L'albero di Natale, che andrà sulla parte anteriore del biglietto, é ripreso da una lavorazione che conobbe una grande auge a cavallo tra il diciottesimo el il diciannovesimo secolo, soprattutto nell'Europa settentrionale. Si trattava di un tipo di decorazione che divenne noto come decoupage, dalla parola francese decouper, ritagliare, poiché si eseguiva, appunto, ritagliando delle figurine con le forbici per ottenerne una specie di merletto. La tecnica ebbe ampia diffusione e fu utilizzata anche come un mezzo economico per realizzare piccoli ritratti, in forma di silhouette, soprattutto nella prima metà del Settecento. Il teatro di silhouettes, derivato dal teatro d'ombre cinese, ebbe fortuna in Francia nell'ultimo quarto del secolo dei Lumi, sino ad approdare al Palais Royale nel 1784.
Ho disegnato il profilo del decoupage con il delizioso pennino, davvero extra-fine, della mia Omas New Paragon, utilizzando l'inchiostro che ho eletto come il più adatto a questa penna, il Diamine “Anniversary Collection” in color Terracotta. Poi ho riempito gli spazi vuoti con un pennello numero 0 e con il pennino extra-fine (ma un po' più largo) della mia Hemingway, intinto nell'inchiostro Montblanc Hitchcock: é il rosso più natalizio che conosca!
Infine, per la pagina che sará la interna di destra, ho scritto gli auguri con il pennino Lamy da 1.9 mm che mi ha regalato lo scorso settembre la mia cara figlia Carlotta, caricando il converter con inchiostro Hitchcock.
Ho stampato, con la stampante a getto d'inchiostro di casa, alcune prove del biglietto, su carta vergata sottile. Nei prossimi giorni farò però stampare una quindicina di biglietti su cartoncino più spesso.