Il sistema di caricamento è a pulsante di fondo, e non a pistone, come quasi tutte le altre Kaweco che ho incontrato lungo il mio percorso collezionistico. Il pennino è Extrafine (come indicato sul fondello), e mostra una certa flessibilità.
Sebbene il colore si discosti dal tipico nero delle penne Kaweco, la penna ha comunque un aspetto molto teutonico, al solo guardarla si intuisce che è una penna tedesca; sfortunatamente di Kaweco colorate sembra ne siano rimaste molto poche in giro, tutto sommato questa rende questa penna un po' speciale e gli fa occupare un posto prominente nella mia collezione.
Ecco la penna mentre viene frettolosamente riportata in Germania durante la ritirata sul fronte russo


Un fermo di manutenzione

Particolare dell'incisione

del cappuccio

e del pennino

Infine eccola di nuovo in tutta la sua fiera interezza

Un particolare importante è la colorazione del fusto, senz'altro virata rispetto all'originale (si guardi il tappo). Se avete penne in celluloide che prevedono un sacchetto, e non le usate, smontatelo. E' infatti lo zolfo rilasciato dal sacchetto a causare lo scurimento del fusto.
Alfredo