo.
Resta solo da risolvere la questione del cappuccio.