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OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
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OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Vi presento una gentilissima concessione di mia nonna, la penna Omas appartenuta a suo padre, consegnatami da lei stessa nella speranza (di entrambe) che io riesca a restaurarla e ne faccia un buon uso.
Dalle mie ricerche sembra essere una Omas Lucens anellata, con caricamento a stantuffo tuffante, il meccanismo si muove seppure incrostato di inchiostro, penso che la prima cosa da fare sia lavarla per bene e poi cercare un pennino sostitutivo. Allego qualche foto e chiedo consigli a voi su come agire.
Dalle mie ricerche sembra essere una Omas Lucens anellata, con caricamento a stantuffo tuffante, il meccanismo si muove seppure incrostato di inchiostro, penso che la prima cosa da fare sia lavarla per bene e poi cercare un pennino sostitutivo. Allego qualche foto e chiedo consigli a voi su come agire.
- Daniele
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Direi che quel pennino é recuperabilissimo.
Altro consiglio: non muovere lo stantuffo secco e incrostato. Fai assorbire acqua e fai sciogliere le incrostazioni.
Ci vuole TANTA pazienza.
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Confermo il pennino riparato diventa nuovo, cerca su wiki troverai tutte le spiegazioni di come fare per sistemarlo.
Auguri per il ripristino della penna, è bella e merita.
Auguri per il ripristino della penna, è bella e merita.
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
La penna è molto bella, ed in quella celluloide è anche piuttosto rara...
Il pennino è riparabile, e comunque si può trovare anche in vendita a prezzi decenti...
Purtroppo però non è il solo problema, mancano due dei tre anellini al cappuccio, come si vede
dalla seconda foto...
Anche questo è un guaio rimediabile, ma serve un riparatore professionista, vanno rifatti e
rimessi...
Comunque ne vale la pena...
Il pennino è riparabile, e comunque si può trovare anche in vendita a prezzi decenti...
Purtroppo però non è il solo problema, mancano due dei tre anellini al cappuccio, come si vede
dalla seconda foto...
Anche questo è un guaio rimediabile, ma serve un riparatore professionista, vanno rifatti e
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" La gloria di Colui che tutto move
per l'Universo penetra e risplende
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Falla aggiustare da un professionista, la penna vale!
Giorgio
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
sicuramente farò tutto il possibile, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della scrittura, grazie dei consigli! mi chiedevo, prima di fare alcun tentativo, se il gruppo dell'alimentatore/pennino fosse da svitare o semplicemente a incastro, o se fosse "mobile" solo il pennino, non so se mi spiego. Chiedo perchè non trovo molte foto online della penna smontata. Ovviamente provvederei a rimuovere quei pezzi solo se necessario alla riparazione.
Per ora la sto sottoponendo a lunghi bagni in acqua, lo stantuffo dopo il primo bagno si è lasciato svitare e ha "preso vita", dopo altre ore e altri bagni l'acqua viene fuori quasi del tutto limpida quando caricata e scaricata e anche la cellulosa ha recuperato parte della trasparenza originale. Presumo che l'inchiostro con cui era stata caricata fosse lavabile visto che risulta cancellabile con la pennina super pirat e l'ho rimosso con una facilità estrema dalle mani, seppur macchiatissime dopo i primi "respiri" della penna.
Grazie mille! continuerò a fornire aggiornamenti.
Gaia
Per ora la sto sottoponendo a lunghi bagni in acqua, lo stantuffo dopo il primo bagno si è lasciato svitare e ha "preso vita", dopo altre ore e altri bagni l'acqua viene fuori quasi del tutto limpida quando caricata e scaricata e anche la cellulosa ha recuperato parte della trasparenza originale. Presumo che l'inchiostro con cui era stata caricata fosse lavabile visto che risulta cancellabile con la pennina super pirat e l'ho rimosso con una facilità estrema dalle mani, seppur macchiatissime dopo i primi "respiri" della penna.
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Il puntale è sicuramente da svitare; è abbastanza probabile che sia stato usato del sigillante bituminoso e che per svitarlo necessiti scaldarlo un po' con un phon. Operazione comunque salutare perché spesso la celluloide, che invecchiando perde elasticità e diventa fragile, acquista un minimo di plasticità che mette al riparo da possibili guai.
Per quanto concernente la penna, a mio modo di vedere:
- la penna è di valore e vale la pena di farla riparare, anche da un professionista che chieda il giusto compenso. Purtroppo non saprei chi consigliarti, perché non solo ho visto fare delle gran porcherie da riparatori quotati, ma peggio, ho avuto modo di vedere che in alcuni casi - capacità a parte - sono anche disonesti al punto di sostituire pezzi buoni con altri rappezzati quando capiscono che il cliente non è esperto.
- nella raddrizzatura dei pennini me la cavo piuttosto bene ed ho una discreta esperienza e non mi sentirei del tutto tranquillo nel garantire un buon risultato su quel pennino, inteso che torni in grado di scrivere alla perfezione e non solo a presentarsi bene. Quella infida è la piega meno appariscente: quella che va dall'occhio alla spalla sinistra, che può potenzialmente essere molto compromissoria della flessibilità.
Se la penna è della misura media, il problema è relativo perché la misura del pennino è la stessa delle penne da stiloforo, che si trovano facilmente anche a prezzi molto contenuti. Se è invece della misura grande, la possibilità di trovare un ricambio si complica assai ed i prezzi schizzano. In quel caso vale vieppiù la pena del tentare la strada della raddrizzatura; bisogna però rivolgersi a qualcuno bravo, perché levigare il pennino per togliere le ultime ondulazioni è normale, ma è un'operazione da limitare al minimo, quando il pennino è ormai perfettamente raddrizzato e si leviga giusto la quantità irrisoria (pochi centesimi di mm) che serve a non evidenziare con la riflessione micro difetti residui. Se se ne abusa il risultato esteticamente è buono, ma scrivendoci è inevitabile una cedevolezza anomala perché lo spessore è stato sensibilmente ridotto.
Per quanto concernente la penna, a mio modo di vedere:
- la penna è di valore e vale la pena di farla riparare, anche da un professionista che chieda il giusto compenso. Purtroppo non saprei chi consigliarti, perché non solo ho visto fare delle gran porcherie da riparatori quotati, ma peggio, ho avuto modo di vedere che in alcuni casi - capacità a parte - sono anche disonesti al punto di sostituire pezzi buoni con altri rappezzati quando capiscono che il cliente non è esperto.
- nella raddrizzatura dei pennini me la cavo piuttosto bene ed ho una discreta esperienza e non mi sentirei del tutto tranquillo nel garantire un buon risultato su quel pennino, inteso che torni in grado di scrivere alla perfezione e non solo a presentarsi bene. Quella infida è la piega meno appariscente: quella che va dall'occhio alla spalla sinistra, che può potenzialmente essere molto compromissoria della flessibilità.
Se la penna è della misura media, il problema è relativo perché la misura del pennino è la stessa delle penne da stiloforo, che si trovano facilmente anche a prezzi molto contenuti. Se è invece della misura grande, la possibilità di trovare un ricambio si complica assai ed i prezzi schizzano. In quel caso vale vieppiù la pena del tentare la strada della raddrizzatura; bisogna però rivolgersi a qualcuno bravo, perché levigare il pennino per togliere le ultime ondulazioni è normale, ma è un'operazione da limitare al minimo, quando il pennino è ormai perfettamente raddrizzato e si leviga giusto la quantità irrisoria (pochi centesimi di mm) che serve a non evidenziare con la riflessione micro difetti residui. Se se ne abusa il risultato esteticamente è buono, ma scrivendoci è inevitabile una cedevolezza anomala perché lo spessore è stato sensibilmente ridotto.
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Grazie del consiglio. Oggi pomeriggio proverò con il phon, magari inizialmente a temperatura bassa. Dopo eventualmente averla riparata, che cosa devo usare alla fine per ri-sigillarla?
- maxpop 55
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
In genere io ho sempre usato grasso siliconico , ma nel caso nonostante il grasso hai perdite, dopo averlo ben pulito usa la gommalacca .
Per vedere se hai perdite basta caricarla con acqua e con un dito ogni tanto vedere se si inumidisce/bagna.
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Generalmente stringendo adeguatamente il puntale, non ci sono problemi di tenuta; poi se non spazzoli le parti che hai svitato, una minima quantità del sigillante originale resta. Condivido l'eventuale utilizzo del grasso al silicone, meno quello della gommalacca, verso la quale sono sempre stato abbastanza prevenuto nel metterla a contatto con la celluloide. Anche se so molti la usano giurando che non succede nulla.LapsusCalami ha scritto:Grazie del consiglio. Oggi pomeriggio proverò con il phon, magari inizialmente a temperatura bassa. Dopo eventualmente averla riparata, che cosa devo usare alla fine per ri-sigillarla?
Se proprio ci fossero trafilaggi, puoi prendere un'unghiata di cera da una candela, ammorbidirla lavorandola con le dita e spalmarla per quanto possibile sulla filettatura del puntale prima di avvitarlo. Ne verrà via la maggior parte, ma la minima quantità che rimane sigillerà l'accoppiamento. Totalmente reversibile e completamente innocuo.
Ultima modifica di PeppePipes il giovedì 28 aprile 2016, 15:29, modificato 2 volte in totale.
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Appena torno a casa oggi provo, arriverà un aggiornamento con foto, grazie mille!
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Io non ci proverei ad aggiustarlo da sola.....mandala ad un professionista che sicuramente te la mette a posto in un baleno..
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Io uso in genere del grasso siliconico nei casi più semplici (ma attenzione che essendo lubrificante c'è il rischio di stringere troppo. Per i casi più ostici la ricetta pece con olio di ricino scritta da ottorino che c'è sul wiki (che deriva da un manuale di riparazioni fellla sheaffer) funziona molto bene.LapsusCalami ha scritto:Grazie del consiglio. Oggi pomeriggio proverò con il phon, magari inizialmente a temperatura bassa. Dopo eventualmente averla riparata, che cosa devo usare alla fine per ri-sigillarla?
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
La penna è di valore e rovinarla con un intervento avventato sarebbe imperdonabile.Raffa ha scritto:Io non ci proverei ad aggiustarlo da sola.....mandala ad un professionista che sicuramente te la mette a posto in un baleno..
Non per questo però ci si deve necessariamente far bloccare dal timore reverenziale. Personalmente non ho mai avuto timore a confrontarmi con oggetti sconosciuti verso i quali non avevo alcuna esperienza, ma sono andato sereno sino al punto in cui proseguire avrebbe portato ad iniziare un cammino irreversibile. A quel momento è necessario fare una bella pausa di riflessione e porsi la domanda "sono sicuro di sentirmi in grado di andare avanti?" E se la risposta fosse "no", si rimonta quanto smontato ed è tutto come prima.
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Re: OMAS Lucens del nonno, pennino rovinato
Allora, la penna, dopo essere stata misurata risulta di misura media(a confronto con altre così descritte sul sito), questo, come avete detto, facilita l'eventuale ricambio del pennino, che ho già intravisto dopo un giro in internet.
Perchè a proposito del pennino.. mentre osservavo per bene la penna per cercare di smontarla (si parla di quello, in fondo, anche dovendo inserire un pennino nuovo) ho notato una piccola, ma neanche troppo, crepa, che fa svanire ogni speranza di cercare di piegare il pennino nella sua forma originale. Non mi fido.
Rimuovo l'opzione di salvare questo pennino.
Smontare poi è una parola grossa, il calore applicato non sembra fare molto(col phon di cui parlava Peppe e molta cautela). Osserverò di nuovo le foto per capire meglio l'anatomia della penna.
Perchè a proposito del pennino.. mentre osservavo per bene la penna per cercare di smontarla (si parla di quello, in fondo, anche dovendo inserire un pennino nuovo) ho notato una piccola, ma neanche troppo, crepa, che fa svanire ogni speranza di cercare di piegare il pennino nella sua forma originale. Non mi fido.
Rimuovo l'opzione di salvare questo pennino.
Smontare poi è una parola grossa, il calore applicato non sembra fare molto(col phon di cui parlava Peppe e molta cautela). Osserverò di nuovo le foto per capire meglio l'anatomia della penna.