Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Penshow Torino 2016
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Domandona: niente Bancomat?
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Romolo ha scritto:Domandona: niente Bancomat?
Mah.... sicuramente fuori ci saranno degli sportelli
Ecco le ultime informazioni su come raggiungere e accedere al Circolo degli Artisti e alla Biblioteca del Circolo, sede in cui si svolgerà il Turin penshow 2016
Una volta giunti in Via Bogino 9 e attraversato il primo portone in legno, seguire il telo rosso a terra proseguendo a destra (Scala B).
Digitare sul tastierino il codice 4445 e poi schiacciare il pulsante con la campanella.
In alternativa digitare 4444 e poi schiacciare il pulsante con la campanella.
Una volta aperto il portone, salire al primo piano, per accedere alla biblioteca del Circolo degli Artisti, sede ove si tiene il Turin Penshow edizione 2016.
ciaoooooooooooooooooooooooooooooo
Fabrizio
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Allora mi tocca fare prima un salto a prelevare, non vorrei che mi scappasse qualche occasione nel mentrefab66 ha scritto:Mah.... sicuramente fuori ci saranno degli sportelliRomolo ha scritto:Domandona: niente Bancomat?
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Ah........ non ti preoccupare...... sono UMANI in fondo in fondo....... ti permettono di uscire e rientrare per i prelievi..... ovviamente la penna rimane a loro nel frattempo...... che malfidatiRomolo ha scritto:Allora mi tocca fare prima un salto a prelevare, non vorrei che mi scappasse qualche occasione nel mentrefab66 ha scritto: Mah.... sicuramente fuori ci saranno degli sportelli
Fabrizio
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la classica tarapiatapioco come se fosse antani con scappellamento a destra credo valga solo per il penshow di Firenze......Luca_63 ha scritto:Ma parola d'ordine niente ???
Grazie Fabrizio
Fabrizio
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Già, mi sa che la' non funziona...fab66 ha scritto:la classica tarapiatapioco come se fosse antani con scappellamento a destra credo valga solo per il penshow di Firenze......
Luca M.
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Per ora niente di che....ho preso questo raccoglitore con penne comprese a 49,90 ... forse ho speso troppo. .
Fabrizio
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FOTO... FOTO... FOTO...
Please!
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ink: Aurora*Delta*Diamine*J.Herbin*Montblanc*Noodler's*Leonardo*Omas*Pelikan*Pilot Iroshizuku*Sailor*Visconti*Waterman
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Io sono sul treno del ritorno,era il mio primo pen show e devo dire che mi è piaciuto un sacco.
Ho conosciuto alcuni del forum (Sanpei,wallygator e Simone) che saluto.
Che dire,c'è veramente da rifarsi gli occhi: meno male che non avevo molti contanti
Ho conosciuto alcuni del forum (Sanpei,wallygator e Simone) che saluto.
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Penshow Torino 2016
Anch io sono sul treno di ritorno. Faceva un po' che non avevo scritto niente sul forum! Essendo francese e molto pigro devo dire che scrivo più spesso sul forum francese.
Anche per me era il mio primo Pen show. Mi sono piaciuti l'ambiente intima e simpatico, il luogo bellissimo e naturalmente le penne viste. Ma ancora di più incontri tra cui Roberto che ho infine potuto conoscere dopo un po' di mesi.
E stato veramente bello! Torno con 2 penne bellissime!
Avevo perso la mia tsuki yo poi l'ho ritrovata prima di partire. Sono lieto di pensare che altri amanti della penna hanno forse fatto qualche lettere belle o disegni grazie alla mia inadvertenza (credo che abbia creato un parola strana!)
Grazie a tutti e particolarmente al organizzatore!
Anche per me era il mio primo Pen show. Mi sono piaciuti l'ambiente intima e simpatico, il luogo bellissimo e naturalmente le penne viste. Ma ancora di più incontri tra cui Roberto che ho infine potuto conoscere dopo un po' di mesi.
E stato veramente bello! Torno con 2 penne bellissime!
Avevo perso la mia tsuki yo poi l'ho ritrovata prima di partire. Sono lieto di pensare che altri amanti della penna hanno forse fatto qualche lettere belle o disegni grazie alla mia inadvertenza (credo che abbia creato un parola strana!)
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Penshow Torino 2016
Anche per me é stato un grande piacere trascorrere qualche ora (diverse ore..) nelle due sale del pen show di Torino.
Bellissimo l'ambiente, con le pareti tappezzate da scaffali e scaffali di preziosi libri.
Bellissime ovviamente le esposizioni, in cui al solito si trova una quantità di penne affascinanti... Figuratevi poi per me, che trovo affascinante anche una Pelikan scolastica che non scrive..
E soprattutto é stato bellissimo conversare con i veterani del forum, molti dei quali con pazienza certosina stanno a sentire i miei problemi con pennine insignificanti.. e mi danno sempre validissime indicazioni!
Vorrei ringraziare in particolare Wally, Ottoririno, Fabrizio, Simone e Roberto per la pazienza, la gentilezza e la simpatia dimostrata qui e negli altri pen show.
E a proposito di pazienza e simpatia non posso non menzionare molti degli espositori, in primis il GM Sanpei e anche il guru delle Pelikan (e non solo) Tom Westerich.
Se poi riuscissi anche a lasciare un pen show senza avere completamente svuotato il portafoglio sarebbe il massimo... ma la cosa al momento non mi é ancora riuscita..
Grazie davvero a tutti, mi avete regalato una splendida giornata!
Ciao
Bellissimo l'ambiente, con le pareti tappezzate da scaffali e scaffali di preziosi libri.
Bellissime ovviamente le esposizioni, in cui al solito si trova una quantità di penne affascinanti... Figuratevi poi per me, che trovo affascinante anche una Pelikan scolastica che non scrive..
E soprattutto é stato bellissimo conversare con i veterani del forum, molti dei quali con pazienza certosina stanno a sentire i miei problemi con pennine insignificanti.. e mi danno sempre validissime indicazioni!
Vorrei ringraziare in particolare Wally, Ottoririno, Fabrizio, Simone e Roberto per la pazienza, la gentilezza e la simpatia dimostrata qui e negli altri pen show.
E a proposito di pazienza e simpatia non posso non menzionare molti degli espositori, in primis il GM Sanpei e anche il guru delle Pelikan (e non solo) Tom Westerich.
Se poi riuscissi anche a lasciare un pen show senza avere completamente svuotato il portafoglio sarebbe il massimo... ma la cosa al momento non mi é ancora riuscita..
Grazie davvero a tutti, mi avete regalato una splendida giornata!
Ciao
Mauro
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Penshow Torino 2016
Anche a me il Penshow torinese è piaciuto molto; sicuramente uno dei più riusciti degli ultimi anni. Perlomeno di quelli a cui ho partecipato.
Secondo me alla fin fine la cosa più significativa è l'occasione di passare qualche ora con amici con i quali, per forza di cose, ci 'incontra solo in queste occasioni. Anzi, mi è mancato il tempo per intrattenermi quanto avrei voluto con tutti quelli che conosco e l'opportunità d'incontrare di persona qualcuno che mi è noto solo per il nick.
Permettetemi qualche considerazione:
Penso che un buon contributo alla riuscita della manifestazione l'abbia fornito "il tavolo delle prove", che se non è una novità assoluta lo è nella veste "strutturata" e non lasciata alla spontaneità: ho visto gente divertirsi come bimbi ed udito gridolini di soddisfazione e stupore.
Credo che ci fosse davvero necessità di qualcosa di nuovo; spesso ho visto Penshow trascinarsi languidamente, senza entusiasmo e con un forte senso di deja vu. Un tempo questi incontri attiravano una quantità di curiosi che si portavano dietro le penne trovate in casa per chiederne notizie e valutazioni. Erano linfa vitale che purtroppo è venuta a mancare; inutile analizzarne in questa sede i motivi: diciamo che è stata un'evoluzione fisiologica. Sta di fatto che a mio parere l'aspetto "commerciale" da solo non riesce più a sostenere la manifestazione ed un percorso di rinnovamento va affrontato: il "tavolo" è stato un passo importante, che credo valga la pena di essere riproposto e consolidato, ma dormire sugli allori non è mai positivo e credo che non solo chi si sobbarca l'onere organizzativo, ma tutti gli appassionati, dovrebbero fare proposte affinché il prossimo Penshow sia ancora più bello e quello di Torino non resti un acuto isolato ma l'inizio di una svolta.
Secondo me alla fin fine la cosa più significativa è l'occasione di passare qualche ora con amici con i quali, per forza di cose, ci 'incontra solo in queste occasioni. Anzi, mi è mancato il tempo per intrattenermi quanto avrei voluto con tutti quelli che conosco e l'opportunità d'incontrare di persona qualcuno che mi è noto solo per il nick.
Permettetemi qualche considerazione:
Penso che un buon contributo alla riuscita della manifestazione l'abbia fornito "il tavolo delle prove", che se non è una novità assoluta lo è nella veste "strutturata" e non lasciata alla spontaneità: ho visto gente divertirsi come bimbi ed udito gridolini di soddisfazione e stupore.
Credo che ci fosse davvero necessità di qualcosa di nuovo; spesso ho visto Penshow trascinarsi languidamente, senza entusiasmo e con un forte senso di deja vu. Un tempo questi incontri attiravano una quantità di curiosi che si portavano dietro le penne trovate in casa per chiederne notizie e valutazioni. Erano linfa vitale che purtroppo è venuta a mancare; inutile analizzarne in questa sede i motivi: diciamo che è stata un'evoluzione fisiologica. Sta di fatto che a mio parere l'aspetto "commerciale" da solo non riesce più a sostenere la manifestazione ed un percorso di rinnovamento va affrontato: il "tavolo" è stato un passo importante, che credo valga la pena di essere riproposto e consolidato, ma dormire sugli allori non è mai positivo e credo che non solo chi si sobbarca l'onere organizzativo, ma tutti gli appassionati, dovrebbero fare proposte affinché il prossimo Penshow sia ancora più bello e quello di Torino non resti un acuto isolato ma l'inizio di una svolta.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
- fmxhondacr
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- Iscritto il: domenica 22 marzo 2015, 17:30
- La mia penna preferita: M800 I e OB; MB 149; Hemingway
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Penshow Torino 2016
Quello di Torino sarebbe un Penshow ben riuscito?
Bho, sarà che mi ero fatto una grande aspettativa, ma io sono rimasto fortemente deluso.
Ho visto (nel breve tempo in cui sono stato nella magnifica location) giusto un paio di persone piacevoli e disponibili (forse tre), per il resto una serie di "cose" in vendita, alcune con prezzi fuori dal mondo o un stato di conservazione pessimo spacciato come "giusto ritoccato, perfetto" che a mio modo di vedere dir "vomitevole" era dir poco.
Sarà anche che non ho ancora sviluppato un gusto per il vintage antico (mi fermo agli anni 70 dei classici brand), ma che tristezza vedere praticamente neanche una delle penne moderne esposta. Penso proprio che non parteciperò una seconda volta. Sicuramente per gli espositori è un'ottima occasione per fare affari/acquisti/scambi, ma dalla parte mia (del pubblico) non ho ricevuto spinte a partecipare una seconda volta.
Peccato.
Bho, sarà che mi ero fatto una grande aspettativa, ma io sono rimasto fortemente deluso.
Ho visto (nel breve tempo in cui sono stato nella magnifica location) giusto un paio di persone piacevoli e disponibili (forse tre), per il resto una serie di "cose" in vendita, alcune con prezzi fuori dal mondo o un stato di conservazione pessimo spacciato come "giusto ritoccato, perfetto" che a mio modo di vedere dir "vomitevole" era dir poco.
Sarà anche che non ho ancora sviluppato un gusto per il vintage antico (mi fermo agli anni 70 dei classici brand), ma che tristezza vedere praticamente neanche una delle penne moderne esposta. Penso proprio che non parteciperò una seconda volta. Sicuramente per gli espositori è un'ottima occasione per fare affari/acquisti/scambi, ma dalla parte mia (del pubblico) non ho ricevuto spinte a partecipare una seconda volta.
Peccato.
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- La mia penna preferita: PFM
- Il mio inchiostro preferito: Edelstein Pelikan
- Misura preferita del pennino: Medio
- Fp.it ℵ: 058
- Località: Rivoli (TO)
- Gender:
Penshow Torino 2016
Caro biker out road,
mi spiace per la tua delusione, ma tutti i Penshow sono così, soprattutto rivolti al mondo delle vintage, anche perché le penne moderne le trovi normalmente nei negozi.
Non è comunque un caso se i maggiori esperti di penne stilografiche, senza far nomi: Simone, sono attratti dalle vintage, perché hanno storia, fascino, ingegno, calore e chi più ne ha, più ne metta. Bisogna provare a scrivere e poi si capisce tutto.
La penna stilografica non è un oggetto importante in sé, ma per ciò che ha rappresentato. Per circa un secolo la penna stilografica è stata lo strumento principe, offerto all'uomo per esprimersi, comunicare.... contratti, annotazioni, lettere d'amore, compiti di scuola...... ora c'è la biro, a scuola non si può più scrivere con la penna, perché la maestra non vuole, c'è lo smartphone, il tablet, i social....
Adoperare la penna stilografica per scrivere, nell'uso quotidiano, è un vezzo, ma a noi ci piace assai, perché è un po' come la moto, l'auto è più comoda, ma con due ruote e una sella, la vita è più bella.
Su un punto ti do pienamente ragione, questi benedetti espositori/venditori dovrebbero capire che gli affari, perché siano tali, devono essere fatti in due: chi vende e chi compra. Uno l'ha capito ed infatti è quello che vende di più e non per nulla si chiama Gran Maestro.
Per finire, cercavi penne anni '70?
Eccone due comprate sabato al Penshow per l'esorbitante somma di 40 iuros totali, astuccio compreso.
Kaweco Olimpiadi di Monaco 1972, pennino in oro 585, rispettivamente fine e broad, caricamento a stantuffo.
mi spiace per la tua delusione, ma tutti i Penshow sono così, soprattutto rivolti al mondo delle vintage, anche perché le penne moderne le trovi normalmente nei negozi.
Non è comunque un caso se i maggiori esperti di penne stilografiche, senza far nomi: Simone, sono attratti dalle vintage, perché hanno storia, fascino, ingegno, calore e chi più ne ha, più ne metta. Bisogna provare a scrivere e poi si capisce tutto.
La penna stilografica non è un oggetto importante in sé, ma per ciò che ha rappresentato. Per circa un secolo la penna stilografica è stata lo strumento principe, offerto all'uomo per esprimersi, comunicare.... contratti, annotazioni, lettere d'amore, compiti di scuola...... ora c'è la biro, a scuola non si può più scrivere con la penna, perché la maestra non vuole, c'è lo smartphone, il tablet, i social....
Adoperare la penna stilografica per scrivere, nell'uso quotidiano, è un vezzo, ma a noi ci piace assai, perché è un po' come la moto, l'auto è più comoda, ma con due ruote e una sella, la vita è più bella.
Su un punto ti do pienamente ragione, questi benedetti espositori/venditori dovrebbero capire che gli affari, perché siano tali, devono essere fatti in due: chi vende e chi compra. Uno l'ha capito ed infatti è quello che vende di più e non per nulla si chiama Gran Maestro.
Per finire, cercavi penne anni '70?
Eccone due comprate sabato al Penshow per l'esorbitante somma di 40 iuros totali, astuccio compreso.
Kaweco Olimpiadi di Monaco 1972, pennino in oro 585, rispettivamente fine e broad, caricamento a stantuffo.
... via... tutto il resto è già poesia