Dottó, e che mi fate leggere?! Una persona come a voi che si "privatizza" con la collega?!
Ad ogni modo confesso che spesso nel napoletano ho dovuto constatare che la 'r' è un optional: pecché, guaddando e chi più né ha più ne metta. Ho concluso però che sia un errore educativo o un fattore genetico perché il fenomeno si trasmette spesso di padre in figlio e più facilmente tra persone che non seguono una certa cultura.
Spero di aver reso il concetto senza offendere nessuno. Le mie intenzioni non sono ne denigratorie ne diffamatorie nei confronti di nessuno.
Per il "summit" mi trovi d'accordo, persino i miei colleghi americani hanno dovuto darmi ragione sulla questione. Un po' meno sul "plus". Credo che la parola sia sicuramente di derivazione latina ma che però sia stata anglicanizzata e differenziata dall'originale, ad esempio: "il non plus ultra" pronunciato così com'è secondo me è diverso da "Google plus" che pronuncio gagól plas vista l'origine.
Ciro (Io sono per le firme a colori, sapevatelo!)
“La vita è come una fresella, s'è troppo dura sponzala.”
- Nonna
Sono sempre rimasto incuriosito di certi accenti napoletani tipo
Camèl (il grande Carosone insegna) e da queste parti si dice Càmel
Piazza Càvour e qui si dice Cavoùr
etc.
Non so come si chiamino questi accenti; quando li spiegavano alle elementari avevo gli orecchioni.
Pero' è curioso che siano invertiti rispetto a quelli che sento qui.
Qualcuno sa come mai ?
Sulla "R" per "L" (ir pelo, il pelo, 'r cane 'l cane) mi ricordo di aver sentito una storia di una linea che separa l'italia verso metà.
Tra bassa toscana e alto lazio e che era legata a non mi ricordo piu' quali popolazioni antiche.
Che per gli accenti partenopei ci sia un motivo simile ?
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
So che qui in Italia diciamo "sUspence" mettendo l'accento sulla prima sillaba ma in realtà la parola inglese "suspence" ha l'accento sulla seconda...suspEnce. Quanto a Pelikan, mi chiedo se per caso oltre ai napoletani anche i veneti dicano Pelikán: "Ma la xé la Pelikán , zio cán! (Ostregheta ciò)." Ma io non parlo veneto...è un dialetto che mi fa ridere, quindi non so...
Sheaffer's si pronuncia sceifa:s come nel video, checché ne pensino molti americani
Riguardo Diamine, l'interpretazione 'autentica' ovvero data da loro stessi, è daiamain, perché è un 'gioco di parole' dato dalla contrazione di 'diamond mine', miniera di diamanti, la cui grafia richiama le diammine (in inglese appunto: https://en.wikipedia.org/wiki/Diamine), senza dimenticare dye = colorante.
Ottorino ha scritto:Sono sempre rimasto incuriosito di certi accenti napoletani tipo
Camèl (il grande Carosone insegna) e da queste parti si dice Càmel
Piazza Càvour e qui si dice Cavoùr
etc.
Non so come si chiamino questi accenti; quando li spiegavano alle elementari avevo gli orecchioni.
Pero' è curioso che siano invertiti rispetto a quelli che sento qui.
Qualcuno sa come mai ?
Sulla "R" per "L" (ir pelo, il pelo, 'r cane 'l cane) mi ricordo di aver sentito una storia di una linea che separa l'italia verso metà.
Tra bassa toscana e alto lazio e che era legata a non mi ricordo piu' quali popolazioni antiche.
Che per gli accenti partenopei ci sia un motivo simile ?
Ciao Ottorino, non conosco neanch'io la ragione, però il modo di accentare napoletano è sbagliato, il vostro è corretto.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Ottorino ha scritto:Ottima spiegazione.
Ma non riesce a cancellare la mia persistente impressione di inchiostri, come dire?
"perentori" ?
"Esclamativi" ?
"Indispettiti"?
Sicuramente loro non si sono resi conto che a noi italiani avrebbero dato questa diàmine di impressione.
Riguardo gli accenti napoletani, la butto lì: un'eredità dei greci prima e dei francesi poi? Càvour sembrerebbe incoerente, però chiedo ai nostri amici napoletani: ma anche se fosse 'viale Cavour' oppure nel dire tutto il nome del buon Camillo Benso conte di Cavour, l'accento cadrebbe sulla a?
Qui in Puglia molte parole vengono pronunciate con un accento simile (spesso uguale) a quello napoletano.
Camel qui viene pronunciato Càmel ma se la parola si trova in una frase in dialetto automaticamente diventa Camèll. Ovviamente quanto detto dipende dal dialetto che, nella mia città, ha parole molto simili - alcune uguali - al francese, per cui ritengo giusta la spiegazione di varyar.
I motivi credo siano da ricercare nel fatto che l'Italia s'è fatta unendo tra loro più stati tra i quali il Regno delle Due Sicilie che certamente spiccava tra incontri di culture. La stessa Napoli era capitale della cultura durante il rinascimento.
Questo ha portato a formare un idioma, la lingua Napoletana appunto, che ha assorbito oltre all'italiano volgare (ricordo che Firenze era Gran Principato del re delle Due Sicilie) le lingue spagnole, francesi, greche ec. in maniera sicuramente diversa dal resto della penisola italica.
La storia della mia famiglia intreccia quella del Napolitano (il vero nome della zona di penisola attualmente conosciuta meglio come terronia) per una breve parentesi di qualche secolo ma sono stato istruito abbastanza sulla sua storia.
Ciro (Io sono per le firme a colori, sapevatelo!)
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Medicus ha scritto:
Veramente , io l' accento lo farei cadere in testa a lui e ai re ladroni
Va bene, ma visto che ormai il Risorgimento l'hanno fatto da un pezzo, scurdammece 'o passate, la mia curiosità era se la lingua napoletana abbia una prosodia 'musicale' piuttosto che tonica come l'italiano. Ovvero se l'accento appoggia rispetto alla frase e non sulla parola.
varyar ha scritto:
Va bene, ma visto che ormai il Risorgimento l'hanno fatto da un pezzo, scurdammece 'o passate, [...]
Qualcuno potrebbe ritenere offensiva questa frase.
Non voglio iniziare la polemica ma non è proprio il caso di dimenticare il passato di Napoli visto il suo presente. Mi aspetto delle scuse.
varyar ha scritto:[...] Ovvero se l'accento appoggia rispetto alla frase e non sulla parola.
L'accento in Napoletano ha il posto fisso in ogni parola come per l'italiano. Semplicemente essendo molte parole straniere la musicalità è diversa e non è da escludere che "Camíllo Béns' cónt' 'e Càvur'" sia accentato male perché inserito in un contesto satirico da qualche cronista dell'epoca e poi sia rimasto così.
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