Ricostruzione bordo cappuccio

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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PeppePipes
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Ricostruzione bordo cappuccio

Messaggio da PeppePipes »

Anche su queste "pagine" l'argomento della ricostruzione della celluloide tramite l'apporto dello stesso materiale sciolto nell'acetone o simili.
Con un po' di dimestichezza che si acquisisce con l'esercizio, credo che sia una cosa alla portata di tutti; il risultato però è anche funzione di molte variabili che determinano varie sfumature di difficoltà, sino alla totale impossibilità (parlo per me) di ottenere un risultato accettabile. Riassumerei in tre le variabili principali:
- Superficie: se è uniforme è più facile; se ci sono faccettature, sgusci, tortiglioni, tutto si complica.
- Area: più è piccola, più è facile; con l'aumento delle dimensioni subentrano diversi problemi, quali la resistenza meccanica, l'impossibilità di riprodurre l'effetto madreperlato dell'originale.
- Colore: premesso che il nero è una pacchia, perché viene sempre bene, i colori uniformi, se si riescono a riprodurre correttamente, non sono proibitivi. Anellature e simili mettano già a dura prova. Un bordo cappuccio in celluloide Arco, magari in una zona di fitte rigature verticali....fa gettare la spugna.
Mostro qui, parzialmente documentato, il restauro di un bordo cappuccio di una penna in celluloide anellata, tipo Vacumatic: un lavoro quindi di una certa difficoltà, che comporta la necessità di usare due colori in piccoli strati.
La parte mancante è molto sottile anche se estesa, quindi non reputo necessario "sostenerla" da sotto. E' però necessario un supporto su cui applicare la celluloide sciolta, quindi utilizzo un rottame di fusto di misura adeguata avvolgendolo con nastro di teflon. Quello da idraulici. La celluloide non vi aderisce, si elimina abbastanza facilmente e, qualora si utilizzasse il corpo "buono" della penna, lo protegge abbastanza efficacemente.
Non ho documentato come quasi sempre mi capita le fasi intermedie e vedete il risultato quasi finito, prima delle ultime rifiniture.
Per valutare il risultato si pensi inoltre che le foto sono davvero molto ingrandite: sovrapponendo un cappuccio reale al video ci se ne rende conto.
Nei prossimi giorni mostrerò la penna intera.
Allegati
Stato iniziale 1
Stato iniziale 1
Stato iniziale 2
Stato iniziale 2
Corpo di supporto con nastro in teflon
Corpo di supporto con nastro in teflon
Il cappuccio sul supporto
Il cappuccio sul supporto
Lavoro quasi concluso 1
Lavoro quasi concluso 1
Lavoro quasi concluso 2
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Messaggio da lucre »

Ottimo! Complimenti :clap:
Luigi
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Messaggio da Contax1961 »

Complimenti veramente un ottimo lavoro, perdona la mia poca esperienza ed illumina sul discorso del fusto; in pratica non conviene usare l'originale per preacauzione da eventuali danni?
Riccardo
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ciro
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Messaggio da ciro »

Peppe,
mi costringi ad iniziare ad indossare il cappello per potermelo togliere di fronte alla tua abilità!

Veramente superlativo direi :clap:

Un saluto,
Ciro
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Messaggio da nacanco »

Sono proprio senza parole . . . ammiratissimo.
E grazie specialmente per mettere in comune la tua esperienza.
Michele
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Messaggio da PeppePipes »

Contax1961 ha scritto:Complimenti veramente un ottimo lavoro, perdona la mia poca esperienza ed illumina sul discorso del fusto; in pratica non conviene usare l'originale per preacauzione da eventuali danni?
Il nastro di teflon dovrebbe proteggere la celluloide del corpo dall'acetone (o meglio l'acetato di etile) che si usa spennellare sulla parte da riparare per ammorbidire la celluloide in modo che il riporto aderisca al meglio; se si dispone però di un rottame di dimensioni giuste... la prudenza non è mai troppa.
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Messaggio da PeppePipes »

Ecco la penna a lavoro concluso. Scusate la qualità delle foto fatte proprio al volo.
Allegati
SAM_2414.jpg
SAM_2416.jpg
SAM_2422.jpg
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Messaggio da Contax1961 »

PeppePipes ha scritto:
Contax1961 ha scritto:Complimenti veramente un ottimo lavoro, perdona la mia poca esperienza ed illumina sul discorso del fusto; in pratica non conviene usare l'originale per preacauzione da eventuali danni?
Il nastro di teflon dovrebbe proteggere la celluloide del corpo dall'acetone (o meglio l'acetato di etile) che si usa spennellare sulla parte da riparare per ammorbidire la celluloide in modo che il riporto aderisca al meglio; se si dispone però di un rottame di dimensioni giuste... la prudenza non è mai troppa.
capito, da ignorante pensavo fosse per il calore del materiale di riporto, non avevo pensato all'acetone :thumbup:
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Messaggio da Ottorino »

Su-per-la-ti-vo !

Domanda 1: quanto tempo tieni/rimetti l'acetato d'etile sul pezzo buono in modo che poi il nuovo si "imparenti" col vecchio ?

Domanda 2:
Non sono troppo pratico e ho tentato solo poche volte, quindi ti chiedo dove ho sbagliato nella procedura sotto descritta

Una Sheafffer's striata rossa con crepa di due-tre mm di lunghezza e meno di mezzo mm di larghezza. A forma di V, proprio sulla punta del cappuccio, accanto al fermaglio.

Ho sciolto in acetato dei pezzi (grazie Roberto Vetrugno !) di un rottame uguale alla infortunata.
Non saprei dire il rapporto solido/liquido ma la viscosità era elevata, sciropposa.

Ho pulito la crepa accuratemente togliendo, dove possibile, anche un po' di materiale per avere superfici vergini
Ho lasciato gocciolare l'acetato dentro la crepa piu' volte e infine ho aggiunto la celluloide sciolta e lasciata seccare.

Il giorno dopo ho ripetuto l'aggiunta di celluloide (Ora che scrivo e relaziono mi rendo conto, forse, dell'errore: avrei dovuto riammorbidire) e poi ancora e ancora fino a formare un piccolo eccesso. Credo di aver aggiunto 5 o 6 volte il materiale.

Infine carta da carrozzieri da 1500, micromesh e spazzole.

Risultato: non riuscivo a riconoscere dove fosse la crepa.

Tutto questo succedeva a maggio, circa.

Ebbene, adesso che l'ho ripresa in mano, si nota una piccola crepa; piu' sottile di un capello, ma si vede se si cerca.

Dove ho sbagliato ?
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da PeppePipes »

Ottorino ha scritto:Su-per-la-ti-vo !
Domanda 1: quanto tempo tieni/rimetti l'acetato d'etile sul pezzo buono in modo che poi il nuovo si "imparenti" col vecchio ?
Domanda 2:
Non sono troppo pratico e ho tentato solo poche volte, quindi ti chiedo dove ho sbagliato nella procedura sotto descritta
Una Sheafffer's striata rossa con crepa di due-tre mm di lunghezza e meno di mezzo mm di larghezza. A forma di V, proprio sulla punta del cappuccio, accanto al fermaglio.
Ho sciolto in acetato dei pezzi (grazie Roberto Vetrugno !) di un rottame uguale alla infortunata.
Non saprei dire il rapporto solido/liquido ma la viscosità era elevata, sciropposa.
Ho pulito la crepa accuratemente togliendo, dove possibile, anche un po' di materiale per avere superfici vergini
Ho lasciato gocciolare l'acetato dentro la crepa piu' volte e infine ho aggiunto la celluloide sciolta e lasciata seccare.
Il giorno dopo ho ripetuto l'aggiunta di celluloide (Ora che scrivo e relaziono mi rendo conto, forse, dell'errore: avrei dovuto riammorbidire) e poi ancora e ancora fino a formare un piccolo eccesso. Credo di aver aggiunto 5 o 6 volte il materiale.
Infine carta da carrozzieri da 1500, micromesh e spazzole.
Risultato: non riuscivo a riconoscere dove fosse la crepa.
Tutto questo succedeva a maggio, circa.
Ebbene, adesso che l'ho ripresa in mano, si nota una piccola crepa; piu' sottile di un capello, ma si vede se si cerca.
Dove ho sbagliato ?
Per rispondere alla prima domanda, posso dirti che io "spennello" l'acetato sulla superficie da riparare, diciamo per una decina di secondi; ma più che il tempo è indicativa la sensazione del pennello che inizia a fare più fatica a scorrere perché la superficie del materiale inizia a farsi lievemente appiccicosa.
Passando alla tua seconda domanda, dal racconto non trovo alcunché di sbagliato: certo, ammorbidire la parte prima di ogni nuovo apporto è buona norma, ma l'averlo omesso non può giustificare il ripresentarsi della rottura. Mi viene quindi da pensare a due possibili spiegazioni: La prima (che però non mi convince molto) è che potrebbe essere stata un po' affrettata, o meglio, prematura la fase di levigatura e la celluloide riportata essersi "ritirata". La vedo meno probabile perché parli di una nuova sottile crepa, mentre si sarebbe dovuta manifestare una riduzione dello spessore del riporto che avrebbe quindi reso visibile il profilo della vecchia crepa.
L'ipotesi che ritengo quindi più verosimile è che permangano nella tua Sheaffer le tensioni che hanno causato la prima crepa. Non conoscendo il modello e mancando un immagine tiro a indovinare, ma scommetterei che l'interno cappuccio forza eccessivamente contro le linguette del fermaglio: fossi in te tirerei via il contro cappuccio col metodo che avevo insegnato, ovvero filettandolo dall'interno ed usando un bullone - dado - rondella per estrattore. Prima tieni però il cappuccio a bagno molto a lungo e quando avrai estratto l'interno lava di nuovo il tutto perché sicuramente ci sarà della sporcizia.
Vedrai che sulla superficie esterna dell'interno cappuccio ci sarà una parte appiattita, da posizionare in corrispondenza del fermaglio. cerca di capire se era stato inserito leggermente ruotato e forzava quindi eccessivamente sul lato dove si è formata la crepa, ovvero se - magari per una lieve contrazione della celluloide - sia abbondante e vada quindi ridotto sul lato appiattito o su tutta la superficie esterna: fai in modo che entri preciso ma si possa spingere dentro senza un'eccesiva forza.
Fatto il necessario chiudi nuovamente la crepa (probabilmente i lembi adesso combaceranno) e vedrai che non succederà più nulla.
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Messaggio da Ottorino »

Dopo metto una foto di come è adesso. Se mi riesce !

In questo caso non si puo' fare col bullone perchè è di quelle che non hanno controcappuccio ma solo quel tondino piatto a proteggere la molla del fermaglio.
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Messaggio da Contax1961 »

Ha veramente fatto un lavoro da certosino! :clap:
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Messaggio da maxpop 55 »

Peppe come al solito mi fai rimanere senza parole "chapeau" :clap: :clap: :clap:
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da Irishtales »

Grazie per aver condiviso immagini e procedimento del restauro...un altro risultato a dir poco sbalorditivo :clap: :clap: :clap:
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Messaggio da PeppePipes »

Ottorino ha scritto:Dopo metto una foto di come è adesso. Se mi riesce !

In questo caso non si puo' fare col bullone perchè è di quelle che non hanno controcappuccio ma solo quel tondino piatto a proteggere la molla del fermaglio.
??? Foto, foto. Non ho presente...
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