Impressioni, mie, su Lamy, Prera e Sailor pro gear
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Impressioni, mie, su Lamy, Prera e Sailor pro gear
Qualche impressione ancora a caldo con un piccolo confronto:
Teniamo presente che comunque io sono abbastanza inesperto e che non voglio certo scrivere un testo autorevole o altro, sono solo impressioni
Le protagoniste :
La tedesca Lamy Safari F verde
la idol giapponese Pilot Prera Demo F
la principessa giapponese Sailor pro gear red gt EF
Si tratta di tre categorie differenti anche come prezzi. Dai 15-25 euro la Lamy dai 35-50 la Pilot e tra i 120-160 euro la Sailor. la Lamy probabilmente si addatta di più a mani grandi, la Pilot e la Sailor in mano sono praticamente identiche per peso lunghezza.
Sensazioni:
io scrivo parecchio in giapponese, e in un brutto corsivo : la Lamy scorre meglio tra le tre, complice un pennino decisamente più grosso, ma la sensazione di controllo per me è zero. Scrivendo in giapponese mi sembra di aver affrontare una curva con molto ghiaccio sul asfalto alla velocità sbagliata, e che l’ auto decida che la curva non le piace… col corsivo và meglio ma mi sembra che scivoli via.
La Pilot e uno strumento di precisione, sulla carta si comporta come una ginnasta ritmica alle finali olimpiche, nessun gesto fuori posto, ogni movimento è pulitissimo, tende a volare sulla carta, ma restituisce la sensazione di sfregamento, se la carta è cattiva si sente.
La Sailor non scrive, danza è un étoile, che volteggia sulla carta, sembra conoscere la mia mano da sempre, pur avendo scritto poche pagine, nel giapponese mi restituisce una maggior sicurezza nei tratti difficili, per ora sembrerebbe più tollerante con la carta di cattiva qualità
Noto che la larghezza F della Pilot ( acciaio) è quasi identica a quella dell’ EF Sailor ( oro 14k), ovviamente il pennino d’ oro premendo cede un poco, ma non azzardo esperimenti, la Pilot rimane sempre uguale, volendo forse è un poco più fine, ma è difficile da dire senza usare una lente.
Teniamo presente che comunque io sono abbastanza inesperto e che non voglio certo scrivere un testo autorevole o altro, sono solo impressioni
Le protagoniste :
La tedesca Lamy Safari F verde
la idol giapponese Pilot Prera Demo F
la principessa giapponese Sailor pro gear red gt EF
Si tratta di tre categorie differenti anche come prezzi. Dai 15-25 euro la Lamy dai 35-50 la Pilot e tra i 120-160 euro la Sailor. la Lamy probabilmente si addatta di più a mani grandi, la Pilot e la Sailor in mano sono praticamente identiche per peso lunghezza.
Sensazioni:
io scrivo parecchio in giapponese, e in un brutto corsivo : la Lamy scorre meglio tra le tre, complice un pennino decisamente più grosso, ma la sensazione di controllo per me è zero. Scrivendo in giapponese mi sembra di aver affrontare una curva con molto ghiaccio sul asfalto alla velocità sbagliata, e che l’ auto decida che la curva non le piace… col corsivo và meglio ma mi sembra che scivoli via.
La Pilot e uno strumento di precisione, sulla carta si comporta come una ginnasta ritmica alle finali olimpiche, nessun gesto fuori posto, ogni movimento è pulitissimo, tende a volare sulla carta, ma restituisce la sensazione di sfregamento, se la carta è cattiva si sente.
La Sailor non scrive, danza è un étoile, che volteggia sulla carta, sembra conoscere la mia mano da sempre, pur avendo scritto poche pagine, nel giapponese mi restituisce una maggior sicurezza nei tratti difficili, per ora sembrerebbe più tollerante con la carta di cattiva qualità
Noto che la larghezza F della Pilot ( acciaio) è quasi identica a quella dell’ EF Sailor ( oro 14k), ovviamente il pennino d’ oro premendo cede un poco, ma non azzardo esperimenti, la Pilot rimane sempre uguale, volendo forse è un poco più fine, ma è difficile da dire senza usare una lente.
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Poichè non esistono regole internazionali di standardizzazione, risulta tutto un po' complicato , diciamo che si lascia libertà ampia allo spirito artistico.MaPe ha scritto:Pensavo che l'EF Sailor fosse più fine
La Sailor EF produce regolarmente un tratto maggiore di una Pilot Prera F.
Il pennino in oro risulta più disponibile e cede senza dubbio di più di quello in acciaio.
Quando ho fatto l' acquisto, ero consapevole che il pennino EF era vicino alle mie esigenze, quello che avrebbe provocato meno traumi nel passaggio. Ovviamente Sailor ha pennini che vanno oltre l' EF , esistono degli UEF anche nei pennini in oro.
Il punto comunque non è riuscire a scrivere tutto l' alfabeto in un quadretto da 5mm, ma avere uno strumento piacevole e adatto ad una persona che scrive piccolo e scrive giapponese ( caratteri composti da molti tratti brevi e a volte molto fitti)
La prossima penna forse arriverà alla fine del 2017 e sarà o una Sailor Sabi Toji o una Platinun 3776 UEF.
O forse no.
Non mettiamo ipoteche sul futuro, non ci appartiene.
Riguardo ai tratti delle varie penne, su questo sito si trovano degli esempi che permettono di farsi un idea:
http://www.gouletpens.com/nib-nook# il link potrebbe essere ritenuto una citazione commerciale, tuttavia contiene informazioni molto utili, non avendo direttamente accesso alle penne che si desiderano confrontare.
Luigi, tabaccaio in Genova.
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Concordo sulla standardizzazione. Ho sempre letto che il tratto delle Sailor è veramente fine. Possiedo una Pilot Kakuno (dovrebbe avere lo stesso pennino della Prera), anche se è una penna scolastica il pennino ha una scorrevolezza invidiabile, ma il suo tratto F è un po' troppo "abbondante" così l'ho trasformato in EF invertendo i pennini da una Pilot Penmanshipshinken ha scritto:Poichè non esistono regole internazionali di standardizzazione, risulta tutto un po' complicato , diciamo che si lascia libertà ampia allo spirito artistico.MaPe ha scritto:Pensavo che l'EF Sailor fosse più fine
La Sailor EF produce regolarmente un tratto maggiore di una Pilot Prera F.
Il pennino in oro risulta più disponibile e cede senza dubbio di più di quello in acciaio.
Quando ho fatto l' acquisto, ero consapevole che il pennino EF era vicino alle mie esigenze, quello che avrebbe provocato meno traumi nel passaggio. Ovviamente Sailor ha pennini che vanno oltre l' EF , esistono degli UEF anche nei pennini in oro.
Il punto comunque non è riuscire a scrivere tutto l' alfabeto in un quadretto da 5mm, ma avere uno strumento piacevole e adatto ad una persona che scrive piccolo e scrive giapponese ( caratteri composti da molti tratti brevi e a volte molto fitti)
La prossima penna forse arriverà alla fine del 2017 e sarà o una Sailor Sabi Toji o una Platinun 3776 UEF.
O forse no.
Non mettiamo ipoteche sul futuro, non ci appartiene.
Riguardo ai tratti delle varie penne, su questo sito si trovano degli esempi che permettono di farsi un idea:
http://www.gouletpens.com/nib-nook# il link potrebbe essere ritenuto una citazione commerciale, tuttavia contiene informazioni molto utili, non avendo direttamente accesso alle penne che si desiderano confrontare.

Sai che forse potresti provare sia la Pilot Penmanship che la Platinum Desk? Diciamo che l'estetica non è proprio il massimo, ma in quanto a finezza sono una bella sorpresa e per il giapponese credo che vadano bene in più hanno un costo molto abbordabile.
Massimo
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Però è anche vero che per avere un confronto più attendibile bisogna ridurre al minimo le variabili, quindi stesso inchiostro in tutte le penne.
Nella mia Sapporo (M) ho notato che, per la forma della punta, lo spessore del tratto varia leggermente in base all'inclinazione della penna: tenendo la penna più bassa, il tratto diventa più spesso, se invece tieni la penna più alta, il tratto è più fine.
Nella mia Sapporo (M) ho notato che, per la forma della punta, lo spessore del tratto varia leggermente in base all'inclinazione della penna: tenendo la penna più bassa, il tratto diventa più spesso, se invece tieni la penna più alta, il tratto è più fine.
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Stessa cosa Con la EF, una sorta di effetto zoom se il corpo della penna tende ad avvicinarsi troppo, al foglio.paki ha scritto:Però è anche vero che per avere un confronto più attendibile bisogna ridurre al minimo le variabili, quindi stesso inchiostro in tutte le penne.
Nella mia Sapporo (M) ho notato che, per la forma della punta, lo spessore del tratto varia leggermente in base all'inclinazione della penna: tenendo la penna più bassa, il tratto diventa più spesso, se invece tieni la penna più alta, il tratto è più fine.
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Non puoi dire queste cose ad un uomo innamoratoMaPe ha scritto: Sai che forse potresti provare sia la Pilot Penmanship che la Platinum Desk? Diciamo che l'estetica non è proprio il massimo, ma in quanto a finezza sono una bella sorpresa e per il giapponese credo che vadano bene in più hanno un costo molto abbordabile.

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Stiamo parlando di penne completamente diverse, ovvio che la tua è "Principessa"...ma il volgo a volte può rivelare delle sorpreseshinken ha scritto:Non puoi dire queste cose ad un uomo innamoratoMaPe ha scritto: Sai che forse potresti provare sia la Pilot Penmanship che la Platinum Desk? Diciamo che l'estetica non è proprio il massimo, ma in quanto a finezza sono una bella sorpresa e per il giapponese credo che vadano bene in più hanno un costo molto abbordabile.![]()
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possiedo una Platinum 3776 F, non so come vada la UEF, però la F che ho è ottima.shinken ha scritto: La prossima penna forse arriverà alla fine del 2017 e sarà o una Sailor Sabi Toji o una Platinun 3776 UEF.
Mie impressioni:
- Prera F leggermente più fine
3776 F ha più "feedback"
3776 F ha un tratto meno indeciso e più costante, indipendentemente dalla pressione
Prera F ha un tratto molto dipendentemente dalla pressione, ma non tollera strapazzi
Con la 3776 F puoi scrivere velocemente, con la Prera F anche, ma è meno godibile, richiede un po' di pratica
3776 F mai false partenze o indecisioni, affidabilissima
Prera F è un po' più scorbutica e pretende di essere usata come vuole lei
La Prera F ha un flusso magro e calibratissimo, la Platinum è più abbondante e lubrificata

tieni conto che anche Platinum ha cartucce proprietarie
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Verissimo, è una bimba difficile, ma generosa. Và saputa prendereKyte ha scritto: Prera F è un po' più scorbutica e pretende di essere usata come vuole lei
Ho una Platinum economica ( una plaisir) ho già cartucce & converter.Kyte ha scritto: tieni conto che anche Platinum ha cartucce proprietarie
Comunque ogni penna deve avere il suo converter... se no che ne faccio degli ettolitri di inchiostro che sto mettendo insieme?
La 3776 century uef è comunque nella lista della spesa...chissà quando riuscirò a spuntare questa voce

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penso che con tutto l'inchiostro che ognuno di noi possiede potremmo ritinteggiare la tour Eiffelshinken ha scritto: Comunque ogni penna deve avere il suo converter... se no che ne faccio degli ettolitri di inchiostro che sto mettendo insieme?
