Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
-
- Vacumatic
- Messaggi: 759
- Iscritto il: lunedì 29 febbraio 2016, 15:10
- La mia penna preferita: Una Wahl Doric prima serie
- Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: roma
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
La penna in presentazione, una ultracentenaria, mi da lo spunto per ricordare la figura di un giovanissimo migrante, che poi ebbe un ruolo certamente di rilievo nello sviluppo della stilografica americana. Quell'uomo si chiamava John Holland.
Figlio di Patrick Holland, John era nato in un piccolo paesino irlandese nell'agosto del 1838 e già all'età di dieci anni seguì i genitori nella loro migrazione dall'altra parte dell'oceano, negli Stati Uniti, dove il padre trovò un lavoro da scalpellino a Cincinnati. Vale la pena di ricordare che la città deve il suo nome al nostro Cincinnato, il console romano che rinunciò al potere e se ne tornò ad arare i campi, celebrato dagli americani come esempio di disinteressato servizio alla stato ( altri tempi, altri romani ...)
In quella città John sin da subito, appena dodicenne, cominciò a contribuire al bilancio familiare, andando a lavorare in una piccola azienda attiva nel settore della produzione dei pennini. Il ragazzo doveva essere sveglio e volenteroso se è vero che presto si fece apprezzare, tanto che , compiuti i venti anni, riuscì a rilevare di quella azienda prima un terzo e poi, nel 1862, i residui due terzi, portandola in breve da cinque a quaranta dipendenti. E da allora la storia del giovane John si lega indissolubilmente a quella della John Holland Gold Pen Company, con sede in Cincinnati, 127 - 129 Fourth Street East, certamente una delle più antiche case americane di penne stilografiche.Per meglio inquadrare cronologicamente il periodo di tali imprese si può ricordare che in quel 1862 era ancora in pieno svolgimento quella guerra civile che fino al 1865 vide scontrarsi sui campi di battaglia le divise grigie degli eserciti confederati del sud e quelle blu dei soldati dell'Unione Del resto anche se pare che l'azienda cominciasse a produrre stilografiche vere e proprie intorno al 1880, la stessa ha sempre rivendicato - come anche nella pubblicità qui di seguito - la propria nascita al 1841, data in cui era sorta la piccola azienda rilevata da John. La storia della Holland è ampiamente trattata nel nostro bellissimo wiki e dunque mi limito a ricordare la vitalità nella sperimentazione ed innovazione, sia nel sistema di raffinazione dell'iridio, sia nella produzione di un nuovo tipo di alimentatore, sia nei sistemi di caricamento, quando lasciata l'iniziale fase eyedropper, passò nel 1905 allo sleeve filler e l'anno successivo al pull filler.
La penna in presentazione è ancora una eyedropper, un numero 3, del tipo " tapered cap", la cui linea affusolata riprende ancora in modo evidente quella delle cannucce da intinzione E' lunga 14,8 cm chiusa e 15, 5 aperta, escluso il pennino, mentre il cappuccio misura 6 cm. La penna, in una bella ebanite nera lucida, è decorata da due bande, ognuna larga 1,6 cm, laminate in oro e lavorate a sbalzo in forme che da una recente presentazione di Giorgio ho imparato a chiamare " sea snails ", lumache di mare. Sul corpo, che si restringe nella parte finale per accogliere il cappuccio, è inciso con caratteri ancora ben leggibili, posti su due livelli, " John Holland Maker/ Cin'ti Pat. Juli 1 1902" ed il numero 3. Monta un pennino in oro 14, dove sotto lo sfiatatoio a cuoricino troviamo il nome del produttore. Si tratta di un pennino di ottima flessibilità che in mani meno incapaci delle mie consentirebbe certo belle soddisfazioni calligrafiche. Sottile e leggerissima la penna consente, specie calzata, una ottima impugnatura.
L'alimentatore in ebanite, a cui si riferisce il brevetto riportato sul corpo, esibisce il decantato - anche nella pubblicità di cui alla prima foto _" elastic fissured feed ", sostanzialmente caratterizzato da un taglio trasversale che, separando la parte superiore a quella inferiore, " flette insieme al pennino " e che dunque doveva garantire una particolare elasticità di scrittura. La penna è databile intorno al 1905, come all'incirca anche questa pubblicità che mostro dall'originale. Concludendo una penna che mi pare bene possa testimoniare quella fase di transizione del passaggio dalla " penna che va nell'inchiostro " a " l'inchiostro che va nella penna ".
John Holland morì nel 1917 ed i figli James, John e Robert gli subentrarono nella guida della società. Pur continuando ancora per diversi anni a produrre penne di qualità, la Holland subì pesantemente la crisi del 1929 e non riuscì più ad occupare sul mercato quelle posizioni di rilievo che aveva conquistato a cavallo del secolo.
Figlio di Patrick Holland, John era nato in un piccolo paesino irlandese nell'agosto del 1838 e già all'età di dieci anni seguì i genitori nella loro migrazione dall'altra parte dell'oceano, negli Stati Uniti, dove il padre trovò un lavoro da scalpellino a Cincinnati. Vale la pena di ricordare che la città deve il suo nome al nostro Cincinnato, il console romano che rinunciò al potere e se ne tornò ad arare i campi, celebrato dagli americani come esempio di disinteressato servizio alla stato ( altri tempi, altri romani ...)
In quella città John sin da subito, appena dodicenne, cominciò a contribuire al bilancio familiare, andando a lavorare in una piccola azienda attiva nel settore della produzione dei pennini. Il ragazzo doveva essere sveglio e volenteroso se è vero che presto si fece apprezzare, tanto che , compiuti i venti anni, riuscì a rilevare di quella azienda prima un terzo e poi, nel 1862, i residui due terzi, portandola in breve da cinque a quaranta dipendenti. E da allora la storia del giovane John si lega indissolubilmente a quella della John Holland Gold Pen Company, con sede in Cincinnati, 127 - 129 Fourth Street East, certamente una delle più antiche case americane di penne stilografiche.Per meglio inquadrare cronologicamente il periodo di tali imprese si può ricordare che in quel 1862 era ancora in pieno svolgimento quella guerra civile che fino al 1865 vide scontrarsi sui campi di battaglia le divise grigie degli eserciti confederati del sud e quelle blu dei soldati dell'Unione Del resto anche se pare che l'azienda cominciasse a produrre stilografiche vere e proprie intorno al 1880, la stessa ha sempre rivendicato - come anche nella pubblicità qui di seguito - la propria nascita al 1841, data in cui era sorta la piccola azienda rilevata da John. La storia della Holland è ampiamente trattata nel nostro bellissimo wiki e dunque mi limito a ricordare la vitalità nella sperimentazione ed innovazione, sia nel sistema di raffinazione dell'iridio, sia nella produzione di un nuovo tipo di alimentatore, sia nei sistemi di caricamento, quando lasciata l'iniziale fase eyedropper, passò nel 1905 allo sleeve filler e l'anno successivo al pull filler.
La penna in presentazione è ancora una eyedropper, un numero 3, del tipo " tapered cap", la cui linea affusolata riprende ancora in modo evidente quella delle cannucce da intinzione E' lunga 14,8 cm chiusa e 15, 5 aperta, escluso il pennino, mentre il cappuccio misura 6 cm. La penna, in una bella ebanite nera lucida, è decorata da due bande, ognuna larga 1,6 cm, laminate in oro e lavorate a sbalzo in forme che da una recente presentazione di Giorgio ho imparato a chiamare " sea snails ", lumache di mare. Sul corpo, che si restringe nella parte finale per accogliere il cappuccio, è inciso con caratteri ancora ben leggibili, posti su due livelli, " John Holland Maker/ Cin'ti Pat. Juli 1 1902" ed il numero 3. Monta un pennino in oro 14, dove sotto lo sfiatatoio a cuoricino troviamo il nome del produttore. Si tratta di un pennino di ottima flessibilità che in mani meno incapaci delle mie consentirebbe certo belle soddisfazioni calligrafiche. Sottile e leggerissima la penna consente, specie calzata, una ottima impugnatura.
L'alimentatore in ebanite, a cui si riferisce il brevetto riportato sul corpo, esibisce il decantato - anche nella pubblicità di cui alla prima foto _" elastic fissured feed ", sostanzialmente caratterizzato da un taglio trasversale che, separando la parte superiore a quella inferiore, " flette insieme al pennino " e che dunque doveva garantire una particolare elasticità di scrittura. La penna è databile intorno al 1905, come all'incirca anche questa pubblicità che mostro dall'originale. Concludendo una penna che mi pare bene possa testimoniare quella fase di transizione del passaggio dalla " penna che va nell'inchiostro " a " l'inchiostro che va nella penna ".
John Holland morì nel 1917 ed i figli James, John e Robert gli subentrarono nella guida della società. Pur continuando ancora per diversi anni a produrre penne di qualità, la Holland subì pesantemente la crisi del 1929 e non riuscì più ad occupare sul mercato quelle posizioni di rilievo che aveva conquistato a cavallo del secolo.
- Irishtales
- Moderatrice
- Messaggi: 9499
- Iscritto il: lunedì 5 novembre 2012, 18:34
- La mia penna preferita: Wahl-Eversharp Doric
- Il mio inchiostro preferito: Levenger - Forest
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- FountainPen.it 500 Forum n.: 087
- Arte Italiana FP.IT M: 044
- Fp.it ℵ: 011
- Fp.it 霊気: 018
- Fp.it Vera: 033
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Meravigliosa! La penna, la storia, la recensione! 

"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
Daniela
- ciro
- Siringa Rovesciata
- Messaggi: 3043
- Iscritto il: martedì 7 aprile 2015, 15:12
- La mia penna preferita: Montblanc Noblesse VIP
- Il mio inchiostro preferito: Quel Montblanc verde
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Londra, UK
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Lucre,
grazie di questa piacevolissima lettura!
Ho apprezzato molto l'integrazione della presentazione alla storia del produttore di cui non ero a conoscenza: è anche narrata benissimo.
La penna poi mi piace davvero tanto in posizione di scrittura, un po' meno da chiusa.
Una prova di scrittura è impraticabile?
Mi piacerebbe anche vederla bella pulita e lucidata...!
grazie di questa piacevolissima lettura!

Ho apprezzato molto l'integrazione della presentazione alla storia del produttore di cui non ero a conoscenza: è anche narrata benissimo.

La penna poi mi piace davvero tanto in posizione di scrittura, un po' meno da chiusa.
Una prova di scrittura è impraticabile?
Mi piacerebbe anche vederla bella pulita e lucidata...!

-
- Vacumatic
- Messaggi: 759
- Iscritto il: lunedì 29 febbraio 2016, 15:10
- La mia penna preferita: Una Wahl Doric prima serie
- Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: roma
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Grazie Daniela, sei gentilissima.Irishtales ha scritto:Meravigliosa! La penna, la storia, la recensione!
Grazie Ciro, sono contento che sia stata una lettura piacevole. Per quanto riguarda la scrittura io finora l'ho provata solo per intinzione e non avrei difficoltà a dartene un esempio se non fosse che , come detto, la mia calligrafia non aggiungerebbe nessun merito alla penna ed a me costerebbe un cartellino rosso da parte di Daniela.ciro ha scritto:Lucre,
grazie di questa piacevolissima lettura!![]()
Ho apprezzato molto l'integrazione della presentazione alla storia del produttore di cui non ero a conoscenza: è anche narrata benissimo.![]()
La penna poi mi piace davvero tanto in posizione di scrittura, un po' meno da chiusa.
Una prova di scrittura è impraticabile?
Mi piacerebbe anche vederla bella pulita e lucidata...!
Ancora grazie
Luigi
- piccardi
- Fp.it Admin
- Messaggi: 15972
- Iscritto il: domenica 23 novembre 2008, 18:17
- La mia penna preferita: Troppe...
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
- FountainPen.it 500 Forum n.: 001
- Arte Italiana FP.IT M: 001
- Fp.it ℵ: 001
- Fp.it 霊気: 001
- Località: Firenze
- Contatta:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Bellissima penna, un vero pezzo di storia della stilografica, e bellissima recensione, ci hai riportato agli albori di questo strumento di scrittura, un grazie di cuore!
Simone
PS per gli interessati, il brevetto citato è questo: https://www.fountainpen.it/File:Patent-US-703418.pdf
Simone
PS per gli interessati, il brevetto citato è questo: https://www.fountainpen.it/File:Patent-US-703418.pdf
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
- ciro
- Siringa Rovesciata
- Messaggi: 3043
- Iscritto il: martedì 7 aprile 2015, 15:12
- La mia penna preferita: Montblanc Noblesse VIP
- Il mio inchiostro preferito: Quel Montblanc verde
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Londra, UK
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Luigi,lucre ha scritto: Grazie Ciro, sono contento che sia stata una lettura piacevole. Per quanto riguarda la scrittura io finora l'ho provata solo per intinzione e non avrei difficoltà a dartene un esempio se non fosse che , come detto, la mia calligrafia non aggiungerebbe nessun merito alla penna ed a me costerebbe un cartellino rosso da parte di Daniela.
Ancora grazie
Luigi
su questo forum non ho mai letto nessuno fare commenti negativi sulle grafie altrui. Si, è vero che qualche volta Daniela ha dato qualche parere richiesto sull'argomento, ma è una persona tanto gentile...!
Per me andrebbe bene anche qualche tratto dritto ascendente e discendente, e qualche spirale per valutare le proprietà di questo alimentatore ante litteram così particolare, con qualche impressione da parte tua sulla sensazione di scrittura se proprio non ti va di scrivere.
Saluti,
- Musicus
- Collaboratore
- Messaggi: 3055
- Iscritto il: martedì 3 dicembre 2013, 20:33
- La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
- Il mio inchiostro preferito: Waterman Bleu Sérénité
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Bolzano
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Un ottimo lavoro, Luigi!!
; ricordo, inoltre, una discussione sull'efficacia di una simile segmentazione dell'alimentatore a proposito di gruppi scrittura Montblanc Meisterstück di qualche decennio fa...
PARKER - Duofold - 1927-05-29. L'Illustrazione Italiana - Anno LIV - N.22, pag.VII
Come vedi dal mio profilo, io ho piena fiducia nelle eyedropper d'inizio secolo, che trovo penne straordinarie sotto tutti gli aspetti: nel caso della tua tapered cap la prova di scrittura avrebbe anche la funzione di evidenziare le tue personali reazioni all'ingombro dello "scalino" presente sul fusto in prossimità dell'impugnatura (e presente anche sulle straight cap, ma assente sulle cone cap) o, viceversa, la sua funzione e/o utilità.
Grazie.
Giorgio

Anch'io ritengo - opinione più o meno condivisibile, però - che la prova di scrittura (se la penna non è "nuova-inusata" o il pennino rovinato) aggiunga sempre "valore" alla penna: nel caso di un alimentatore brevettato e decantato dalla pubblicità come capace di assecondare qualsiasi performance dello scrivente bloccando il flusso al rilascio della pressione poi, la cosa incuriosisce davvero irresistibilmente il lettorelucre ha scritto:...Per quanto riguarda la scrittura io finora l'ho provata solo per intinzione e non avrei difficoltà a dartene un esempio se non fosse che , come detto, la mia calligrafia non aggiungerebbe nessun merito alla penna...

Se la bella pubblicità "cartacea" a colori è tua e, come si usa per le foto, la volessi donare al Wiki, sarebbe opportuno indicarne gli estremi, riempiendo i campi, ove possibile, come ad esempio:lucre ha scritto:...La penna è databile intorno al 1905, come all'incirca anche questa pubblicità che mostro dall'originale...
PARKER - Duofold - 1927-05-29. L'Illustrazione Italiana - Anno LIV - N.22, pag.VII
Come vedi dal mio profilo, io ho piena fiducia nelle eyedropper d'inizio secolo, che trovo penne straordinarie sotto tutti gli aspetti: nel caso della tua tapered cap la prova di scrittura avrebbe anche la funzione di evidenziare le tue personali reazioni all'ingombro dello "scalino" presente sul fusto in prossimità dell'impugnatura (e presente anche sulle straight cap, ma assente sulle cone cap) o, viceversa, la sua funzione e/o utilità.
Grazie.

Giorgio
-
- Vacumatic
- Messaggi: 759
- Iscritto il: lunedì 29 febbraio 2016, 15:10
- La mia penna preferita: Una Wahl Doric prima serie
- Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: roma
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Grazie a te Simone!piccardi ha scritto:Bellissima penna, un vero pezzo di storia della stilografica, e bellissima recensione, ci hai riportato agli albori di questo strumento di scrittura, un grazie di cuore!
Simone
PS per gli interessati, il brevetto citato è questo: https://www.fountainpen.it/File:Patent-US-703418.pdf
Ciro, non mi sottraggo dallo scrivere due parole, ma non dire che non ti avevo avvisato..ciro ha scritto:Luigi,lucre ha scritto: Grazie Ciro, sono contento che sia stata una lettura piacevole. Per quanto riguarda la scrittura io finora l'ho provata solo per intinzione e non avrei difficoltà a dartene un esempio se non fosse che , come detto, la mia calligrafia non aggiungerebbe nessun merito alla penna ed a me costerebbe un cartellino rosso da parte di Daniela.
Ancora grazie
Luigi
su questo forum non ho mai letto nessuno fare commenti negativi sulle grafie altrui. Si, è vero che qualche volta Daniela ha dato qualche parere richiesto sull'argomento, ma è una persona tanto gentile...!
Per me andrebbe bene anche qualche tratto dritto ascendente e discendente, e qualche spirale per valutare le proprietà di questo alimentatore ante litteram così particolare, con qualche impressione da parte tua sulla sensazione di scrittura se proprio non ti va di scrivere.
Saluti,
Cordialmente
Ciao Giorgio e grazie per l'apprezzamento sempre particolarmente gradito. Riguardo all'alimentatore credo di poter dire che, al di là delle facili promesse e delle esaltazioni pubblicitarie, fornisca comunque un contributo alla flessibilità complessiva dello scrivere. In merito invece alla pubblicità di cui posseggo copia cartacea non ho alcuna difficoltà a metterla a disposizione del wiki; non ne ho evidenziato riferimenti perché non li ho, trattasi comunque non di un estratto da un giornale, ma probabilmente di materiale pubblicitario all'epoca distribuito a negozi e rappresentanti.Musicus ha scritto:Un ottimo lavoro, Luigi!!
Anch'io ritengo - opinione più o meno condivisibile, però - che la prova di scrittura (se la penna non è "nuova-inusata" o il pennino rovinato) aggiunga sempre "valore" alla penna: nel caso di un alimentatore brevettato e decantato dalla pubblicità come capace di assecondare qualsiasi performance dello scrivente bloccando il flusso al rilascio della pressione poi, la cosa incuriosisce davvero irresistibilmente il lettorelucre ha scritto:...Per quanto riguarda la scrittura io finora l'ho provata solo per intinzione e non avrei difficoltà a dartene un esempio se non fosse che , come detto, la mia calligrafia non aggiungerebbe nessun merito alla penna...; ricordo, inoltre, una discussione sull'efficacia di una simile segmentazione dell'alimentatore a proposito di gruppi scrittura Montblanc Meisterstück di qualche decennio fa...
Se la bella pubblicità "cartacea" a colori è tua e, come si usa per le foto, la volessi donare al Wiki, sarebbe opportuno indicarne gli estremi, riempiendo i campi, ove possibile, come ad esempio:lucre ha scritto:...La penna è databile intorno al 1905, come all'incirca anche questa pubblicità che mostro dall'originale...
PARKER - Duofold - 1927-05-29. L'Illustrazione Italiana - Anno LIV - N.22, pag.VII
Come vedi dal mio profilo, io ho piena fiducia nelle eyedropper d'inizio secolo, che trovo penne straordinarie sotto tutti gli aspetti: nel caso della tua tapered cap la prova di scrittura avrebbe anche la funzione di evidenziare le tue personali reazioni all'ingombro dello "scalino" presente sul fusto in prossimità dell'impugnatura (e presente anche sulle straight cap, ma assente sulle cone cap) o, viceversa, la sua funzione e/o utilità.
Grazie.
![]()
Giorgio
Ancora grazie
Luigi
- ciro
- Siringa Rovesciata
- Messaggi: 3043
- Iscritto il: martedì 7 aprile 2015, 15:12
- La mia penna preferita: Montblanc Noblesse VIP
- Il mio inchiostro preferito: Quel Montblanc verde
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Londra, UK
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
E di cosa ti vergogni? Oltre ad essere una bellissima grafia, chiara e leggibile è anche adatta al tipo di pennino.lucre ha scritto: Ciro, non mi sottraggo dallo scrivere due parole, ma non dire che non ti avevo avvisato..
Cordialmente
Luigi
Siamo mica tutti calligrafi qui!

Grazie della prova e del saluto.

-
- Pulsante di Fondo
- Messaggi: 290
- Iscritto il: sabato 28 maggio 2011, 12:55
- La mia penna preferita: Omas Extra Lucens
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
- FountainPen.it 500 Forum n.: 081
- Località: Roma
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Grazie per la piacevole recensione e complimenti per la penna.
-
- Vacumatic
- Messaggi: 759
- Iscritto il: lunedì 29 febbraio 2016, 15:10
- La mia penna preferita: Una Wahl Doric prima serie
- Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: roma
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Grazie a te e buon week endroccopin ha scritto:Grazie per la piacevole recensione e complimenti per la penna.
Luigi
-
- Pulsante di Fondo
- Messaggi: 346
- Iscritto il: domenica 22 maggio 2016, 12:06
- La mia penna preferita: Perry
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Milano
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Lettura piacevolissima e interessante, molte grazie.
Adesso rileggo il tuo post per gustarlo ancora meglio, e poi mi documenterò su tutti i termini tecnici nominati via via (tapered cap, straight cap, cone cap, ...).
Complimenti per il quadro storico introduttivo: scritto, a mio parere, molto bene.
Ciao e buona giornata.
Michele
Adesso rileggo il tuo post per gustarlo ancora meglio, e poi mi documenterò su tutti i termini tecnici nominati via via (tapered cap, straight cap, cone cap, ...).
Complimenti per il quadro storico introduttivo: scritto, a mio parere, molto bene.
Ciao e buona giornata.
Michele
-
- Crescent Filler
- Messaggi: 1838
- Iscritto il: sabato 26 marzo 2016, 18:02
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Jentle-Pilot Iroshizuku
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Rieti
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Questa recensione è veramente un "regalo che delizia", piacevole, utile e soddisfacente! Grazie!
Laura
Laura
Laura
-
- Vacumatic
- Messaggi: 759
- Iscritto il: lunedì 29 febbraio 2016, 15:10
- La mia penna preferita: Una Wahl Doric prima serie
- Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: roma
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Grazie Michele, sei gentilissimo. Per quanto riguarda i vari tipi di cappuccio trovo che sia fatta molto bene la pagina del nostro wiki dedicato alla anatomia di una penna stilografica.nacanco ha scritto:Lettura piacevolissima e interessante, molte grazie.
Adesso rileggo il tuo post per gustarlo ancora meglio, e poi mi documenterò su tutti i termini tecnici nominati via via (tapered cap, straight cap, cone cap, ...).
Complimenti per il quadro storico introduttivo: scritto, a mio parere, molto bene.
Ciao e buona giornata.
Michele
Ancora grazie e buon week end
Grazie a te Laura, sei gentilissima.Silemar ha scritto:Questa recensione è veramente un "regalo che delizia", piacevole, utile e soddisfacente! Grazie!
Laura
Buon week end
Luigi
-
- Crescent Filler
- Messaggi: 1838
- Iscritto il: sabato 26 marzo 2016, 18:02
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Jentle-Pilot Iroshizuku
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Rieti
- Gender:
JOHN HOLLAND TAPERED CAP
Grazie. Spero lo sia per tutti!lucre ha scritto: Grazie a te Laura, sei gentilissima.
Buon week end
Luigi

Laura