Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Breve recensione Parker Premier Black
- vikingo60
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- La mia penna preferita: Pelikan M 200
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Breve recensione Parker Premier Black
E' costruita in rutenio,con rivestimento esterno in ceramica nera;il risultato dovrebbe essere una penna dotata di forte resistenza ai graffi,alla corrosione e alla perdita di colore,che appare come un grigio scuro opaco.La penna,di forma tronca,presenta una lavorazione a spazzolatura verticale.Il cappuccio,a pressione,presenta la classica clip a freccia della Parker,inserita sotto una testina che presenta 3 incisioni intorno a tutta la circonferenza.Stesso motivo si ritrova sul terminale del corpo e sull'impugnatura,alla base del pennino e vicino all'avvitatura del corpo.Il gruppo scrittura presenta filettatura in metallo,mentre quella del corpo è ricavata da una guaina plastica inserita all'interno;sarebbe stato preferibile che fosse anche essa in metallo.
Il pennino,intarsiato,è in oro 18 K/750 placcato in rutenio,privo del classico foro di sfiato centrale;l'alimentatore è in plastica e riporta la misura del pennino,in questo caso M.E qui una digressione:si nota,da quando nel 2009 la produzione di tutti i modelli Parker è stata trasferita in Francia,la stretta parentela con i modelli Waterman,da molto tempo privi del famoso foro di sfiato.La somiglianza si rivela anche nelle forme.Infatti dietro al cappuccio,in basso,si legge "France";anteriormente c'è il marchio Parker.Posso esprimere un voto basato solo su materiali e finiture,in quanto l'estetica è discutibile:sobria,ma troppo moderna e lontana quindi dai miei gusti strettamente classici.Voto complessivo su estetica,materiali e finiture: 8.
La Parker dà ampio risalto al fatto che ogni esemplare di questa penna è collaudato personalmente a mano;di ciò posso dare conferma.
Il meccanismo di caricamento della penna è a cartuccia/converter (fornito con la penna;è il minimo,visto il prezzo);il converter non è filettato e tradisce la parentela con Waterman,essendo praticamente identico.Caricando acqua fredda con il converter,si scarica acqua blu e ciò è la conferma che la penna (o almeno questo esemplare) viene testata a mano.Ho provato a caricarla con inchiostro Aurora nero,e la scrittura è stata fin dal primo momento molto confortevole.Il tratto M è abbastanza largo,per cui agli amanti dei tratti sottili consiglio di prendere F.
Le partenze sono sempre immediate e sicure;la scrittura,priva di salti,è molto confortevole grazie al flusso abbondante (molto strano per le penne prodotte in Francia,di solito con flusso molto magro) e al pennino semimolleggiato.Voto di scrittura: 10.
In conclusione:
E' una penna che deve piacere:è moderna e allo stesso tempo abbastanza sobria.
Vantaggi:è molto robusta e scrive molto bene.La manovrabilità è sempre ottima,vista la pesantezza del metallo.Inoltre l'impugnatura è molto comoda;soltanto calzando il cappuccio posteriormente lo sbilanciamento diventa evidente.
Svantaggi:visto il prezzo,ci si sarebbe aspettato qualcosa di meglio del caricamento a cartuccia/converter;quanto meno sarebbe stato utile un converter diverso.Questo appare poco adatto ad una penna così pesante:quando si immerge il gruppo scrittura,di pesantezza notevole,nella bottiglia di inchiostro,si ha il timore che il pezzo possa staccarsi dal converter e precipitare all'interno,considerata anche la tenuta piuttosto debole del converter stesso.
Rivolgo un doveroso ringraziamento agli amici di www.goldpen.it per l'esemplare messo a mia disposizione per la prova e per l'uso della relativa foto.Tale recensione verrà pubblicata anche sul loro sito.
Un cordiale saluto a tutti
Alessandro
Re: Breve recensione Parker Premier Black
Alessandro, grazie per l'ulteriore ottima recensione.
Non riesco a capire l ' utilizzo notevole di rutenio che è un metallo costoso, su una penna cartuccia/converter ; ma questa è una mia fissazione
Personalmente poi, come te, amo le linee classiche, quindi questa penna non rientra nei miei desideri
stefano
Non riesco a capire l ' utilizzo notevole di rutenio che è un metallo costoso, su una penna cartuccia/converter ; ma questa è una mia fissazione

Personalmente poi, come te, amo le linee classiche, quindi questa penna non rientra nei miei desideri
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- vikingo60
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
La penso come te;ma quello che mi lascia più perplesso non è tanto l'utilizzo del converter,ma di "quel" converter in sè,identico a quelli Waterman,che hanno dato pessima prova di durata e tenuta.E poi,come ho detto nelle recensione,visto il peso del gruppo di scrittura sarebbe stato d'obbligo un converter filettato,per evitare sganciamenti improvvisi fin troppo probabili.rembrandt54 ha scritto:Alessandro, grazie per l'ulteriore ottima recensione.
Non riesco a capire l ' utilizzo notevole di rutenio che è un metallo costoso, su una penna cartuccia/converter ; ma questa è una mia fissazione![]()
Personalmente poi, come te, amo le linee classiche, quindi questa penna non rientra nei miei desideri
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Alessandro
- colex
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
Grazie per l'ottima recensione.
A conferma, per me, di quanto sia caduta in basso la casa della "freccia".... E' un vero peccato che un così glorioso marchio sia "caduto" tanto in basso... Avrà scoccato la sua ultima freccia?!
Così come la OMAS con le sue splendide celluloidi, Parker nonostante un grosso bagaglio di ottimi progetti (Duofold e Vacumatic) sia sotto il profilo estetico che, per i materiali "nobili" e non ultimo l'aspetto tecnico, seguono il trend del "brutto" e scadente (cartuccia/converter) e, non ultimo, pure costoso! Che delusione
A conferma, per me, di quanto sia caduta in basso la casa della "freccia".... E' un vero peccato che un così glorioso marchio sia "caduto" tanto in basso... Avrà scoccato la sua ultima freccia?!
Così come la OMAS con le sue splendide celluloidi, Parker nonostante un grosso bagaglio di ottimi progetti (Duofold e Vacumatic) sia sotto il profilo estetico che, per i materiali "nobili" e non ultimo l'aspetto tecnico, seguono il trend del "brutto" e scadente (cartuccia/converter) e, non ultimo, pure costoso! Che delusione

pen: Aurora*Delta*Kaweco*LAMY*Montblanc*Leonardo*OMAS*Parker*Pelikan*Pilot*Sheaffer*Stipula*TWSBI*Visconti*Waterman
ink: Aurora*Delta*Diamine*J.Herbin*Montblanc*Noodler's*Leonardo*Omas*Pelikan*Pilot Iroshizuku*Sailor*Visconti*Waterman
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
E' l'effetto della globalizzazione !! Possono sopravvivere solo i grandi gruppi ( Richmont, Lvmh etc) e quando non c'è più la "famiglia" si perde la passione che è la parte fondamentale nella produzione di qualsiasi oggettocolex ha scritto:Grazie per l'ottima recensione.
A conferma, per me, di quanto sia caduta in basso la casa della "freccia".... E' un vero peccato che un così glorioso marchio sia "caduto" tanto in basso... Avrà scoccato la sua ultima freccia?!
Così come la OMAS con le sue splendide celluloidi, Parker nonostante un grosso bagaglio di ottimi progetti (Duofold e Vacumatic) sia sotto il profilo estetico che, per i materiali "nobili" e non ultimo l'aspetto tecnico, seguono il trend del "brutto" e scadente (cartuccia/converter) e, non ultimo, pure costoso! Che delusione
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
Bella recensione, complimenti! Molto accurata e obiettiva, come è giusto che sia.
Personalmente "a pelle" (o comunque a prima vista fotografica!!) non incontra i miei gusti, ma si sa, qui rientriamo nel campo delle preferenze strettamente personali!!
Personalmente "a pelle" (o comunque a prima vista fotografica!!) non incontra i miei gusti, ma si sa, qui rientriamo nel campo delle preferenze strettamente personali!!
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
Grazie per la recensione!
A me esteticamente piace invece moltissimo, e qualche mese fa la stavo infatti per acquistare (ero ovviamente andato anche a provarla in cartoleria). Alla fine ho però lasciato perdere, sopratutto dopo aver letto alcune critiche su un forum francofono: pare siano stati riscontrati abbastanza spesso problemi con la clip, che in diversi modelli risultava essere mal fissata al cappuccio.
Non escludo comunque un suo acquisto in futuro.
A me esteticamente piace invece moltissimo, e qualche mese fa la stavo infatti per acquistare (ero ovviamente andato anche a provarla in cartoleria). Alla fine ho però lasciato perdere, sopratutto dopo aver letto alcune critiche su un forum francofono: pare siano stati riscontrati abbastanza spesso problemi con la clip, che in diversi modelli risultava essere mal fissata al cappuccio.
Non escludo comunque un suo acquisto in futuro.
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
Grazie per la recensione.
Personalmente la trovo anche io troppo moderna e dal prezzo esagerato.
Vabbé almeno scrive bene!
Personalmente la trovo anche io troppo moderna e dal prezzo esagerato.
Vabbé almeno scrive bene!

Re: Breve recensione Parker Premier Black
Ciao , grazie per la recensione , ma purtroppo questa è una penna che non rientra nei mie gusti .
Salutoni
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- piccardi
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- La mia penna preferita: Troppe...
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
Beh, Visconti e Delta in Italia non sono grandi gruppi e sopravvivono. Lamy è tutt'ora una una azienda della famiglia Lamy, e sopravvive e si espande. La Aurora sopravvive benissimo e non è stata comprata da nessun grande gruppo. La Pilot invece è un grande gruppo, e produce capolavori di artigianato come le Namiki. Questa dei grandi gruppi che sopravvivono per produrre oggetti senza passione contrariamente a quel che fanno le famiglie originali mi pare una generalizzazione un po' azzardata.rembrandt54 ha scritto: E' l'effetto della globalizzazione !! Possono sopravvivere solo i grandi gruppi ( Richmont, Lvmh etc) e quando non c'è più la "famiglia" si perde la passione che è la parte fondamentale nella produzione di qualsiasi oggetto
stefano
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
Hai perfettamente ragione, non si può generalizzare; Diciamo che era riferito in particolare alla Omas , e al fatto che molti gruppi guardano solamente al profittopiccardi ha scritto:Beh, Visconti e Delta in Italia non sono grandi gruppi e sopravvivono. Lamy è tutt'ora una una azienda della famiglia Lamy, e sopravvive e si espande. La Aurora sopravvive benissimo e non è stata comprata da nessun grande gruppo. La Pilot invece è un grande gruppo, e produce capolavori di artigianato come le Namiki. Questa dei grandi gruppi che sopravvivono per produrre oggetti senza passione contrariamente a quel che fanno le famiglie originali mi pare una generalizzazione un po' azzardata.rembrandt54 ha scritto: E' l'effetto della globalizzazione !! Possono sopravvivere solo i grandi gruppi ( Richmont, Lvmh etc) e quando non c'è più la "famiglia" si perde la passione che è la parte fondamentale nella produzione di qualsiasi oggetto
stefano
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( vedi le famigerate edizioni limitate !!!) perdendo di vista lo scopo principale
- colex
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
Degli altri, a parte provare un forte dispiacere per la Parker marchio che mi ha sempre appassionato, non mi interessa molto ma, dell'italiana OMAS, provo molto rabbia perché produceveno e possono ancora produrre ottime stilografiche, se non le migliori, sia sotto l'aspetto estetico, ricordo che sono tra gli ultimi a produrre ancora qualcosa in celluloide e con meccanismo di caricamento a pistone... Ma si ostinano a produrre linee pacchiane, enormi e pesanti e dai prezzi che dire esagerati è poco! Peccato per entrambe le case... Mi sembra la stessa fine che ha fatto la SWATCH per gli orologi, da fenomeno del Marketing, ieri, quando la dirigeva un italiano... A "fenomeno" scomparso dal panorama dell'orologeria svizzera... Ma spero, almeno per la OMAS, di sbagliarmi!
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Re: Breve recensione Parker Premier Black
Davvero bella, ma non vale il prezzo.
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