


L'ultimo colpo di stato in Turchia risale agli anni '80, oltre trent'anni fa.analogico ha scritto:E' il quinto o sesto nella storia della Turchia, non è proprio una novità.
Oggi ci siamo un po' disabituati, ma fino a non tantissimo tempo fa certi colpi di mano erano abbastanza frequenti.
Stiamo a vedere che succede.................
Speriamo in qualche modo che non ci vada per mezzo la popolazione civile, sarebbe un terribile errore per i golpisti,Contax1961 ha scritto:Credo che fosse nell'aria dopo le recenti vicissitudini di un personaggio fuori controllo, non penso che USA UE e Russia per citare solo le maggiori potenze, piangano per un eventuale cambio al vertice anzi non mi stupirei se ci fosse già pronto un sostituto di reciproco gradimento, fatti del genere sono pianificati...e approvati, non dimentichiamo che la Turchia fa parte della NATO, la stessa Nato che il presidente turco ha messo di recente più volte in imbarazzo vedi il caccia russo abbattuto per citarne uno...
Appunto, non è recentissimo , ma non si perde nelle nebbie della storia.maxpop 55 ha scritto:L'ultimo colpo di stato in Turchia risale agli anni '80, oltre trent'anni fa.
Concordo, rimane il fatto che il golpe non è il modo per far tornare la turchia tra i paesi democratici, ad oggi comunque è un segnale di grande malumore, vediamo gli sviluppi ma non penso che Ergogan potrà ignorare quanto è successo, anche perchè dubito che le prossime elezioni in USA possano aiutarlo..se dovesse vicnere i repubblicani diventerebbe un personaggio scomodo, basi o non basi NatoAlexGk ha scritto:Colpo di stato fallito, quindi Erdogan consoliderà ancora di più il suo potere sul paese. Io condividevo molte delle idee espresse dai golpisti, ma un colpo di stato non è la soluzione, di certo non quando Erdogan è stato eletto democraticamente. Un voto lo ha portato dov'è, solo un voto può farlo andar via. Però tre cose davvero mi hanno preoccupato: la prima è stata la difesa ha spada tratta di Erdogan come pilastro di democrazia. Essere eletti democraticamente non significa essere automaticamente democratici, e la storia ce lo insegna molto bene. Erdogan è autoritario e se dovesse metter ancor più radici nel paese sarà impossibile liberarsene in maniera pacifica. Seconda cosa: capisco che i sostenitori di Erdogan vedano solo il bene che ha loro avviso a fatto (crescita economica, investimenti, ecc.), ma perdonargli per questo arresto incondizionato dei giornalisti, chiusura o controllo imposto sui media non "amici", l'opposizione sfrenata ai curdi e il totalmente anacronistico rifiuto di accettare che quello degli Armeni fu un genocidio (di cui tra l'altro nessuno incolpa gli odierni turchi), mi sembra davvero troppo. Terzo: quando vedi che, divenuta evidente la sconfitta dei golpisti, i muezzin si mettono a invocare preghiere fuori orario e i fanatici religiosi sostenitori di Erdogan festeggiano nelle strade al grido di Allahu Akbar, capisci che la Turchia ha ormai preso una deriva integralista inarrestabile. Mi dispiace per tutti i cittadini turchi moderati, che ora si trovano davanti la religiosizzazione forzata statalmente, uno dei peggiori cancri (indifferentemente dalla religione in questione) del mondo moderno.
Pardon, stavo contemporaneamente risolvendo un sistema lineare pieno di a1, a2, a3 eccetera, al che ho dimenticato l'utilizzo dell'accaciro ha scritto:Alex, ma che combini?!
M'hai fatto venire l'allergia con le "a" e "ha" messe a caso!
Concordo in toto, tuttavia reputo corretto fare una precisazione: la condanna del golpe, da parte dei capi di Stato o di Governo, è giunta quando si è visto che piega prendeva il golpe stesso... Proprio perché in Turchia l'esercito è stato 'dichiarato' difensore della laicità dello Stato.AlexGk ha scritto:Colpo di stato fallito, quindi Erdogan consoliderà ancora di più il suo potere sul paese. Io condividevo molte delle idee espresse dai golpisti, ma un colpo di stato non è la soluzione, di certo non quando Erdogan è stato eletto democraticamente. Un voto lo ha portato dov'è, solo un voto può farlo andar via. Però tre cose davvero mi hanno preoccupato: la prima è stata la difesa a spada tratta di Erdogan come pilastro di democrazia. Essere eletti democraticamente non significa essere automaticamente democratici, e la storia ce lo insegna molto bene. Erdogan è autoritario e se dovesse metter ancor più radici nel paese sarà impossibile liberarsene in maniera pacifica. Seconda cosa: capisco che i sostenitori di Erdogan vedano solo il bene che a loro avviso ha fatto (crescita economica, investimenti, ecc.), ma perdonargli per questo arresto incondizionato dei giornalisti, chiusura o controllo imposto sui media non "amici", l'opposizione sfrenata ai curdi e il totalmente anacronistico rifiuto di accettare che quello degli Armeni fu un genocidio (di cui tra l'altro nessuno incolpa gli odierni turchi), mi sembra davvero troppo. Terzo: quando vedi che, divenuta evidente la sconfitta dei golpisti, i muezzin si mettono a invocare preghiere fuori orario e i fanatici religiosi sostenitori di Erdogan festeggiano nelle strade al grido di Allahu Akbar, capisci che la Turchia ha ormai preso una deriva integralista inarrestabile. Mi dispiace per tutti i cittadini turchi moderati, che ora si trovano davanti la religiosizzazione forzata statalmente, uno dei peggiori cancri (indifferentemente dalla religione in questione) del mondo moderno.