Sapevo che Sheaffer era un'altra di quelle storiche aziende che aveva ormai ceduto l'attività ad altri soggetti.
Nel 1997 fu acquisita da parte del gruppo BIC USA per 50 milioni di dollari e, dopo la chiusura dello storico stabilimento di Fort Madison in Iowa, da oltre cento anni attivo nel settore, la produzione fu esportata in Cina, mentre il packaging, il controllo qualità e altre funzioni allocati in Slovacchia.
Come togliere l'anima a una gloriosa manifattura di bellissime e innovative penne stilografiche (manca l'omino che piange se no lo inserirei)!
Nell'agosto 2014 BIC vendette ad A.T. Cross per 15 milioni di dollari. Fate pure le vostre considerazioni...

Questa premessa per dire che mi ero tenuto alla larga dalla moderna produzione, ma al contempo ero attratto dalla elegante forma del classico pennino Sheaffer e cercavo un modello da usare. Certo la attuale Legacy Heritage esteticamente mi piaceva, ma i costi erano spropositati.
Perciò, con mia somma felicità, come già ho raccontato per l'Omas MoMA, in un gruppo di penne fine serie trovo questo gioiellino che aspettava solo di essere apprezzato e portato a casa, per tenere compagnia ad altre amiche stilo.

Credo che la bella Legacy giacesse da alcuni lustri fra gli espositori di un apprezzato negozio di Milano e per questo ho avuto la buona sorte di acquistarla ad un prezzo molto interessante.
Passo ora alla descrizione della penna.
La Sheaffer Legacy 1 fece il suo debutto nel settembre 1995 con un aspetto derivato dalla PFM, la Sheaffer “Pen for Men”.
Una pubblicità dell'epoca recitava: “To meet the demands of today’s consumers, Sheaffer has created a distinctly modern design which blends 1950’s styling with 1990’s precision engineering”. (Per venire incontro alle necessità dei consumatori odierni, Sheaffer ha creato un design moderno e distintivo che unisce lo stile degli anni '50 alla ingegneria di precisione degli anni '90).
Ho scoperto, consultando la rete che avevo di fornte il "Model 840- Sheaffer Legacy 1 -Black Laque - Made in USA."
Anno di produzione: dal 1995 al 1999. ESTETICA
L'estetica colpisce, perché proprio a causa del famoso pennino a rombo, si distacca da tutta la concorrenza. Innegabilmente è una penna elegante dalle proporzioni perfette. Almeno per me è così. Il corpo è in metallo ricoperto di lacca nera, con particolari dorati mediante procedimento di elettroplaccatura a 23 k.
La particolare alimentazione fa sì che il terminale sia sagomato in modo che le dita possano fare presa e svitare la parte finale.
La clip è singolare, corta e con una marcata curvatura, contrassegnata lateralmente dalle parole "Sheaffer" e "USA". Forse la dimensione è un retaggio delle penne "militari", forse una ricerca estetica. Lascio agli "Sheafferisti" eventuali approfondimenti in merito.
All'attacco del cappuccio compare l'emblematico punto bianco, simbolo della casa.
La banda dorata sul cappuccio e l'anello d'oro che spezza la continuità del fusto completano questa penna davvero iconica.
VOTO 9
QUALITÀ COSTRUTTIVA
I particolari sono ben rifiniti. La penna è solida e funzionale al tempo stesso. La rastrematura delle due estremità rende la penna comoda da impugnare: è fatta per scrivere.
Nel cappuccio è inserita una protezione di plastica per evitare fuoriuscite e contatti inopportuni.
La clip si allarga con un particolare meccanismo di apertura che non si basa semplicemente sulle proprietà elastiche del metallo, indice di progettazione ben studiata. Un anello di tenuta in gomma sigilla la sezione di scrittura dal fusto. Certo, la lacca va tenuta con un minomo di cura, ma ciò vale per qualsiasi penna di pregio.
VOTO 9
GRUPPO SCRITTURA
Il pennino, in oro 18 k, recante la scritta Sheaffer R(egistered) e lo stampiglio 18 k 750, è uno spettacolo, con la sua linea filante, che in contrasto con il nero della lacca si sposa perfettamente e, chissà perché, mi fa pensare a un qualche cetaceo dalla linea filante che si tuffa in un mare di inchiostro. La "M" di medio, è curiosamente presente, dorata, vicino all'anello di separazione tra il fusto e il gruppo scrittura. VOTO 9 1/2
PRESTAZIONI
Qui la Legacy si dimostra imbattibile. Ha una scorrevolezza e una fluidità di tratto che reclamano una mano leggera come una piuma. Praticamente scrive da sé! Il flusso è regolare/generoso, senza alcun cedimento o falsa partenza, per il mio gusto: ideale.
Qui sono "costretto" a dare il massimo dei voti (per la mia personale e sicuramente limitata esperienza). Un simile pennino non può essere flessibile, ma nemmeno gli è richiesto. In compenso risponde con un certo piacevole molleggio alle sollecitazioni.
VOTO 10 CARICAMENTO
Si carica tramite il sistema brevettato "touchdown filling system", che potete vedere in una pubblicità d'epoca. Il sistema di caricamento è funzionale e pratico, dato che consente di svitare il converter "touchdown" e sostituirlo in caso di necessità con le cartucce proprietarie.
Anche il converter è placcato oro 23 k. Per caricare la penna si svita la parte terminale del corpo, collegata al converter stesso, consentendo di aspirare l'inchiostro dalla boccetta. VOTO 9
Non posso giudicare il rapporto qualità prezzo avendola acquistata con un forte ribasso.
Vi assicuro comunque che merita l'acquisto.
Per curiosità vi lascio con una pubblicità del periodo che rappresenta i tre modelli prodotti in quegli anni.
840- BLACK LAQUE CAP & BARREL.
841-PALLADIUM ELECTROPLATED CAP & BLACK LAQUE BARREL.
842-BRUSHED GOLD ELECTROPLATED CAP & BLACK LAQUE BARREL. Nel ricordare che i voti sono puramente soggettivi e dettati dal piacere del condividere le mie personali impressioni vi saluto insieme alla nuova amica di Fort Madison.