A quanto pare l’estensore di quella sezione pare avere una stima un po’ esagerata per le aziende torinesi, dato che già nel primo numero se ne era uscito con la strampalata (e completamente infondata) attribuzione della produzione iniziale della Omas alla SAFIS. Stavolta l’affermazione è introdotta da un dubitativo, ma è nondimeno altrettanto infondata.forse prima azienda italiana a occuparsi di penne stilografiche
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Non esiste infatti nessun forse sul fatto che la Stilus possa essere il primo produttore di stilografiche italiano, grazie al ritrovamento di una fattura originale da parte di Francesco Gargiulo abbiamo infatti una data precisa per l’origine della ditta, attestata dalla stessa nei propri documenti: il 12 Aprile del 1917.
Nonostante la ditta in quella fattura si proclami come prima fabbrica italiana di penne stilografiche (cosa che faranno comunque molte altre) ci sono almeno due date di fondazione antecedenti, quella della Nettuno, che come illustrato nel testo di Letizia Jacopini risulta registrata alla Camera di Commercio di Bologna nel 1916, e quella della Tibaldi, anch’essa fondata in quell’anno.
E se per la Nettuno si può obiettare che almeno la produzione iniziale era familiare (sempre secondo quanto riportato dalla Jacopini si trattava del semplice assemblaggio dei pezzi fatto in casa del fondatore Vecchietti), nel caso di Tibaldi si tratta di fabbrica vera e propria. Pertanto il “forse” non ha nessuna sussistenza e di certo la Stilus non è il primo produttore di stilografiche in Italia.
Resta però alquanto incerto determinare chi lo sia a questo punto. Delle date di fondazione attribuite o autoattribuitesi per gli altri produttori storici più noti (Aurora, Columbus, Ancora, Montegrappa, Elmo, Nettuno, Omas, Tibaldi) solo tre sono antecedenti. Una è quella della citata Nettuno, che sposta indietro le sue origini alla data rinvenuta su un bozzetto (1911), ma in questo caso carta canta e la Camera di Commercio dà una data diversa e incontestabile (1916).
Molto meno chiara è la situazione della Montegrappa/Elmo, fondata sì nel 1912, ma come fabbrica di pennini e non di penne, ed ovviamente non ci si può proclamare produttori di stilografiche prima di averle effettivamente prodotte per conto proprio. In questo caso non esiste una data certa dell’inizio della produzione, ma in genere questa viene considerata comunque più tarda e posta negli anni ’20. L’unico dato certo è che la prima registrazione di un marchio per le stilografiche Montegrappa origina al 1925, molto più tardi rispetto al primo marchio Stilus, che è del 1919.
Il primato della Montegrappa è pertanto alquanto contestabile e poco verosimile. Resta quindi la Tibaldi, nata nel 1916, che a questo punto andrebbe a competere con la Nettuno. Ma per quanto la mia fiorentinità tenda a favorire l’azienda di casa, i dati storici dell’Archivio Centrale dello Stato costringono a riconoscere ad altri il primato.
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Il primo marchio registrato in Italia di un produttore noto è infatti della Uhlmann’s Eterno, azienda milanese fondata nel 1902 da Emil Uhlmann. Il marchio Eterno infatti ha la data del 1912 e lo stesso anno sono stati depositati altri due marchi (Famos e The Royal) che riportano inconfondibilmente la dicitura “fountain pen”.
Benché anche in questo caso non sia nota una data di inizio della produzione, che in genere viene indicata, in maniera assai approssimativa, intorno agli anni ’20, la scontata osservazione che non si registra un marchio di stilografiche se poi non le si vendono, ed il fatto incontestabile che esista una produzione con marchio Eterno, consente di spostare l’inizio della produzione molto più indietro rispetto a qualunque altra azienda italiana, e se non costituisce una prova definitiva, è comunque una indicazione molto forte del fatto che il miglior candidato al titolo di primo produttore italiano di stilografiche sia proprio la Uhlmann’s Eterno.