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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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(breve) comparativa giapponesi: Pilot, Platinum, Sailor
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- Vacumatic
- Messaggi: 842
- Iscritto il: giovedì 22 maggio 2014, 21:35
- La mia penna preferita: Pilot Custom 845
- Il mio inchiostro preferito: Noodler's Borealis Black
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Roma
- Gender:
(breve) comparativa giapponesi: Pilot, Platinum, Sailor
Nei mesi scorsi ho scritto una breve recensione della Pilot Custom Heritage 92
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=72&t=11707
e della Sailor 1911 ProGear
https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=72&t=11970
Nel frattempo, ho sostituito il pennino M della Pilot con un F, più appropriato per la mia scrittura.
Più o meno della stessa fascia, ho anche una Platinum 3776 Century con pennino SoftFine.
Da qualche settimana ho caricato tutte e le tre le penne con lo stesso inchiostro (Noodler's Bulletproof Black) e ho potuto usarle su diversi tipi di carta.
Posso quindi abbozzare qualche impressione d'uso.
Intanto una vista d'insieme:
Dall'alto: Sailor 1911 Professional Gear, Pilot Custom Heritage 92, Platinum 3776 Century, e per riferimento Mont Blanc 146.
La più particolare è senza dubbio la Platinum: il suo pennino SF lascia un tratto incredibilmente sottile, praticamente un capello.
Non è neppure paragonabile al F della Pilot: si direbbe 2 misure più sottile. In effetti, è talmente sottile da essere poco visibile anche con un nero intenso come il Noodler's BB.
Considerando l'estrema finezza del tratto, la scorrevolezza (almeno con questo inchiostro) è buona: niente false partenze, nessun salto.
La penna scrive al primo colpo anche dopo una settimana di sosta, grazie anche al tipico cappuccio sigillato Platinum.
Il pennino è un SoftFine, ma non è che sia tanto Soft: ha sì un po' di flessibilità, ed effettivamente premendo il tratto si allarga non poco ("prendendo" circa due misure), ma a quel punto inizia a graffiare e impuntarsi (anche con lo scorrevolissimo Aurora Black).
Dunque preferisco usarla senza pressione alcuna, con il tratto sottilissimo che mi consente di prendere appunti anche in spazi minuscoli.
Ma questa non è una recensione della Platinum: eccoci quindi a qualche prova comparativa.
Anzitutto, carta da fotocopie economica (75 grammi al mq):
Scrivo male, lo so, abbiate pazienza!
Tutte e tre le penne si comportano bene. La più scorrevole è la Sailor, con il famoso pennino 21K qui in versione Hard Medium. Ma è anche quella con il tratto più largo.
Seguono la Pilot (pennino F) e la Platinum SoftFine.
Non si notano spiumaggi o allargamenti di tratto.
Ora una carta da fotocopie di buona qualità (120 grammi al mq):
Qui i tratti sono un pochino più larghi, ma sempre ben accettabili.
La Platinum guadagna in leggibilità.
Inaspettatamente (almeno per me), tutte le penne risultano maggiormente "frenate" durante la scrittura rispetto alla carta da 75; rimane la classifica di prima, riguardo alla scorrevolezza.
A titolo di curiosità, ho anche effettuato una comparazione diretta tra la Sailor ProGear M caricata con il Noodler's BB e la Mont Blanc 146 F caricata con l'Aurora Black.
Come larghezza del tratto sostanzialmente si equivalgono; sulle carte di maggiore qualità, il tratto F della MB è leggermente più sottile rispetto all'M Sailor, ma su carte più economiche sono praticamente indistinguibili.
Come scorrevolezza, vince la Sailor (peraltro praticamente senza "rodaggio"); e questo senza nulla togliere alla MB, a mio parere comunque molto scorrevole e piacevole.
Per ora è tutto, magari più avanti aggiungerò qualche altra scansione da altre carte.
Fernando
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e della Sailor 1911 ProGear
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Nel frattempo, ho sostituito il pennino M della Pilot con un F, più appropriato per la mia scrittura.
Più o meno della stessa fascia, ho anche una Platinum 3776 Century con pennino SoftFine.
Da qualche settimana ho caricato tutte e le tre le penne con lo stesso inchiostro (Noodler's Bulletproof Black) e ho potuto usarle su diversi tipi di carta.
Posso quindi abbozzare qualche impressione d'uso.
Intanto una vista d'insieme:
Dall'alto: Sailor 1911 Professional Gear, Pilot Custom Heritage 92, Platinum 3776 Century, e per riferimento Mont Blanc 146.
La più particolare è senza dubbio la Platinum: il suo pennino SF lascia un tratto incredibilmente sottile, praticamente un capello.
Non è neppure paragonabile al F della Pilot: si direbbe 2 misure più sottile. In effetti, è talmente sottile da essere poco visibile anche con un nero intenso come il Noodler's BB.
Considerando l'estrema finezza del tratto, la scorrevolezza (almeno con questo inchiostro) è buona: niente false partenze, nessun salto.
La penna scrive al primo colpo anche dopo una settimana di sosta, grazie anche al tipico cappuccio sigillato Platinum.
Il pennino è un SoftFine, ma non è che sia tanto Soft: ha sì un po' di flessibilità, ed effettivamente premendo il tratto si allarga non poco ("prendendo" circa due misure), ma a quel punto inizia a graffiare e impuntarsi (anche con lo scorrevolissimo Aurora Black).
Dunque preferisco usarla senza pressione alcuna, con il tratto sottilissimo che mi consente di prendere appunti anche in spazi minuscoli.
Ma questa non è una recensione della Platinum: eccoci quindi a qualche prova comparativa.
Anzitutto, carta da fotocopie economica (75 grammi al mq):
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Tutte e tre le penne si comportano bene. La più scorrevole è la Sailor, con il famoso pennino 21K qui in versione Hard Medium. Ma è anche quella con il tratto più largo.
Seguono la Pilot (pennino F) e la Platinum SoftFine.
Non si notano spiumaggi o allargamenti di tratto.
Ora una carta da fotocopie di buona qualità (120 grammi al mq):
Qui i tratti sono un pochino più larghi, ma sempre ben accettabili.
La Platinum guadagna in leggibilità.
Inaspettatamente (almeno per me), tutte le penne risultano maggiormente "frenate" durante la scrittura rispetto alla carta da 75; rimane la classifica di prima, riguardo alla scorrevolezza.
A titolo di curiosità, ho anche effettuato una comparazione diretta tra la Sailor ProGear M caricata con il Noodler's BB e la Mont Blanc 146 F caricata con l'Aurora Black.
Come larghezza del tratto sostanzialmente si equivalgono; sulle carte di maggiore qualità, il tratto F della MB è leggermente più sottile rispetto all'M Sailor, ma su carte più economiche sono praticamente indistinguibili.
Come scorrevolezza, vince la Sailor (peraltro praticamente senza "rodaggio"); e questo senza nulla togliere alla MB, a mio parere comunque molto scorrevole e piacevole.
Per ora è tutto, magari più avanti aggiungerò qualche altra scansione da altre carte.
Fernando
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(breve) comparativa giapponesi: Pilot, Platinum, Sailor
Grazie per la comparativa, molto utile per chi predilige i tratti sottili come me!
La Custom è proprio bella....
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"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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- Vacumatic
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(breve) comparativa giapponesi: Pilot, Platinum, Sailor
Grazie Daniela!
Aggiungerò un altro paio di prove su carte diverse.
Alla fine ciascuna di queste tre giapponesi ha la sua particolarità: la Platinum colpisce per il rapporto tra scorrevolezza e finezza del tratto, la Sailor per scorrevolezza assoluta e bellezza estetica del pennino; ma la più piacevole da tenere in mano come bilanciamento e dimensioni è la Pilot CH.
Fernando
Aggiungerò un altro paio di prove su carte diverse.
Alla fine ciascuna di queste tre giapponesi ha la sua particolarità: la Platinum colpisce per il rapporto tra scorrevolezza e finezza del tratto, la Sailor per scorrevolezza assoluta e bellezza estetica del pennino; ma la più piacevole da tenere in mano come bilanciamento e dimensioni è la Pilot CH.
Fernando
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(breve) comparativa giapponesi: Pilot, Platinum, Sailor
Interessante comparativa, ti ringrazio per aver condiviso queste utili considerazioni.
ciao, stefano
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(breve) comparativa giapponesi: Pilot, Platinum, Sailor
Pilot - Sailor - Platinum: bella gara, anche se manca la Nakaya che comunque è riconducibile alla casa Platinum.
Avendo avuto la gioia di provarle tutte e di possederne qualcuna, devo esprimere il mio favore a vantaggio della la Platinum.
Questo azzardo nel mio giudizio deriva dallo stupore che tutt'ora provo nell'utilizzo di una punta #3776 che (come richiama il simbolo) è di una vulcanica altezza.
Il pennino di cui dispongo sembra essere un UEF (dico sembra perchè inciso nell'oro 14 K vedo solo un ideogramma per me incomprensibile).
Lo battezzo un UEF in quanto, solitamente, per rappresentare che un pennino traccia un segno molto sottile il termine di paragone è un capello.
Ebbene: ho sperimentato empiricamente il termine di paragone.
Vergata una retta con la Platinum e posto un mio capello (sono quasi glabro) a confronto, il capello aveva maggior rilevanza.
Ma lo stupore non deriva (solo) da questo.
Deriva dal fatto che un pennino così sorprendentemente sottile ha un flusso di inchiostro continuo, privo di incertezze, deciso.
Rende sulla carta l'intensità cromatica della tinta senza alcun compromesso.
Il pennino non si asciuga neanche (prova cronometrica) se abbandoni aperta la penna per 14 minuti.
Dopo oltre tre mesi di riposo a serbatoio semi pieno, ha ripreso a scrivere alla prima sollecitazione (e la mia penna è d'antan e quindi non credo che sia dotata del nuovo meccanismo che la casa garantisce come di pronta scrittura dopo addirittura un anno di inutilizzo).
Insomma: la Platinum è per me uno stumento di scrittura che trasmette all'utilizzatore sensazioni del tutto eccezionali.
Avendo avuto la gioia di provarle tutte e di possederne qualcuna, devo esprimere il mio favore a vantaggio della la Platinum.
Questo azzardo nel mio giudizio deriva dallo stupore che tutt'ora provo nell'utilizzo di una punta #3776 che (come richiama il simbolo) è di una vulcanica altezza.
Il pennino di cui dispongo sembra essere un UEF (dico sembra perchè inciso nell'oro 14 K vedo solo un ideogramma per me incomprensibile).
Lo battezzo un UEF in quanto, solitamente, per rappresentare che un pennino traccia un segno molto sottile il termine di paragone è un capello.
Ebbene: ho sperimentato empiricamente il termine di paragone.
Vergata una retta con la Platinum e posto un mio capello (sono quasi glabro) a confronto, il capello aveva maggior rilevanza.
Ma lo stupore non deriva (solo) da questo.
Deriva dal fatto che un pennino così sorprendentemente sottile ha un flusso di inchiostro continuo, privo di incertezze, deciso.
Rende sulla carta l'intensità cromatica della tinta senza alcun compromesso.
Il pennino non si asciuga neanche (prova cronometrica) se abbandoni aperta la penna per 14 minuti.
Dopo oltre tre mesi di riposo a serbatoio semi pieno, ha ripreso a scrivere alla prima sollecitazione (e la mia penna è d'antan e quindi non credo che sia dotata del nuovo meccanismo che la casa garantisce come di pronta scrittura dopo addirittura un anno di inutilizzo).
Insomma: la Platinum è per me uno stumento di scrittura che trasmette all'utilizzatore sensazioni del tutto eccezionali.
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- Vacumatic
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Aggiungo una scansione comparativa su taccuino piccolo Rhodia a righe (usa carta Clairefontaine Velin Velouté 90 g/mq).
Stavolta ho messo anche un esempio scritto con la Mont Blanc 146 F ("armata" però di Aurora Black).
Fer
Stavolta ho messo anche un esempio scritto con la Mont Blanc 146 F ("armata" però di Aurora Black).
Fer
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Grazie per la comparazione. Io ho una Pilot CH 91 SFM che ha un pennino piacevole per la sua morbidità e scorrevolezza e riesce a scrivere in qualsiasi condizione della carta senza saltare, con una larghezza simile ad un F europeo; una Platinum Century Bourgogne M che scrive leggermente più fine della Pilot, rigido ma precisissimo e piacevole per la sensazione di scrittura tipo matita. Ora sono costretto a prendere una Sailor per completare il trio e mi sto orientando verso una 1911 Profit Large (la Professional Gear è troppo corta per me, anche se ne preferisco la forma tronca), indeciso tra un pennino Naginata Togi MF 21K oppure un semplice F.
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(breve) comparativa giapponesi: Pilot, Platinum, Sailor
...una delle carte per scrittura più interessanti, almeno a mio parere.XFer ha scritto:Aggiungo una scansione comparativa su taccuino piccolo Rhodia a righe (usa carta Clairefontaine Velin Velouté 90 g/mq).
Fer
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Completo con l'ultima comparazione: stavolta ho usato un quaderno Pigna Quablock a quadretti.
Carta leggera e piuttosto ruvida: tutte le penne hanno incontrato maggiore attrito. Ancora una volta la più scorrevole è la Sailor, anche grazie al pennino M anziché F.
Fernando
Carta leggera e piuttosto ruvida: tutte le penne hanno incontrato maggiore attrito. Ancora una volta la più scorrevole è la Sailor, anche grazie al pennino M anziché F.
Fernando
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Molto didattico! È incredibile quanto può cambiare un inchiostro da una penna all'altra.
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Quindi per avere, non so, il tratto di un pennino F Twisbi con la Platinum su cosa bisogna ripiegare?
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Grazie per l'utilissima comparativa...
Dalla mia piccola esperienza e per gusti personali, continuo a preferire l'ottima Pilot Heritage 92 a pistone che con pennino Fine in oro 14kt è per me perfetta; senza dimenticare che, anche se ferma per mesi, riprende a scrivere immediatamente e senza false partenze anche con il Noodler's BBB con cui è caricata da più di 2 anni... Poi il prezzo (se acquistat dal Giappone) è, come dicono gli americans un vero: "bang for the buck"!!!
Sergio
Dalla mia piccola esperienza e per gusti personali, continuo a preferire l'ottima Pilot Heritage 92 a pistone che con pennino Fine in oro 14kt è per me perfetta; senza dimenticare che, anche se ferma per mesi, riprende a scrivere immediatamente e senza false partenze anche con il Noodler's BBB con cui è caricata da più di 2 anni... Poi il prezzo (se acquistat dal Giappone) è, come dicono gli americans un vero: "bang for the buck"!!!
Sergio
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