Meccanismo in ottone o in resina?

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Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da vikingo60 »

Nelle moderne penne a stantuffo mi sono sempre chiesto se sia migliore il meccanismo in ottone(presente sulle Mont Blanc 146 e 149 e sulle Pelikan 800 e 1000).In effetti al momento dell'acquisto la penna,oltre ad avere un maggiore costo,sembra più ''sostanziosa'',ma poi, ad usarla,ci si accorge che è pesante e soprattutto sbilanciata all'indietro;quindi,non tanto comoda per scrivere a lungo.Mi domando anche se l'usura, col tempo, si manifesti di più sull'ottone o sulla resina.Ho letto nel sito,tra l'altro,che durante la guerra,per esigenze belliche,l'ottone fu sostituito(nei modelli in cui era presente)con altri metalli,con pessimi risultati vista l'acidità degli inchiostri dell'epoca.
Attendo i vostri graditi ed autorevoli pareri anche se l'argomento sembra banale.
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da piccardi »

Io resto dell'idea che il meccanismo in metallo sia di maggior valore. E' vero che è peso ma non mi sono mai trovato male con una montblanc degli anni '50 (o con una Soennecken che è anche più robusta. Ma a me piacciono le penne di "peso". Se son troppo leggere le sento meno stabili.

Comunque mi pare che, almeno nelle montblanc moderne, il metallo sia completamente scomparso dal meccanismo dello stantuffo.

Per l'usura, almeno per le penne che ho visto io (Soennecken e Montblanc) non mi sono parse particolarmente toccate dal'inchiostro. Ma è un insieme mooolto limitato...

Simone
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da apollinare »

Ciao,non mi sembra che l'argomento sia cosi' banale,avvicinandosi alle stilo magari ci si chiede perche' un modello sia piu' pesante di un altro nonostante le dimensioni possano essere simili.Credo che attualmente se le stilo sono fatte in maniera dignitosa e con materiali altrettanto dignitosi la differenza stia in chi deve poi usare la stilo: esempio Simone che preferisce materiali pesanti come la 800 o la 1000 della pelikan;dipende a mio modesto parere dalla mano che deve scrivere,ma cosa scrive?un romanzo,una semplice firma,una serie di appunti veloci senza badare tanto alla forma ed alla calligrafia?Cioe' per quanto tempo adopera la stilo senza staccare,cosi' da risentire del peso?Parlando di usura delle parti credo che oggigiorno sia resina che ottone siano materiali ad un buon livello di affidabilita' ,chiaramente parlando di un minimo di manutenzione ed usando anche inchiostri non vecchi e di marche gia' collaudate.Personalmente,se devo scrivere a lungo la mano mi si affatica maggiormente non tanto per il peso quanto per la forma della stilo,che a me puo' non essere congeniale.Ah,dimenticavo:quando parliamo di affaticamento della mano dovuto a peso della stilo consideriamo sempre che le stesse abbiano ottima scorrevolezza a livello di pennino ecc......
A proposito saltando di palo in frasca:il forellino nel cappuccio delle vecchie signore serviva a far evaporare la condensa?se si' allora l'inchiostro non tendeva ad essicarsi?Qualcuno dice che il cappuccio sta solo per protezione,altri per protezione e per evitare l'essicamento,allora il foro in questi casi non e' dannoso? Ciao buona giornata
apollinare
vikingo60 ha scritto:Nelle moderne penne a stantuffo mi sono sempre chiesto se sia migliore il meccanismo in ottone(presente sulle Mont Blanc 146 e 149 e sulle Pelikan 800 e 1000).In effetti al momento dell'acquisto la penna,oltre ad avere un maggiore costo,sembra più ''sostanziosa'',ma poi, ad usarla,ci si accorge che è pesante e soprattutto sbilanciata all'indietro;quindi,non tanto comoda per scrivere a lungo.Mi domando anche se l'usura, col tempo, si manifesti di più sull'ottone o sulla resina.Ho letto nel sito,tra l'altro,che durante la guerra,per esigenze belliche,l'ottone fu sostituito(nei modelli in cui era presente)con altri metalli,con pessimi risultati vista l'acidità degli inchiostri dell'epoca.
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da vikingo60 »

piccardi ha scritto:Io resto dell'idea che il meccanismo in metallo sia di maggior valore. E' vero che è peso ma non mi sono mai trovato male con una montblanc degli anni '50 (o con una Soennecken che è anche più robusta. Ma a me piacciono le penne di "peso". Se son troppo leggere le sento meno stabili.

Comunque mi pare che, almeno nelle montblanc moderne, il metallo sia completamente scomparso dal meccanismo dello stantuffo.

Per l'usura, almeno per le penne che ho visto io (Soennecken e Montblanc) non mi sono parse particolarmente toccate dal'inchiostro. Ma è un insieme mooolto limitato...

Simone
Capisco che è una questione di gusti,quella della della pesantezza o della leggerezza.E anche a me,in un primo momento,piacciono quelle pesanti;salvo poi,quando scrivo molto,affaticarmi.E qui entra in gioco la scorrevolezza del pennino,che aiuta molto.Comunque sono sicuro:sugli attuali modelli Mont Blanc 146 e 149 la parte visibile del meccanismo,svitando il fondello,è in ottone.E anche sulla Pelikan 800 e 1000,pure col meccanismo in ottone,il prezzo sale notevolmente,proprio perchè di maggior valore come tu dicevi.
Cordialmente
Alessandro
Ultima modifica di vikingo60 il venerdì 20 agosto 2010, 13:39, modificato 1 volta in totale.
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da vikingo60 »

apollinare ha scritto:Ciao,non mi sembra che l'argomento sia cosi' banale,avvicinandosi alle stilo magari ci si chiede perche' un modello sia piu' pesante di un altro nonostante le dimensioni possano essere simili.Credo che attualmente se le stilo sono fatte in maniera dignitosa e con materiali altrettanto dignitosi la differenza stia in chi deve poi usare la stilo: esempio Simone che preferisce materiali pesanti come la 800 o la 1000 della pelikan;dipende a mio modesto parere dalla mano che deve scrivere,ma cosa scrive?un romanzo,una semplice firma,una serie di appunti veloci senza badare tanto alla forma ed alla calligrafia?Cioe' per quanto tempo adopera la stilo senza staccare,cosi' da risentire del peso?Parlando di usura delle parti credo che oggigiorno sia resina che ottone siano materiali ad un buon livello di affidabilita' ,chiaramente parlando di un minimo di manutenzione ed usando anche inchiostri non vecchi e di marche gia' collaudate.Personalmente,se devo scrivere a lungo la mano mi si affatica maggiormente non tanto per il peso quanto per la forma della stilo,che a me puo' non essere congeniale.Ah,dimenticavo:quando parliamo di affaticamento della mano dovuto a peso della stilo consideriamo sempre che le stesse abbiano ottima scorrevolezza a livello di pennino ecc......
A proposito saltando di palo in frasca:il forellino nel cappuccio delle vecchie signore serviva a far evaporare la condensa?se si' allora l'inchiostro non tendeva ad essicarsi?Qualcuno dice che il cappuccio sta solo per protezione,altri per protezione e per evitare l'essicamento,allora il foro in questi casi non e' dannoso? Ciao buona giornata
apollinare
vikingo60 ha scritto:Nelle moderne penne a stantuffo mi sono sempre chiesto se sia migliore il meccanismo in ottone(presente sulle Mont Blanc 146 e 149 e sulle Pelikan 800 e 1000).In effetti al momento dell'acquisto la penna,oltre ad avere un maggiore costo,sembra più ''sostanziosa'',ma poi, ad usarla,ci si accorge che è pesante e soprattutto sbilanciata all'indietro;quindi,non tanto comoda per scrivere a lungo.Mi domando anche se l'usura, col tempo, si manifesti di più sull'ottone o sulla resina.Ho letto nel sito,tra l'altro,che durante la guerra,per esigenze belliche,l'ottone fu sostituito(nei modelli in cui era presente)con altri metalli,con pessimi risultati vista l'acidità degli inchiostri dell'epoca.
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Grazie a tutti
Alessandro
Sulla forma non posso che darti ragione; a volte è proprio la forma,la grandezza e altro che rendono la stilo non confortevole:per quanto riguarda il peso è questione di gusti e dell'uso che se ne fa.Per quanto riguarda il forellino per evitare la condensa,posi già a Simone tempo fa il problema,e lui mi rispose che quello era l'unico modo,pagando però il piccolo prezzo che se la stilo non si usava per qualche giorno,il pennino poteva in effetti asciugarsi.L'altra alternativa è quella della leggera ovalizzazione del cappuccio per evitare una chiusura ermetica,che però deve avvenire in fabbrica e non credo possa farsi successivamente.Lo proposi al Signor Moricci per la ''famigerata'' Delta e lui mi rispose che doveva farsi in fabbrica durante la costruzione.Ecco perchè ora la mia giace nel cassetto,in attesa di avere risposte da quelli di Delta,a cui verranno inviate anche le esperienze negative che hanno avuto altri del forum.
Ciao
Alessandro
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da apollinare »

ciao Alessandro,grazie per la tempestiva risposta.L'ho chiesto perche' non riuscivo piu' a trovare l'argomento circa il cappuccio e perche' ultimamente sarei interessato a qualcosa col cappuccio forato.Immagino poi che il fatto della possibile asciugatura del pennino dopo qualche giorno di riposo sia comunque legato al tipo di inchiostro ed al solito rapporto pennino-alimentatore.Sai perche'?Al limite farei turare il forellino con qualche materiale adatto.Grazie ciao buona domenica
apollinare
Ps:puo' darsi che qualcuno in tempi recenti lavori con l'ovalizzazione del cappuccio proprio per questo motivo,e non solo per fini estetici.Ciao
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da piccardi »

La scelta dei forellini credo dipenda semplicemente dal fatto che fare un lavoro come l'ovalizzazione non è particolarmente complicato oggi, ma lo era abbastanza un tempo. Per cui sulle penne di una certa età i forellini li trovi sempre, e talvolta anche doppi (come su una certa versione della Pelikan 100)

In realtà il problema è e resta quello che l'inchiostro è a base d'acqua, che questa evapora e che quindi, se la chiusura è ermetica, c'è condensa. La cosa si risolve non avendo chiusura ermetica, cosa che comunque comporta, su tempi più o meno lunghi, che l'inchiostro si secchi.

La cosa difficile è trovare un equilibrio tale per cui ci sia sufficiente passaggio d'aria per evitare la condensa, ma non troppo da causare un essiccamento veloce. Resta il fatto che secondo me se non si usa una penna per un periodo di tempo superiore alla settimana sarebbe opportuno svuotarla.

Ciao
Simone
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da vikingo60 »

apollinare ha scritto:ciao Alessandro,grazie per la tempestiva risposta.L'ho chiesto perche' non riuscivo piu' a trovare l'argomento circa il cappuccio e perche' ultimamente sarei interessato a qualcosa col cappuccio forato.Immagino poi che il fatto della possibile asciugatura del pennino dopo qualche giorno di riposo sia comunque legato al tipo di inchiostro ed al solito rapporto pennino-alimentatore.Sai perche'?Al limite farei turare il forellino con qualche materiale adatto.Grazie ciao buona domenica
apollinare
Ps:puo' darsi che qualcuno in tempi recenti lavori con l'ovalizzazione del cappuccio proprio per questo motivo,e non solo per fini estetici.Ciao
Ciao Apollinare,
in realtà fu escogitato il meccanismo dell'ovalizzazione proprio per evitare buchi sul cappuccio giudicati antiestetici(tanto che il più delle volte venivano fatti in alto sotto la clip).Per quanto riguarda il far chiudere il forellino attenzione,perchè rischi di ritrovarti in una situazione simile a quella della mia Delta:col semplice calore del corpo,per non parlare poi in macchina durante l'estate,le prime parole verrebbero scritte con acqua grigetta o,con temperature ancora più alte,con acqua vera e propria!
Ciao
Alessandro
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da vikingo60 »

piccardi ha scritto:La scelta dei forellini credo dipenda semplicemente dal fatto che fare un lavoro come l'ovalizzazione non è particolarmente complicato oggi, ma lo era abbastanza un tempo. Per cui sulle penne di una certa età i forellini li trovi sempre, e talvolta anche doppi (come su una certa versione della Pelikan 100)

In realtà il problema è e resta quello che l'inchiostro è a base d'acqua, che questa evapora e che quindi, se la chiusura è ermetica, c'è condensa. La cosa si risolve non avendo chiusura ermetica, cosa che comunque comporta, su tempi più o meno lunghi, che l'inchiostro si secchi.

La cosa difficile è trovare un equilibrio tale per cui ci sia sufficiente passaggio d'aria per evitare la condensa, ma non troppo da causare un essiccamento veloce. Resta il fatto che secondo me se non si usa una penna per un periodo di tempo superiore alla settimana sarebbe opportuno svuotarla.

Ciao
Simone
Eppure sai una cosa?La ERO di cui ho pubblicato una foto nella sezione marchi storici può stare carica nel taschino a tempo indefinito.Sul cappuccio non ci sono fori di sfiato,ma anche dopo un mese o più scrive al primo colpo.Certo il livello d'inchiostro cala lo stesso anche se non usata,per cui ne deduco che in qualche modo,volutamente,la chiusura non è perfetta;ma non dà alcun problema.Per quanto riguarda la qualità di scrittura,il flusso tende ad essere più abbondante,almeno all'inizio,se il serbatoio è pieno a metà o meno(credo dipenda dal maggior volume d'aria che si espande e dal lavoro forse non troppo equilibrato dell'alimentatore,ma la cosa non mi disturba).Con il semplice calore del corpo e il serbatoio pieno a metà o meno,alla base del pennino si raccoglie una notevole quantità di inchiostro,per cui la penna all'inizio scrive più scuro.In questo caso(puoi correggermi se sbaglio)non credo possa parlarsi di condensa.Il pennino,in metallo dorato,è naturalmente rigido,ma è scorrevole grazie al flusso abbondante.
A proposito,quando mi troverai qualche notizia curiosa su questo marchio?Un rappresentante Aurora la bollò come una banale penna di plastica che era solo vecchia e non antica,ma io ci sono molto affezionato perchè in undici anni non mi ha mai tradito e la usai per scrivere l'intera tesi di laurea in Medicina!
Ciao e grazie di tutto
Alessandro
P.S.:riallego foto
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da apollinare »

Grazie Simone, grazie Alessandro,ripeto ,frequentando questo sito e grazie agli aficionados del sito stesso comincio un po' a chiarirmi le idee circa le stilo
la ero in questione a me non sembra una banale stilo vecchia in plastica,anzi e' una bella stilo. Ciao Apollinare
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da vikingo60 »

apollinare ha scritto:Grazie Simone, grazie Alessandro,ripeto ,frequentando questo sito e grazie agli aficionados del sito stesso comincio un po' a chiarirmi le idee circa le stilo
la ero in questione a me non sembra una banale stilo vecchia in plastica,anzi e' una bella stilo. Ciao Apollinare
Ti ringrazio molto Apollinare,sei molto gentile:ci rimasi molto male quando la mia stilo ERO,che tra l'altro va infinitamente meglio di quelle di nuova produzione(vedi soprattutto Delta),fu definita una come una penna ''vecchia'',ma non antica.Nell'ormai lontano 1997 la pagai Lire 25.000,e posso dire con orgoglio che se le è ripagate tutte.Non so quale possa essere il suo valore tra i collezionisti;probabilmente neanche molto,visto che non ha neanche il pennino in oro,ma posso dirti che è affidabile al 100%:ha affrontato condizioni estreme di temperatura e di utilizzo,ha scritto per chilometri e chilometri con qualunque tipo di inchiostro nero.Le dorature che vedi nella foto sono perfette,inalterate da anni,a differenza di quanto accade con stilo moderne Parker e Waterman,per giunta anche costose.(poi qualcuno dice ancora che la roba di una volta era inferiore a quelle di oggi).L'unica cosa che mi fa da un paio d'anni è che è comparso un pò di gioco nel fondello di carica posteriore.Devo chiedere a Simone se dipende da normale usura e se si può correggere in qualche modo.Se ci fosse la necessità di sostituire l'intero meccanismo,proprio non saprei come fare(e quanto mi verrebbe a costare).Credo che comunque possa collocarsi in un'epoca compresa tra gli anni'50 e i primissimi anni '60.Ma non sono riuscito a trovare altro.
Ciao
Alessandro
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da apollinare »

Ciao Alessandro,
la stilo puo' anche essere vecchia e non antica,magari essere poco richiesta sul mercato e valere poco,pero' conoscendo un po' le tue esigenze in fatto di stilo e tenendo conto che la suddetta non ti ha mai mollato.................beh,se anche c'e' da spendere qualcosa per una revisione, io non guarderei tanto per il sottile.....
A proposito, a giro per il web ho beccato qualcosa sulle ero,ma non ricordo dove.........
ciao buona domenica apollinare
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da vikingo60 »

apollinare ha scritto:Ciao Alessandro,
la stilo puo' anche essere vecchia e non antica,magari essere poco richiesta sul mercato e valere poco,pero' conoscendo un po' le tue esigenze in fatto di stilo e tenendo conto che la suddetta non ti ha mai mollato.................beh,se anche c'e' da spendere qualcosa per una revisione, io non guarderei tanto per il sottile.....
A proposito, a giro per il web ho beccato qualcosa sulle ero,ma non ricordo dove.........
ciao buona domenica apollinare
Magari nel caso potrei chiedere al Signor Moricci;se poi magari ritrovi qualcosa sulle Ero(da non confondersi con Hero,marchio orientale)ti prego di farmelo sapere.Ti ringrazio.
Ciao
Alessandro
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Re: Meccanismo in ottone o in resina?

Messaggio da piccardi »

Mi spiace non essere di grande aiuto, ma la Ero pare essere una marca assai elusiva. A parte che è tedesca e che produceva intorno agli anni '60-'70 delle penne di ottimo funzionamento si sa ben poco.

Le uniche tracce che ho trovato provengono da questo discussione su Fountain Pen Network.

http://www.vmcollectibles.com/index_ge.html

e da questo articolo:

http://www.vmcollectibles.com/index_ge.html

Di certo appartiene alla categoria delle penne fatte per scrivere destinate al mercato studentesco, che quelle che molti collezionisti considerano di scarsissimo interesse, per cui dubito che abbiano un qualche valore commerciale, essendo appunto penne di basso costo. Il fatto che funzionino nettamente meglio di altri nate per fare lo status symbol è solo la n-sima conferma che la qualità è una variabile indipendente rispetto al prezzo, e che il marketing costa più della fabbricazione.

Ciao
Simone
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Messaggio da vikingo60 »

piccardi ha scritto:Mi spiace non essere di grande aiuto, ma la Ero pare essere una marca assai elusiva. A parte che è tedesca e che produceva intorno agli anni '60-'70 delle penne di ottimo funzionamento si sa ben poco.

Le uniche tracce che ho trovato provengono da questo discussione su Fountain Pen Network.

http://www.vmcollectibles.com/index_ge.html

e da questo articolo:

http://www.vmcollectibles.com/index_ge.html

Di certo appartiene alla categoria delle penne fatte per scrivere destinate al mercato studentesco, che quelle che molti collezionisti considerano di scarsissimo interesse, per cui dubito che abbiano un qualche valore commerciale, essendo appunto penne di basso costo. Il fatto che funzionino nettamente meglio di altri nate per fare lo status symbol è solo la n-sima conferma che la qualità è una variabile indipendente rispetto al prezzo, e che il marketing costa più della fabbricazione.

Ciao
Simone
Come al solito sei molto gentile.
Conosco poco l'inglese,ma mi pare di leggere che erano penne di buona fattura e molto robuste,come posso confermare io con la mia che uso da oltre dieci anni.A proposito,da circa due anni il fondello di carica ha acquistato un notevole gioco,senza alcuna ripercussione sul funzionamento della penna:si tratta di normale usura o altro?So che alcune penne hanno questo gioco fin da nuove(magari non così libero,ma lo hanno).Prima non lo aveva:una volta avvitato, il fondello rimaneva ben saldo.Ma per ora la penna funziona bene,non so se da un momento all'altro potrebbe capitare qualcosa.
Grazie ancora e ciao
Alessandro
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