La penna mi ha incuriosito per una serie di motivi di cui scriverò tra un attimo, prima di iniziare vorrei però sottolineare la sublime bellezza del luogo in cui il mercatino era situato: la meravigliosa piazza del Popolo, nel centro della città di Fermo, gioiello della nostra storia e della nostra arte.
Ma torniamo alle nostre amate stilografiche. In una bancarella ho trovato diverse penne, tra cui questa Ero. Trattasi di stilografica tedesca di Germania, in plastica nera a stantuffo, con anello sulla parte finale del cappuccio e clip in metallo color oro. Credo risalga agli anni 60. La forma tondeggiante non ha assolutamente nulla d'originale ed é tipica del periodo.
Peso leggero (circa 14-15 g) e dimensioni abbastanza contenute (circa 131 mm di lunghezza, chiusa). Insomma, una modesta stilografica, anche se in ottimo stato di conservazione.
Voi vi chiederete: ma perchè questo losco figuro si ostina ad acquistare penne assolutamente banali e prive di qualsiasi interesse? Probabilmente le ragioni si devono ricercare nella combinazione tra possibilità economiche scarsine e un sano masochismo di fondo. Il fatto poi che ne faccia pure delle pseudo recensioni, lo so, rende il quadro clinico ancora più preoccupante.
Però in questo caso ho un'attenuante. In realtà non ho acquistato questa stilografica solo per problemi psichici, ma anche perchè ho notato che il pennino sembrava essere originale, piuttosto flessibile e in oro 14 ct.
Ho pensato, strano che una stilografica che per ogni particolare sembra la classica compagna di uno studente dei rimpianti anni 60 (rimpianti almeno da me) sia equipaggiata con un pennino oro 14 ct. Magari era il modello destinato a fare da regalo in qualche occasione consona....
Poi ho guardato meglio e mi sono accorto che tra le scritte sul pennino non avevo letto con attenzione quella che mi aveva convinto della sua originalità. La scritta non era "Ero", ma "Oro".
Rimane comunque un caso singolare che il carattere della scritta sul pennino sia in corsivo come la marca "Ero" incisa sul corpo penna.
Il pennino pare abbastanza consumato, per lo meno le incisioni sulla superficie non sono chiarissime. Si distingue un "585", e un "...4 KT"... nulla più.
Da buon cyber-segugio mi sono quindi messo in caccia, ma ho constatato che su questa marca non si trovano poi molte notizie. Anche sul nostro forum si trovano alcuni riferimenti, ma piuttosto vaghi.
Su Fountain Pen Network ho trovato un post che parla di una Ero con un pennino oro semi-flex, ma non ci sono riferimenti fotografici.
Quindi i dubbi rimangono anche dopo le ricerche in internet. Se qualche esperto ha delle informazioni é il benvenuto! Quale sarà l'origine di questo morbido pennino "Oro"?
Comunque, originale o meno il pennino scrive molto bene. Il tratto, un fine europeo di base, varia in modo apprezzabile con le pressione della mano. Non é sicuramente un flex, ma un semi-flex potrebbe essere. Molto morbido.
L'attrito sul foglio é percepibile ma per nulla fastidioso, grazie anche al flusso piuttosto abbondante che genera una linea abbastanza bagnata.
Qui sotto una piccola prova di scrittura.
A parte il pennino, sembra che la stilografica sia stata utilizzata davvero poco. Anche lo stantuffo scorre con minimo attrito, e la tenuta é perfetta.
Tutto sommato un acquisto interessante. Almeno per un losco figuro appassionato di stilografiche, ma con evidenti problemi psichici...
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Alla prossima!
Ciao
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