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1. Sviluppare (BN) con microfilm e caffè
Penso che chiunque abbia scattato e sviluppato bianconero, a un certo punto sia stato morso dal tarlo della risoluzione e della nitidezza (due concetti diversi, ma non mettiamo troppa carne al fuoco). E da quello della granulosità (riduzione della).
Allora magari si provava quello sviluppo che promette qualcosa in più, quella pellicola appena uscita che usava la tecnologia TGrain...
Eppure, ci sono pellicole che offrono dettagli in quantità industriale. Sono le pellicole copiative,come la Agfa Copex Rapid, e i microfilm, come la ADOX CMS 20. Un tempo c'era anche la Kodak Technical Pan, che ora non c'è più.
I problemi con queste pellicole sono sempre stati numerosi: bassissima sensibilità, contrasto elevatissimo, sviluppi complicati e costosi.
Oggi, però, possiamo sviluppare copiative e microfilm con una variante del Caffenol, lo sviluppo fai da te basato su caffè solubile, soda casalinga e vitamina C che piace tanto a numerosi appassionati. Nel tempo, ho messo a punto una variante del Caffenol che consente di ottenere ottimi risultati sia con Agfa Copex Rapid (che viene così esposta a 50 ISO) che con Adox CMS 20 (da esporre a 16 ISO).
Vi piace l'idea?
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2. Svilupparsi in casa negativi colore e diapositive, con i chimici Tetenal
Negli ultimi anni, Tetenal ha messo a punto dei kit per C-41 e per E-6 che sono veramente facili da usare.
Il C-41 (per negativo colore) è davvero facile quasi come il bianconero. Basta una tank, qualche bottiglia di plastica e una bacinella a temperatura costante (si possono usare anche i riscaldatori da acquari, o una buona mano con termometro e caraffa dell'acqua calda).
L'E-6 richiede qualche attenzione in più perché c'è un bagno aggiuntivo e le temperature devono essere più precise, ma un mio caro amico ottiene discreti risultati anche qui con... una tinozza, un termometro e una caraffa d'acqua calda!
3. Stampa ibrida, con la DSLR usata come scanner
I puristi del BN in genere guardano alla stampa inkjet con diffidenza (se non con un certo disgusto), ma molte stampanti moderne (specie quelle con 3 grigi), quando si stampa su carte cosiddette "baryta", producono risultati degni del massimo interesse; con neri profondi, fantastica resa dei dettagli e grande gamma dinamica.
Il problema è la scansione? Vero, ma queste DSLR che abbiamo comprato possono aiutarci proprio con la pellicola. Grazie all'uso accorto di kit come il Nikon PB-5 + PS-5, eventualmente integrato con l'uso di stitching (vedi Autopano Giga et similia), si possono ottenere scansioni dettagliatissime, anche oltre i "famosi" 5000 ppi. Detto dal sottoscritto che ha due scanner a tamburo...
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Allora? A qualcuno è tornato il prurito?
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Fernando