





Mi unisco ai corali complimenti per la esaustiva e divertentissima recensione!

fabio
Stai pur tranquillo che la Penna Definitiva non la troverai mai;quando la "malattia dello stilomane" prende il sopravvento si acquista una penna e già si pensa alla successiva!Bisogna comunque evitare di saltare i pasti per accumulare il contante necessario!Rogozin ha scritto:Grazie amici, apprezzo il riscontro
Sto risparmiando sul cibo e sugli altri beni di primo consumo proprio per potermi permettere una Penna Definitiva, come appunto potrebbe essere la 149 in celluloide (o, ribadisco, una nakaya
@vikingo60: grazie Alessandro, troppo buonoSi cerca di fare quel che si può, in questa vita che è fin troppo breve (come ci ricorda l'orribile e funesta Dupont CATACOMBS che hai postato nell'altro thread e che ha fatto scattare il riflesso apotropaico poco elegante ma decisamente istintivo). Essere cresciuto circondato da medici, se da una parte ha creato una certa qual consapevolezza cerusica, dall'altra mi ha completamente rovinato l'infanzia allorchè sentivo parlare delle peggiori patologie che tuttora infestano i miei incubi
Vai sulla nakaya allora... almeno riesco a vederne una dal vivo.Rogozin ha scritto: @Stefano e piccardi: anch'io darei via 3-4-5 (forse anche sei) penne (di Stefano) per avere una 149 in celluloide. E' uno di quegli oggetti che mi fanno avere attacchi di coprolalia per il misto di eccitazione e paura di non averla mai. Un po' come la busta paga.
Sto risparmiando sul cibo e sugli altri beni di primo consumo proprio per potermi permettere una Penna Definitiva, come appunto potrebbe essere la 149 in celluloide (o, ribadisco, una nakaya).
Davvero meravigliose, non le conoscevo.piccardi ha scritto: Consiglio interessato, ma da quel che si vede sul loro sito mi danno l'impressioni di piccoli capolavori d'artigianato.
Purtroppo non le ho mai viste n provate. E se la bruttezza di una penna si riesce a determinarla dalle foto con una attendibilità molto ampia, per la bellezza non vale altrettanto, per cui prima di pronunciarmi vorrei davvero averne una fra le mani. Però ne ho sentito parlare un gran bene.Alexander ha scritto: Davvero meravigliose, non le conoscevo.
Ma come scrivono?
Non penso si tratti di un «problema» legato all’uso prolungato e/o intenso della penna. L’ho acquistata come nuova (near mint) e – pur utilizzandola quotidianamente – non l’ho certo sottoposta a un superlavoro: qualche appunto alle riunioni, qualche biglietto d’auguri, la lista della spesa; ormai lo strumento di scrittura principale è la tastiera. La bottiglia d’inchiostro da 60 ml è ancora piena per metà, e possiedo la 149 da novembre.Rogozin ha scritto:@omonimo1979: grazie anche a te, in effetti ti avevo in mente visto che proprio a te avevo detto che l'avrei fatta/la stavo facendoSul flusso, onestamente non ho riscontrato quello che segnali, viceversa all'interno dell'intero spettro che va da "striminzito" ad "abbondante", la mia si colloca in un punto più vicino al primo aggettivo che al secondo... un po' come una dama settecentesca che in modo elegante e grazioso centellina e gestisce la sua appropriata e nobile stitichezza
Non so, forse la usi molto (e da molto) e magari i rebbi alla lunga si sono un po' allontanati? Oppure più semplicemente, come per le macchine, le persone ed i computer, ogni esemplare fa storia a sè e per quanto il modello sia lo stesso possono esserci delle microdifferenze che però si trasformano, nel momento dell'utilizzo, in qualcosa di percettibile