
Prima di fare la mini recensione credo sia doveroso due righe di presentazione su questa interessante azienda.
Per eventuali approfondimento potremo attingere alla preziosa di Giovanni Abrate, presente sul nostro forum da tempo, Giovanni è stato importatore e collaboratore negli USA di Filcao, quindi un grande conoscitore di questi prodotti e del Sig,Franco Grisolia. Fortuna vuole che sia anche il designer della penna che andrò a recensire.
Iniziamo con FILCAO, la azienda è stata fondata nel 1963 da Franco Grisolia, a Settimo Torinese, area decisamente prolifica per i costruttori di penne. A quanto ho letto il Sig.Franco era un vero innovatore, amante delle penne, e anche un collezionista esperto di storia delle stilografiche. Aveva introdotto, poco dopo il 2000, penne con caricamento a pulsante di fondo, un deciso omaggio alla storia di Settimo. Ebbe una grande la collaborazione con Pentrace, realizzando tra l'altro la Columbia, una penna di grande successo, seguita da una Limited Edition fatta in soli 200 pezzi esclusivi per Pentrace. A queste si affiancheranno altri modelli, tra cui molte realizzate con la celluloide, materiale e penne molto apprezzate negli Stati Uniti.
All'apice della produzione la azienda era composta da 34 persone, purtroppo a causa della crisi del mercato, la Filcao si trova in difficiltà, e chiude nel Giugno 2010 quando erano rimasti solamente Franco con il figlio.
Nonostante questo continua a fornire la sua preziosa collaborazione nel settore fino al 15 Febbraio 2015 quando purtroppo viene a mancare e con lui anche la creatività e voglia di innovare propria della Filcao.
Personalmente mi farebbe piacere se il marchio Filcao fosse rilevato, e portato avanti con lo stesso entusiasmo e passione dimostrati fino ad oggi nei loro prodotti.
Ma veniamo alla nostra penna, per prima cosa diciamo subito che il nome, non è casuale, ma un omaggio di Giovanni Abrate,alla moglie Silvia.
Questa si ispira decisamente alla Pelikan 100N, e Gldmichel degli anni 30,nel secondo caso realizzate proprio a Settimo Torinse da da Walter Engele, creatore appunto del marchio Goldmichel.
La prima differenza che si nota con la Pelikan, è che la Silvia ha un caricamento a pulsante tipico appunto delle Filcao, al posto del classico sistema a pistone, la seconda una singola veretta alla base del cappuccio invece di due più fini.
Prendendo in mano la pena si sente che è ben realizzata, la chiusura è ottima, in mano è ben bilanciata sia con il cappuccio che senza, certo a fare i pignoli, con una lente si notano impercettibili imperfezioni, non visibili in condizioni normali, ma come dichiarava con orgoglio il sig. Franco; "le loro penne sono interamente realizzate e montate a mano, le piccole imperfezioni sono tipiche di quei prodotti fatti a mano e ne aumentano il loro valore."
Ho visto che questa penna ha avuto anche delle realizzazioni in serie limitata,alcune esclusive per il mercato USA, altre per distributori.
E' una penna che suscita un certo fascino sia per la linea classica ma ancora attuale, sia per le combinazioni dei colori sempre ben abbinate.
Alcuni accostamenti mi hanno veramente colpito e penso che saranno frutto di una caccia quanto prima....

Su alcuni forum ho letto che il sistema a pulsante viene talvolta considerato scomodo e poco capiente, in questa penna non ho riscontrato nessuno dei due difetti, anzi...rispetto al classico converter è più capiente, e si ricarica in modo rapido, una volta presa la mono in 4/5 secondi la penna è carica.
Personalmente lo ho trovato molto funzionale.
Le penne solitamente montano uno Schmidt serie FH (come il mio in misura M), ma ci sono serie limitate con pennino in oro 14k. Non ho trovato altre informazioni in merito e anche in questo l'aiuto di Giovanni Abrate sarebbe prezioso.
Vediamo una breve panoramica di alcune versioni che ho trovato sul WEB
questa è la mia:
un breve confronto delle dimensioni con altri modelli
(da sinista: Kaigelu 316 ; Filcao Silvia ; Pelikan M140 ; Kaweco sport New)
Ma veniamo alle caratteristiche; le dimensioni sono:
Le misure ovviamente possono avere una piccola tolleranza essendo realizzate con cura ma pur sempre a mano.
Tutta la penna è realizzata per tornitura da barre di resina acrilica, nel mio caso da due colori, avendo il corpo in un bel colore alabastro.
Guardando al centro del fusto si nota che è presente un stampa a pressione con logo e scritta Filcao.
Le finiture nel mio caso sono argentate, ma con altri abbinamenti possono essere dorate, da notare che la veretta alla base del cappuccio è in argento sterling .925, materiale che credo sia presente anche su altre realizzazioni della Filcao
Quindi riassumendo possiamo dire che la Silvia è stata realizzata in diversi abbinamenti di colore, il cappuccio può avere la stessa colorazione del corpo o essere di colore nero, come altre parti. In linea di massima dire che escludendo le varie serie limitate, tipicamente la Silvia, ha il corpo colorato con la sommità del cappuccio, sezione e fondello in nero.
Nel complesso, devo dire che è una ottima penna per tutti i giorni. Scrive molto bene e il pulsante di riempimento aggiunge un quel fascino tipico delle penne d'epoca dal 1920 al 1940.
Ma veniamo a come scrive, prova pratica



Scusate ma non riesco ad allegare altre foto con i test di scrittura a chi interessato le mando per email