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“La penna dell’Impero Britannico”: Mabie Todd “Swan” Leverless
- A Casirati
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“La penna dell’Impero Britannico”: Mabie Todd “Swan” Leverless
Questa soluzione riscosse subito molto successo, dando la possibilità ai pubblicitari di attribuire alla “Leverless Pen” il titolo di “Penna dell’Impero Britannico”. Quella che vedete è una Leverless 24/60 (il codice è riportato sul fondello, come da prassi Mabie Todd) e degna rappresentante della versione di maggiori dimensioni, caratterizzata dalle tre verette sul cappuccio (quella centrale più larga). Il colore nero, le forme e l’assenza della clip suggeriscono che si tratti di un esemplare della produzione iniziale: le Leverless successive si fecero notare per la varietà dei colori. La penna è stata evidentemente utilizzata per molti anni: la cesellatura del corpo e del cappuccio è appena visibile, nonostante il corpo e la sezione siano in celluloide. L’ebanite è stata utilizzata per il fondello e per il tassello di chiusura del cappuccio, così come per l’alimentatore: una soluzione costruttiva molto in voga fra i produttori inglesi del periodo. Nonostante l’uso lungo ed intenso, le condizioni sono davvero buone. La parte più interessante della penna, o se si vuole la sua caratteristica peculiare, è il pennino. Non solo è di misura ridotta rispetto alla prassi (la versione “oversize” della Leverless Pen usualmente montava pennini più grandi), ma è flessibile, con punta tronca. La sezione riporta la scritta “Swan L2”, del tutto coerente con il pennino. Negli anni ’30, per gli acquirenti di penne costose, e la Leverless Pen 24/60 non era certamente economica, era normale ottenere il montaggio di un pennino personalizzato. Il cappuccio, caratterizzato da due fori di aereazione, riporta la scritta “SWAN” ed un cigno stilizzato sul tassello. Molto estesa la scritta impressa sul corpo, su quattro linee:
“SWAN” LEVERLESS PEN
PATENT N° 390585/32
MABIE TOOD & C° LTD
TRADE MARK MADE IN ENGLAND
Il fondello è il fulcro del sistema di caricamento: ruotato in senso antiorario schiaccia il sacchetto interno per torsione, ruotato in senso orario lo espande, aspirando l’inchiostro. Un foro in coda al corpo facilita l’operazione. Ecco le dimensioni principali:
- Lunghezza chiusa: 137 mm
- Lunghezza aperta: 130 mm
- Lunghezza con il cappuccio calzato: 169 mm
- Lunghezza del cappuccio: 55 mm
- Diametro del corpo: 11,6 mm
- Diametro del cappuccio: 12,9 mm
- Diametro minimo della sezione: 8,1 mm
- Lunghezza della parte esposta del pennino: 18 mm
- Peso complessivo (caricata): 16 gr
- Peso del cappuccio: 4 gr.
Confortevolissima da impugnare anche con il cappuccio calzato, questa penna regala sensazioni splendide, specialmente quando viene utilizzata correttamente tenuto conto del suo pennino flessibile. Il flusso è ovviamente variabile, dipendendo dalla pressione che si esercita, ma sempre presente e senza salti né false partenze, secondo i migliori standard britannici di quegli anni. E’ affascinante pensare a quali vicissitudini avrà certamente vissuto questa Leverless: prodotta senza dubbio prima della seconda guerra mondiale, quando ancora si sperava nella pace, ha attraversato uno dei periodi più duri del genere umano nella nazione che, sola, ebbe il coraggio di resistere, nonostante la sconfitta patita in Francia, alla tracotanza nazista. Forse, nel “VE day”, fu utilizzata dal suo primo proprietario per annotare nel suo diario, o scrivere in una lettera, tutta la sua esultanza.
Ora affronta tempi ancora difficili, seppur diversi, e quasi certamente sopravvivrà anche al suo proprietario attuale. Dove arriverà?
Ultima modifica di A Casirati il domenica 4 dicembre 2016, 22:48, modificato 2 volte in totale.
Alberto Casirati
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“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
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“La penna dell’Impero Britannico”: Mabie Todd “Swan” Leverless
Ottima recensione, grazie, l'ho letta con piacere.
Foto e testo molto molto curati: particolari anche le riflessioni personali alla fine dell'articolo.
Ciao e ancora grazie.
Michele
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Michele
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“La penna dell’Impero Britannico”: Mabie Todd “Swan” Leverless
Complimenti Alberto, sia per la penna, che come sempre manifesta tutta la sua inglese eleganza, che per la ricostruzione storica del periodo in cui è nata. E grazie per aver messo a disposizione di tutti le tue belle foto.
Simone
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Complimenti, una penna di grande fascino. Evidentemente sbagliando ritenevo che il codice 60 dopo la slash indicasse solo penne prodotte prima della guerra in ebanite nera, mentre questa ha il corpo in celluloide ... Grazie per avercela mostrata
Luigi
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Grazie per aver mostrato questa bella penna ed averci narrato della sua collocazione storica.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- A Casirati
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“La penna dell’Impero Britannico”: Mabie Todd “Swan” Leverless
Grazie a te, Luigi. Avevo anch'io la stessa impressione, tuttavia, anche se dalle foto non si nota molto, la differenza fra le parti in ebanite e quelle in celluloide è evidente ad occhio nudo, grazie alla diversa gradazione di nero.lucre ha scritto:Complimenti, una penna di grande fascino. Evidentemente sbagliando ritenevo che il codice 60 dopo la slash indicasse solo penne prodotte prima della guerra in ebanite nera, mentre questa ha il corpo in celluloide ... Grazie per avercela mostrata
Luigi
Alberto Casirati
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Grazie Alberto di questa nuova perla.
Frequento entusiasti della scrittura inglesi regolarmente, ma nessuno riesce a farmi apprezzare le penne britanniche come te.
Dovrei forse iniziare a procurarmene qualcuna.
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Complimenti, Alberto!
Un'altra bella presentazione, una penna al solito elegantissima, la classe di sempre
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“La penna dell’Impero Britannico”: Mabie Todd “Swan” Leverless
Bella recensione e bella penna, valorizzata dalle tue belle foto
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Grazie per questa bella recensione. Penna davvero molto interessante che in realtà aveva già in passato suscitato in me curiosità.. dovrò approfondire questa affinitá elettiva
Beatrice
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- Converter
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“La penna dell’Impero Britannico”: Mabie Todd “Swan” Leverless
Ho letto ora la recensione, complimenti molto ben articolata e ricca di belle foto. Grazie ! Ciao
Filippo
Filippo